“Nei giorni scorsi il Pd ternano è stato tirato in ballo in merito alla questione stadio-clinica più volte e in maniera strumentale da numerosi esponenti leghisti, che evidentemente per parlare non aspettavano altro che un gancio da parte di un circolo perugino” – è quanto si legge in una nota del segretario dell’Unione comunale del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli che alimenta la ‘faida’ interna al Pd regionale sul progetto stadio-clinica del presidente della Ternana, Stefano Bandecchi.
Il ‘casus belli’ dei nervi tesi all’interno del Pd è stata una nota dei circoli del Pd di San Sisto e Settevalli che sono intervenuti a ‘gamba tesa’ sul progetto dello stadio-clinica del presidente della Ternana, Stefano Bandecchi. Riportiamo il passo più significativo della nota dei circoli dem perugini: “Le stringenti norme che regolano il settore sanitario prevedono passaggi obbligatori prima di arrivare al convenzionamento, ultima tappa che consente al privato di erogare prestazioni sanitarie pagate dal pubblico, prima della quale una clinica deve essere autorizzata e, successivamente, accreditata e solo alla fine convenzionata. Come possono le pubbliche amministrazioni preposte a rilasciare autorizzazioni, accreditamenti e convenzionamenti (comuni, regione e USL) dire oggi quello che sarà domani saltando tutti i passaggi previsti? Come possono eludere le necessarie procedure di evidenza pubblica per l’individuazione dei soggetti privati? Molto più serio, da ogni punto di vista, puntare sul potenziamento e ammodernamento dei servizi dell’Azienda Ospedaliera di Terni e dell’Azienda USL di Terni. La necessità improrogabile di una profonda riorganizzazione del sistema sanitario regionale è prevista dal PNRR ed è nelle aspettative dell’insieme della comunità regionale. Appare quanto meno eccentrico che si possa procedere in questo modo. Non è una vicenda che può rimanere confinata nel dibattito cittadino ternano, perché riguarda tutta la regione, dato che tutti gli umbri pagheranno di tasca loro le politiche di privatizzazione della sanità umbra. E poi riguarda anche Perugia dove importanti servizi potrebbero essere tagliati per “ riequilibrare” i nuovi posti letto privati ternani”.
Il primo a rispondere per le rime alla nota dei circoli dem di Perugia è stato lo stesso presidente della Ternana, Stefano Bandecchi che, come suo stile, non ha certo usato il fioretto: “I soldi guadagnati onestamente non sono vostri, ma di chi li ha guadagnati. Il vostro modo di pensare resta un modo comunista che niente ha da condividere con la realtà di adesso. Certi atteggiamenti retrogradi o sono frutto di invidia o sono frutto di stupidità. Così non perseguite l’interesse pubblico, che dovrebbe invece rappresentare il vostro credo politico. Putin aspetta adepti!”.
“Questo ci dà l’occasione per chiarire alcune cose. Sembra banale doverlo ribadire, eppure è la Lega a trovarsi nella stanza dei bottoni, non il Pd, che svolge il suo mandato all’opposizione. Tuttavia sull’oggetto in questione come forza politica abbiamo più volte chiarito la nostra posizione, in maniera lineare e trasparente” – continua così la nota di Spinelli che si trova nell’infelice posizione di dover ricordare ai suoi ‘compagni’ che l’Umbria è governata dalla Lega e che il Pd è all’opposizione, circostanza che sembra passare in secondo piano quando si tratta di ‘derby’ tra Terni e Perugia; pur di salvaguardare le ‘priorità’ del capoluogo di regione anche la politica si ‘adegua’ e non c’è ‘rivalità’ tra opposizione e maggioranza che tenga.
“La ristrutturazione dello stadio Liberati, oggetto già in passato di proposte dei governi di centro sinistra, può essere una ottima cosa, se concretamente realizzata, e la sosteniamo. La realizzazione di una nuova clinica privata – continua ancora Spinelli – in aggiunta a quelle già in lista per l’autorizzazione nel ternano, è condivisibile nella misura in cui risponde ai criteri di qualità e congruità dell’offerta sanitaria regionale e compete a chi governa assicurare iter regolari, rispettosi delle norme, equi e trasparenti. Il tutto senza forzature inammissibili sui piani urbanistici e commerciali, forzature contestate anche dell’associazionismo economico e su cui il PD si è già espresso con motivazioni limpide ed esaurienti in Consiglio Comunale. Caratteri di chiarezza che sono una garanzia necessaria sia per la comunità locale che per chi assume l’iniziativa imprenditoriale. Caratteri di chiarezza del tutto assenti nel confuso, incerto percorso sin qui seguito dalla Giunta Latini”.