E’ stata approvata questo pomeriggio dalla giunta di Palazzo dei Priori la preconsiliare che contiene le misure correttive sollecitate dalla Corte dei Conti lo scorso 17 novembre con delibera della Sezione regionale di controllo 134/2017. Oggetto del controllo i rendiconti di gestione degli esercizi 2014 e 2015 del Comune di Perugia, le cui criticità – come ha evidenziato la stessa Corte dei Conti – provenivano dagli anni precedenti 2012 e 2013.
L’organo di controllo, infatti, aveva accertato uno squilibrio di cassa del bilancio comunale, evidenziato dal ricorso all’anticipazione di tesoreria non restituita al termine degli esercizi 2014, 2015 e 2016 e dall’utilizzo di fondi vincolati non ricostituiti al termine dei medesimi esercizi. Accanto ad esso, criticità relative alla capacità di riscossione, utilizzo di entrate straordinarie per la realizzazione degli equilibri di parte corrente, criticità relative ai contratti derivati e perdite inerenti la Società partecipata S.A.S.E. S.p.A..
Per questo la stessa Corte dei Conti aveva chiesto al Comune di individuare le dovute misure di correzione entro sessanta giorni dalla ricezione della delibera stessa.
Gli uffici hanno quindi individuato sei tipologie di misure correttive, che saranno inserite ed attuate nella prossima programmazione economico finanziaria 2018/2020, lavorando su due direttrici: da un lato, verso l’attivazione di misure straordinarie in grado di generare flussi di cassa idonei ad azzerare l’anticipazione di tesoreria e ridurre gli interessi passivi, contribuendo così alla riduzione anche del disavanzo tecnico accertato nel 2014, pari a 35 milioni di euro circa. Dall’altro, nell’attivazione di misure di bilancio strutturali in grado di normalizzare le esigenze di liquidità e migliorare gli equilibri di parte corrente.
Le suddette misure riguardano, dunque, la dismissione di immobili (fabbricati e terreni) non funzionali alle attività istituzionali, tra cui Palazzo Rossi Scotti (1,5 milioni di euro il valore stimato) e altri immobili restituiti al patrimonio comunale, ma non più strumentali per l’ente. A questi si aggiungeranno nuovi cespiti, potenzialmente di maggiore appetibilità, attualmente locati, quali immobili commerciali e terreni di pertinenza di varie attività.
Il valore stimato della prima annualità del P.A.V.I. 2018/2020 sarà, dunque, di circa 12 milioni di euro, mentre complessivamente, la misura in questione ha un valore compreso tra 15 e 16 milioni di euro. La sua realizzazione, stimata prudenzialmente intorno al 50%, determinerà un introito che andrà a beneficio del saldo di cassa, con minori interessi passivi sull’anticipazione di tesoreria ed inoltre contribuirà a migliorare il risultato di amministrazione quale copertura del c.d. “disavanzo tecnico” da ripianare in 28 anni, con beneficio anche nei futuri bilanci di previsione.
Altra misura individuata –che si svilupperà nel corso del 2018- riguarda la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà sui terreni nei quali sono stati realizzati immobili di edilizia residenziale pubblica. In questo modo ci si propone di ottenere benefici di carattere finanziario per l’ente, incrementando le entrate attraverso la cessione definitiva degli immobili, allo stesso tempo consentendo agli assegnatari degli alloggi in aree PEEP di diventarne pieni proprietari, a condizioni economiche agevolate. Tale misura permetterà all’ente anche di migliorare la conoscenza del proprio patrimonio immobiliare e gli obblighi convenzionali in essere con gli assegnatari delle aree concesse, nonchè di sanare le incongruenze eventualmente verificatesi nel tempo a seguito delle modifiche normative succedutesi e dei trasferimenti immobiliari. Il valore stimato di tale misura è di circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 2,1 milioni di euro derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblica, che andranno anch’essi a beneficio del saldo di cassa.
Prevista anche la definizione agevolata delle morosità della Tassa sui rifiuti (TARI) per gli anni 2014-2016 (per le annualità precedenti i contribuenti possono comunque avvalersi della possibilità analoga prevista dal D.L. n. 148/2017).
L’attuazione di tale misura sarà realizzata nel 2018 e per metà 2019 e sarà svolta dal gestore del servizio integrato di igiene urbana in collaborazione con gli uffici comunali. Si prevede, prudenzialmente, un incasso tra i 10 e i 12 milioni di euro che andranno a migliorare la liquidità dell’Ente, in funzione del rientro dall’anticipazione di tesoreria con minori interessi passivi, e a ridurre la consistenza dei residui attivi.
Altra misura riguarda l’alienazione delle quote detenute nella società Minimetrò Spa, di cui il Comune è titolare al 70%. La misura in questione ha un duplice obiettivo: acquisire un introito – stimato in circa 4 milioni di euro – che andrà a beneficio del saldo di cassa, quindi, generare –a decorrere dall’esercizio 2019– risparmi sulla spesa corrente a titolo di corrispettivo del servizio di gestione dell’infrastruttura.
Il corrispettivo a carico del Comune per il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della concessione ammonta, infatti, a quasi 9 milioni di euro (IVA compresa), di cui il 65% è imputabile all’infrastruttura e il 35% all’esercizio. Si stima che, a regime, l’operazione di dismissione, grazie ad economie di scala gestionali e ad ottimizzazioni nella gestione, potrà determinare risparmi sul corrispettivo del contratto di servizio quantificabili in circa 1 milione di euro/anno.
L’attuazione della misura richiederà preventivamente la definizione/modifica dello Statuto sociale, della Convenzione-quadro e del Contratto di servizio, al fine di rendere la dismissione efficace ed economicamente vantaggiosa, nonché di tutelare giuridicamente ed economicamente la posizione del Comune di Perugia che rimane proprietario dell’infrastruttura e concedente del servizio di gestione.
Infine, si propone il miglioramento della capacità di riscossione delle entrate proprie, attraverso l’adozione di un diverso modello organizzativo, nel quale le competenze specifiche in materia vengono accentrate in una nuova struttura che svolgerà, nei confronti delle unità operative dell’Ente una continua azione di monitoraggio, coordinamento, impulso ed indirizzo per quanto riguarda la riscossione delle entrate. Saranno, inoltre, implementate sia la piattaforma informatica per il monitoraggio dell’attività interna di riscossione delle entrate proprie sia il canale di pagamento telematico delle entrate comunali c.d. “PagoPA”. Si prevede anche una velocizzazione delle rendicontazioni e degli incassi da Stato, Regione ed altri soggetti pubblici e privati.
Infine, sono stati definiti nuovi indirizzi in materia di entrate e spese correnti per il Bilancio di previsione 2018-2020 e il miglioramento degli equilibri di parte corrente, al fine di superare, per il futuro, le criticità stesse evidenziate dalla Corte dei Conti.