Cultura & Spettacolo

Spoleto61, ecco i nuovi percorsi della Fondazione Carla Fendi 2018

Nell’ex Battistero della Manna d’Oro, in Piazza del Duomo, verrà presentata per LA SCIENZA una installazione virtuale e immersiva, prodotta dalla Fondazione Carla Fendi in stretta collaborazione con INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del CERN, Centro Europeo di Ricerca Nucleare.

Un progetto inedito, ideato su basi rigorosamente scientifiche, che esalta la spettacolarità dell’origine del cosmo, dal Big Bang fino ai giorni nostri.

Un viaggio di millenni, in una quantificazione del tempo fuori dalle nostre percezioni: i primi attimi dell’Universo, le particelle basilari, gli atomi e le stelle, le radiazioni cosmiche, la materia oscura, la formazione delle galassie, i buchi neri, le onde gravitazionali, la formazione del sistema solare, del pianeta Terra e della stella madre, il sole. Proseguendo attraverso gli esperimenti di fisica più recenti tra accelerazioni di particelle e collisioni fino ad arrivare dentro i laboratori del CERN (installazione su LA SCIENZA a cura di Lucas-Federica Grigoletto).

IL MISTERO DELL’ORIGINE. MITI E TRASFIGURAZIONI

DA DOMENICA 1 LUGLIO A DOMENICA 15 LUGLIO

Parallelamente nell’Armeria Lucrezia Borgia, ex Museo Civico l’installazione MITI, TRASFIGURAZIONI viene invece affrontato il bisogno di ricerca interiore dell’uomo, attraverso una suggestiva installazione dove trovano posto marmi occidentali classici di epoca greco – romana e antichi scisti orientali (II-IV sec. d.C). Un percorso storico di quanto Oriente e Occidente incontrandosi, circa un millennio di anni fa, hanno saputo creare e costruire culturalmente attorno all’aspirazione spiritualista (installazione su MITI E TRASFIGURAZIONI a cura di Quirino Conti).

L’inaugurazione alle due installazioni è preceduta da una rappresentazione sul palcoscenico dove interventi multiespressivi ci parleranno di scienza e spiritualità, ragione e misticismo, introducendo ai temi della mostra. Dopo un mottetto di voci bianche su musica di Kurt Weil, un estratto da Vita di Galileo di Bertolt Brecth, e l’Abiura originale del 1633 pronunciata dallo scienziato saranno recitate da Massimo Popolizio con Alberto Onofrietti: due pièces che rappresentano un perfetto punto di sutura tra un sapere confessionale e un sapere scientifico e introducono al dualismo che da sempre agita la nostra coscienza e conoscenza.

A seguire, nel Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi, un tributo all’astrofisico Stephen Hawking, con la proiezione del video inedito A SENSE OF WONDER prodotto dalla stessa Fondazione (regia di Gabriele Gianni). Ospite della Fondazione la figlia Lucy Hawking, scrittrice di divulgazione scientifica per ragazzi, che presenterà in anteprima il suo libro L’ultimo viaggio nell’Universo, edito da Mondadori e in uscita il 3 luglio.

Silvia Ronchey, da illustre antichista, raccoglierà poi lo spirito più profondo che ha animato le due installazioni tra le diverse letture dell’Universo, quelle mitiche e quelle scientifiche.

Avveniristico il momento musicale. Le note impreviste dell’Ensemble Hope, che esplora forme di tecnologia elettronica- acustica con strumenti di nuova creatività come l’organo ad acqua (regia di Quirino Conti).

PREMIO FONDAZIONE CARLA FENDI

TEATRO CAIO MELISSO – SPAZIO CARLA FENDI

DOMENICA 15 LUGLIO ORE 11.30

Nello spirito di un’attualità scientifica e sulla scia della mostra IL MISTERO DELL’ORGINE. MITI, TRASFIGURAZIONI E SCIENZA che la Fondazione presenta al Festival, sul palcoscenico del Teatro Caio Melisso, ora anche Spazio Carla Fendi, saliranno a ritirare il riconoscimento tre illustri scienziati di fama internazionale.

I tre premi, consistenti in un contributo economico da devolvere a scopi didattici, saranno consegnati da Maria Teresa Venturini Fendi, Presidente della Fondazione, a Peter Higgs e a François Englert, ambedue fisici Premi Nobel 2013 per la teorizzazione del bosone di Higgs (comunemente conosciuto come “particella di Dio”) e a Fabiola Gianotti, fisico delle particelle, direttore del CERN, Centro Europeo di Ricerca Nucleare di Ginevra (regia di Quirino Conti). Con la partecipazione di Marco Cattaneo.

Foto: Maria Laura Antonelli