Terni

Stabilizzazioni di Capodanno, la Usl2 congela la delibera lampo

Congelate le “assunzioni di Capodanno” dei 6 dirigenti amministrativi della Usl2.

Il nuovo commissario dell’Azienda sanitaria, Massimo De Fino, entrato in carica il primo gennaio, dopo un confronto con la governatrice Donatella Tesei e con l’assessore alla Sanità Luca Coletto, ha avviato un accertamento interno sulle procedure che hanno portato il suo predecessore Massimo Braganti (per altro dimissionario dal 23 dicembre) a votare la delibera 777/2019 il 31 dicembre, quindi il giorno prima l’ingresso in ufficio dello stesso De Fino.

Usl2, l’assunzione lampo arriva prima della mezzanotte di Capodanno

La segnalazione all’assessore Coletto

Proprio venerdì scorso la questione era stata posta all’attenzione dell’assessore Coletto. Evidenziando le tante anomalie che avevano portato alla delibera con la quale la Usl2 bloccava il concorso per l’individuazione di 10 posta a dirigente amministrativo (deciso con la delibera 570 soltanto a novembre) in quanto 6 posti spetterebbero ad altrettanti dirigenti già al lavoro presso l’Azienda (tre a Terni e tre a Foligno), ma con contratto a tempo determinato. E questo in virtù di una norma contenuta nella Finanziaria 2020 che sarebbe entrata in vigore il giorno successivo, cioè il primo gennaio.

Alla luce delle disposizioni introdotte dalla L. 160/2019 che hanno ampliato i soggetti destinatari dell’applicazione dell’art. 20, c. 1 del D.L.gs 75/2017 (ora applicabile al personale dirigenziale e non dirigenziale del SSN) – si legge nella delibera 777/2019, la delibera di Capodanno – è necessario sospendere l’efficacia della delib. 570/2019 in quanto vanno evidentemente rideterminati i posti di dirigente amministrativo da ricoprire mediante concorso pubblico all’esito del completamento della procedura di stabilizzazione da condurre ora per allora a decorrere dall’1.01.2020“.

Insomma, il concorso dovrà essere rifatto, ma per soli quattro posti, in quanto 6 sono già dei dirigenti amministrativi da stabilizzare. E in quell'”evidentemente” c’è di fatto la stabilizzazione di coloro che hanno presentato istanza.

L’istruttoria lampo dell’Usl2

In tempo record i sei dirigenti amministrativi, il 31 dicembre, presentano istanza di stabilizzazione, singolarmente ma lo stesso giorno, sulla base di una norma che sarebbe entrata in vigore il giorno successivo. E sempre il 31 dicembre il commissario Braganti acquisisce il parere del direttore sanitario, completa l’istruttoria ed accoglie l’istanza dei sei, annullando il concorso.

Nella verifica interna avviata alla Usl2, tra l’altro, si stanno acquisendo gli orari del protocollo in quella fatidica data del 31 dicembre, per verificare quanto tempo sia passato tra la presentazione delle istanze da parte dei sei e la delibera che le accoglie.

Mancini e l’esposto in Procura

Dopo che la vicenda è stata resa pubblica dall’articolo di Tuttoggi.info, sul caso è intervenuto il consigliere regionale della Lega, Valerio Mancini, pronto a segnalare il caso in Procura per verificare che siano state rispettate tutte le procedure di legge.

Il caso sul tavolo della governatrice Tesei

Nel frattempo l’assessore Coletto, insospettito dalla tempistica della delibera, ha interessato del caso la governatrice Tesei. E dopo un confronto con il nuovo commissario, Massimo De Fino, si è deciso di congelare la delibera di Capodanno fino a quando non saranno appunto chiariti tutti i passaggi.

Interpretazioni

Nel merito, infatti, c’è da verificare se la norma contenuta nella Finanziaria (che estende al resto dei lavoratori le modalità della stabilizzazione già previste per il personale medico, tecnico professionale ed infermieristico) determini l’automatica assunzione a tempo indeterminato dei sei dirigenti amministrativi o ci sia una discrezionalità della Usl2, almeno circa l’opportunità di indire una procedura preconcorsuale (un colloquio) al possesso di determinati requisiti.

La Fp Cgil: “Giusto stabilizzare al di là di modalità e tempistiche”

La Cgil Funzione pubblica si era espressa sul caso a favore della stabilizzazione dei sei. “Alla sanità umbra serve lavoro stabile e qualificato per garantire alta qualità delle prestazioni. Quindi, al di là di modalità e tempistiche, riteniamo giusta la sospensione della procedura concorsuale per la dirigenza amministrativa dei sei dirigenti amministrativi della Usl Umbria 2, in attesa delle procedure di stabilizzazione, come da recente Finanziaria” aveva argomentato la segreteria regionale della Cgil Fp.

Aggiungendo: “I dirigenti in questione, infatti, svolgono la loro attività all’interno dell’azienda con contratti precari da anni (da un minimo di 8 ad un massimo di 19)”. Non viene specificato se l’ingresso alla Asl, 8 o 19 anni fa, sia avvenuto per chiamata o a seguito della vittoria di in concorso pubblico.

Ovviamente – proseguiva la nota del sindacato – si tratta solo di un piccolo passo nel tortuoso percorso delle stabilizzazioni e delle nuove assunzioni di personale nella sanità umbra, sul quale la nostra organizzazione sindacale, insieme a Cisl e Uil, è impegnata in una lunga vertenza che ha già prodotto risultati significativi (da ultimo l’indizione del concorso per 300 infermieri in Usl Umbria 2 e Azienda ospedaliera di Terni), ma che non è certo conclusa“.

Gli aspiranti dirigenti in attesa

Assumere e stabilizzare, chiede la Fp Cgil, per far fronte alla carenza di personale in sanità. “Al di là di modalità e tempistiche“. Non la pensa così chi ha provveduto a segnalare il caso a Palazzo Donini. Anche perché, nell’immediato, l’effetto della delibera di Capodanno era quello di stabilizzare i sei dirigenti amministrativi che appena un attimo prima ne avevano fatto istanza (dimostrando così la sanità umbra una grande solerzia), ma di bloccare il concorso che, al termine della procedura, avrebbe dovuto portare ad individuare tutte e 10 le figure di dirigente amministrativo richieste e concesse dalla Regione alla Usl2, che evidentemente ne ha bisogno.

C’è commissario e commissario

Del resto, se la stabilizzazione dei sei dirigenti amministrativi, oltre che opportuna per la qualità del lavoro finora svolto, fosse anche una sorta di atto dovuto, norme alla mano, non si giustifica la fretta (anticipando addirittura di un giorno l’efficacia di una norma contenuta nella Finanziaria 2020) nel fare in modo che il caso fosse chiuso dal dimissionario commissario Braganti (e comunque nell’ultimo giorno di scadenza del suo incarico originario alla Usl2) anziché portarlo sul tavolo del nuovo commissario entrato in carica a gennaio.

Aspetti che sarà la commissione interna alla Usl2 a chiarire.