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SPORT, PALAROTA O PALATENDA: “UNO E’ DI TROPPO”, LO SFOGO DI CINTIOLI A TO® CHE PENSA ALLE DIMISSIONI

Le parole dell’assessore allo sport di Spoleto, Giancarlo Cintioli, non potrebbero essere più chiare: Spoleto non può permettersi di gestire contemporaneamente il palazzetto dello sport “Don Guerrino Rota” e il Palatenda, c’è bisogno di fare una scelta: o l’uno o l’altro. Più che un annuncio, quello dell’assessore sembra una sfogo, condito di dati e costi che appaiono eloquenti sulla scelta che il Comune dovrà fare e sulla quale pesa come un macigno la disponibilità della Provincia di Perugia.
“Una delle priorità del Comune è il completamento del polo sportivo di Piazza d’Armi – ha detto a Tuttoggi.info l’assessore – da realizzarsi mediante massicci interventi di manutenzione sulla piscina (già in corso con il rifacimento della vasca esterna da 50 metri, n.d.r.) e sulla pista di atletica leggera, uniti all’ampliamento della capienza del palazzetto dello sport, dagli attuali 750 posti (anche meno se si considera che la prima fila di seggioline dovrà essere eliminata per motivi di sicurezza) a 1500 posti, il doppio”.
Cintioli ha fatto sapere di aver già chiesto un incontro all’assessore provinciale per discutere gli estremi del progetto di ampliamento del PalaRota. “In caso di esito negativo dell’incontro – ha continuato – entro la fine dell’anno sono pronto a riconsegnare le chiavi alla Provincia di Perugia”, proprietaria del palazzetto.
Le note dolenti non sono però finite, perché subito dopo Cintioli sciorina i costi. “Ampliare il Palarota costerebbe 1.450.000 euro, cifra imponente per le “povere” casse comunali, ma quasi risibile in confronto a quella che servirebbe per trasformare il Palatenda in un palazzetto vero e proprio, omologato per certi tipi di manifestazioni sportive. Servirebbero 170.000 euro solo per utilizzare il Palatenda come palestra, con riscaldamento e attrezzature di vario genere. Se poi, in caso di mancato assenso per l’ampliamento del Palarota, l’amministrazione fosse costretta a trasformarlo in un palasport, le cifre lieviterebbero”. Come fa l’impasto per la pizza.
“1.350.000 euro per completarlo internamente (spalti compresi), più 850.000 per gli elementi esterni (parcheggi, illuminazione e quant’altro). Tutto ciò, senza contare il fatto che il Comune spende già 63.000 euro annui per il leasing della struttura e che se volesse riscattare l’immobile per intero sarebbe costretto a “cacciar su” un altro milioncino”. Tanto per gradire. Per questi motivi l’assessore non sembra voler transigere sull’ampliamento del Palarota e sul conseguente rilancio del polo di Piazza d’Armi. Dei problemi in questo senso potrebbero indurlo a mettere in discussione le sue deleghe. D’altronde, come ha apertamente ammesso questa mattina, appena una settimana fa era in procinto di rassegnare le dimissioni, che però sono state seccamente respinte.

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