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Spread, lavoro e futuro dei giovani nel primo evento di Fidapa Terni. Crepet: “Io sono per la precarietà”

Francesco Napoletti

Il Comitato di Presidenza della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) Terni ha inaugurato presso il FAT (ex Siri) un incontro volto a conoscere meglio il famigerato “Spread” e il futuro di questa città ma anche di questa nazione. L'evento, organizzato da Anna Amati e Silvia Alunni, rispettivamente presidentessa e vice presidentessa della Fidapa Terni, ha visto tra gli ospiti il Dott. Claudio Foscoli e il noto Prof. Paolo Crepet, i quali si sono rivolti ad un pubblico quasi esclusivamente femminile.
Alcuni termini di economia sono ormai da anni i protagonisti di tutti i notiziari, nonostante non sia sempre chiaro il loro effettivo significato. A spiegarlo brevemente e nella maniera più accessibile ed esaustiva possibile il commercialista e consulente finanziario a livello nazionale Dott. Foscoli, il quale ha introdotto un approfondimento circa i concetti di Spread, BTP e Bund, anche con l'intento di rassicurare, in contrasto con alcuni sensazionalismi giornalistici quasi mai abbastanza approfonditi.
A seguire, alcuni presidi ternani hanno presentato i progetti portati a termine dagli studenti dei loro istituti in merito al principio secondo cui “nella creatività risiede la forza dei ragazzi di superare i problemi” per usare le parole della preside della scuola media Leonardo da Vinci.
A questo punto, a parlare è stato un ospite molto atteso, ovvero il noto psichiatra e opinionista televisivo Prof. Paolo Crepet, chiamato a discutere del futuro lavorativo ma anche sociale dei giovani. Difficilmente si sarebbero potuti trattare tali tematiche in modo più imprevedibile e “anticonformista”. “Io sono per la precarietà, questi ragazzi vogliono tutto per garantito, hanno tutto per garantito e dopo si lamentano se non trovano lavoro! L'assistenza eccessiva dei genitori li rende incapaci, portando alla rovina loro e la società”. E ancora “quello che dovrebbe fare il governo è abolire gli istituti privati, per ridare valore al merito”. Secondo Crepet il problema è a monte, ovvero nella formazione, scolastica e genitoriale, fatta rispettivamente di “spintarelle” e mazzette e di invadenza e indulgenza: “ditegli di arrangiarsi” è il consiglio che da ai genitori.
Dunque hanno concluso l'evento un filmato-inchiesta sulle aspettative e la consapevolezza dei giovani ternani riguardo al futuro (con al seguito i commenti arguti e sarcastici del Prof. Crepet), e alcuni ragazzi delle medie che si sono esibiti in un “concerto di classe”, riproducendo i tipici rumori scolastici in una sinfonia ordinata e piacevole, diretti dalla loro professoressa… che sia la musica il loro futuro professionale?

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