Una lite con il vicino di casa iniziata nel lontano luglio 2021 – e con “particolari” conseguenze – è finita in tribunale.
Succede nel Comune di Città di Castello, dove un 55enne – dopo la denuncia da parte del dirimpettaio – è stato accusato sia di interferenze illecite nella vita privata di una famiglia sia di molestie alle persone.
L’uomo, difeso dall’avvocato Eugenio Zaganelli, secondo quanto si legge nelle carte della Procura di Perugia “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, per petulanza, al fine di recare fastidio e disturbo al vicino di casa” avrebbe addirittura riversato nelle pertinenze della proprietà di quest’ultimo (per la precisione nel giardino, ndr) “escrementi di animali”.
Il 54enne si sarebbe inoltre “procurato indebitamente notizie e immagini attinenti alla vita privata della famiglia del vicino mediante l’installazione di due videocamere sulla facciata della propria abitazione, dirette esclusivamente verso la proprietà adiacente”.
Il vicino di casa che ha sporto denuncia si è costituito parte civile tramite l’avvocato Elisa Martinelli. Durante l’udienza di ieri (8 maggio), essendo ancora in corso le trattative per il risarcimento del danno, il giudice ha deciso per un rinvio al 21 luglio prossimo. In caso di accordo tra le parti il processo si chiuderà proprio quel giorno.