“Tempi di percorrenza brevi e sicurezza garantita per l’Apecchiese”. Questo chiedono i consiglieri comunali Lega di Città di Castello Valerio Mancini e Marcello Rigucci assieme ai colleghi di Apecchio Giacomo Rossi e Gabrio Bagiacchi della lista civica “Partecipa”, in quello che si è configurato essere un gemellaggio di solidarietà per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul degrado in cui verte la strada regionale 257.
“Il nostro intento – ha chiarito Mancini – come ripetuto più volte anche in Consiglio comunale non è fare opposizione ma proposizione e crediamo che il futuro della Sr 257 debba essere considerato una priorità per le istituzioni considerando l’importanza di questa strada in tema di turismo, economia e persino sanità visto che l’Ospedale di Città di Castello, per il Comune di Apecchio è più vicino rispetto all’entroterra marchigiano”.
“Da oltre 4 anni il nostro gruppo consiliare martella sulla sicurezza dell’Apecchiese – ha specificato il consigliere marchigiano Rossi – Circa un mese fa, purtroppo, un decreto ministeriale ha cancellato le nostre speranze facendo si che la Sr 257 rimanesse di competenza regionale anziché statale, a differenza di quello che andavano dicendo i sindaci di Apecchio e Castello, capaci solo di organizzare una ‘merenda’ a Bocca Seriola. Non parliamo poi delle risorse stanziate dal precedente Governo sulla Sr 257, un intervento che riguarderà appena 2,5 km dei 35 del tratto marchigiano, per una spesa irrisoria che supera appena i 300 mila euro quando per la Flaminia sono stati previsti 3 milioni di euro. L’Apecchiese vale forse, 10 volte meno?”.
Al termine della conferenza stampa i consiglieri Mancini, Rigucci, Rossi e Bagiacchi hanno esortato le rispettive comunità a “farsi sentire, perché solo la sinergia tra le parti in causa, oltre gli schieramenti politici, può sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni in tema di viabilità e infrastrutture, che vede la necessità improcrastinabile di connettere l’economia di Marche ed Umbria in un quadro di proposte integrate”.