Più volte ci siamo ritrovati a cantare le lodi di due degli spazi teatrali spoletini che maggiormente si prestano a determinati tipi di spettacoli. San Simone da un lato e il Monastero della Stella dall’altro, rappresentano specificamente il valore aggiunto che alcuni beni culturali della città assumono nel momento in cui si studia e si adatta il luogo all’uso specifico di una rappresentazione teatrale.
Entrambi spogli ormai di qualsiasi decorazione e con la struttura spesso ridotta all’osso, senza stucchi o fregi e con le pareti vissute, come libri letti centinaia di volte e a tratti senza nemmeno intonaco, i due contenitori-monumenti spesso sono stati l’elemento in più per il successo di uno spettacolo.
Recentemente il Monastero della Stella era stato messo in disparte, ma anche a causa del recente sisma in Umbria che ha prodotto qualche danno al Teatro del Complesso monumentale di San Nicolò, è stato riutilizzato per due appuntamenti il cui successo è stato chiaramente dovuto anche alla tipologia di struttura in cui ci si trovava. Il Monastero può essere scenografia esso stesso, come nel caso della piece su Van Gogh con Alessandro Preziosi.
Spoleto60, debutta “Van Gogh-L’odore assordante del bianco” con Alessandro Preziosi
E ieri sera invece, 8 luglio, il Monastero si è trasformato in un contenitore dalla buonissima acustica per l’Opera in un atto unico di Alberto Colla (Musica e Libretto), Delitto e Dovere.
Era già capitato di sentire musica e canto all’interno del complesso della Stella, ma alla sua riapertura dopo un lungo restauro per tornare all’utilizzo pubblico e coincisa con gli ultimi 10 anni del Festival, l’esperienza non era stata esaltante. Con l’esperienza pregressa invece si è capito come attutire la dispersione sonora e con dei teli messi sul soffitto e sfruttando al meglio gli spazi laterali del Monastero, isolando l’ambiente principale dell’abside, coincidente con il palcoscenico, ieri sera si è potuta ascoltare addirittura un Opera senza pentirsi di nulla dal punto di vista del canto e dell’esecuzione orchestrale.
Un opera deliziosa, un piccolo capolavoro di misura, con una partitura musicale molto interessante, e con un libretto altrettanto divertente, al punto che il Festival ha dovuto, quasi da subito, aumentare le repliche a disposizione prima del debutto, a causa delle tante richieste arrivate al botteghino.
Tratta ed ispirata da Lord Arthur Savile’s Crime-A study of Duty , di Oscar Wilde, Delitto e Dovere di Alberto Colla si trasforma in un curioso affresco dell’Inghilterra vittoriana con personaggi stravaganti come il venditore di bombe a orologeria in affari anche con Scotland Yard. Ma anche chiromanti che leggono la mano e ricevimenti di gran classe, il tutto ovviamente in un contesto londinese fatto di bevande alcoliche, prostitute, povertà, lavoro minorile.
Un armamentario classico riletto con una contemporaneità non invadente. Ci sono infatti i costumi tardo-ottocenteschi di Nicoletta Ceccolini, e tutti i classici movimenti del canto lirico tradizionale diretti dagli esperti Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Ma al contempo c’è un libretto spiritoso e intenzionalmente scritto con un linguaggio chiaro e intuitivo. C’è una orchestra di misura, L’Orchestra Talenti Musicali diretta da Giovanni Di Stefano e c’è una partitura musicale che a tratti ha una sorta di vocazione cameristica. Ed un cast di 7 cantanti, tutti di esperienza e capacità, a volte con un ruolo doppio, che animano i circa 60 minuti di rappresentazione. Non manca nemmeno la voce recitante (Oscar Wilde ndr.), che delinea il quadro delle situazioni.
Questo il Cast:
Lord Arthur Saville
Marco Bussi/Michele Patti*
Sybil Merton
Laura Baudelet/Mariia Komarova*
Lady Gladys Windermere
Carlotta Vichi/Julija Samsonova-Khayet*
Lady Clementine Beauchamp
Tania Pacilio
Lady Marvel
Rachel O’Brien
Duchessa di Paisley e Jane Peccy
Vittoriana De Amicis/Morgane Bertrand*
Signor Septimius e Il proprietario dell’Albergo
Didier Pieri/Pasquale Scircoli*
Herr Winckelkopf e Sir Thomas
Davide Procaccini/Gabriele Bolletta*
Alessandro Tedeschi
nel ruolo di Oscar Wilde
Delitto e Dovere nasce dalla fruttuosa collaborazione tra il Festival dei Due Mondi e il Teatro Coccia di Novara, ed è l’esempio lampante di come al Festival possano coesistere opere dalla struttura complessa come il Don Giovanni e piccoli esempi di scrittura operistica contemporanea che diano spazio a sperimentazione e giovani cantanti.
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Foto Fondazione Festival