Cultura & Spettacolo

Spoleto60, bilancio con il “botto” | Incassi, già come totale 2016 ed è solo il 1° weekend

Quando si dice il colpo di genio. Arrivano al Festival di Spoleto i cinesi della compagnia di Meng Jinghui per mettere in scena Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri di Dario Fo e l’ineffabile Direttore Artistico Giorgio Ferrara li accoglie per la prima uscita in conferenza stampa con camicia e pantaloni blu di cina, ma sopratutto con delle strabilianti babbucce orientali tradizionali calzate ai piedi.

Visto che l’appuntamento odierno è dedicato ai dati del primo weekend festivaliero e considerato che in occasione di tutti i debutti di questo primo fine settimana sono riapparsi in tutto il loro fulgore gli immancabili mocassini rosso porpora, contro la iettatura galattica, osare le babbucce in vellutino verde dimostra la tranquillità di Ferrara che in effetti è apparso in forma spiritosa e tonica e con un aspetto dal vago sentore alla Pu Yi, l’imperatore Qing del film di Bernardo Bertolucci al tempo della Rivoluzione Culturale.

Presente gran parte dello staff del Festival, l’assessore alla cultura del comune, Camilla Laureti e il Vice presidente della Fondazione Festival, Dario Pompili entrambi in rappresentanza del sindaco, Prof. Cardarelli impegnato per gli Esami di Stato dei suoi studenti del Liceo Scientifico di Spoleto. Presente anche la famosa giornalista Natalia Aspesi, ormai una abituè di Spoleto e impegnata in questa settimana in una delle interviste in programma per Dialoghi a Spoleto.
Ma sopratutto presente il regista Meng Jinghui che non fa mistero del suo entusiasmo per essere protagonista a Spoleto, entusiasmo che si manifesta con un uso colossale del cellulare per foto, clip e condivisioni sulle chat e i social cinesi. Ma andiamo con ordine

I dati del primo weekend

“La prima cosa che vi voglio dire– inizia Ferrara- sono i dati della presenza del Festival sulla stampa. Dalla presentazione ufficiale del 3 maggio al Mibac, abbiamo avuto 434 uscite di cui 121 su stampa nazionale. Le uscite Web sono oltre 1300, 88 uscite Tv di cui 65 su reti nazionali, 12 le interviste su radio nazionali e sono anche raddoppiati i nostri fan su Facebook che sono arrivati a 31mila. Mi dicono che sia molto importante, ma io non so nemmeno cos’è Fb”. Ovviamente nessuno dei presenti ci crede.

“Il Don Giovanni è andato tutto esaurito– prosegue il Direttore Artistico- in entrambe le rappresentazioni ed anzi abbiamo avuto problemi alla seconda replica perchè non siamo riusciti a far entrare tutta la gente che voleva venire. C’è stato un enorme successo di pubblico anche per i valori e l’emozione che ha trasmesso il Requiem che abbiamo commissionato a Silvia Colasanti. Tutto esaurito per Van Gogh di Stefano Massini con Preziosi e lo stesso anche per la Paranza dei Bambini di Saviano. Sempre tutto pieno anche per l’Omaggio a Maria Callas della Abbagnato e per la Stanza Viola della Atzori. Grande partecipazione emotiva per l’Apocalisse e Genesi che ci ha regalato Carla Fendi e che non smetteremo mai di ringraziare. Avviate tutte le altre iniziative in programma da La MaMa, dai ragazzi dell’Accademia Silvio D’Amico, alle Prediche, agli incontri con i giornalisti, i Concerti di mezzogiorno e quelli serali con le accademie, come Santa Cecilia.”

“A oggi abbiamo quasi raggiunto, rispetto al dato delle vendite complessive fino a fine festival, l’ammontare finale dello scorso anno. Siamo a circa 670mila euro, per cui c’è solo possibilità di crescita. Nella prima settimana si sono registrate circa 30mila presenze complessive, spettacoli, mostre eventi. Pubblico numeroso anche al Jazz con i ragazzi di Santa Cecilia per la Siae (CLICCA QUI), la banda musicale dell’Esercito, questa sera poi abbiamo la Guardia di Finanza e la piazza è già tutta piena. Martedì 10 luglio avremo la banda della Marina. Intanto domani debutta La Scortecata di Emma Dante che sarà poi intervistata il 7 luglio alla Sala Pegasus da Claudia Arletti e Natalia Aspesi. La prossima settimana avremo poi spettacoli molto importanti. Il primo che voglio citare per la importante collaborazione con la Cina è lo straordinario lavoro sulla commedia di Dario Fo fatto da Meng Jinghui.”

Come sempre Ferrara è prodigo nell’accoglienza con gli ospiti stranieri e li coccola molto. E così aggiunge “Giovane e famosissimo regista, al punto che quando andavo in giro con lui a Pechino non riuscivo neanche a camminare per quante volte lo fermavano e fotografie gli facevano”. E indubbiamente di cellulare Meng Jinghui se ne intende.

Meng Jinghui e Dario Fo

Ferrara passa così subito la parola all’ospite che racconta un pò la storia del suo arrivo in Italia. “A Pechino abbiamo avuto già molte rappresentazioni del nostro spettacolo e prima di venire a Spoleto la compagnia ha pubblicizzato la sua venuta in Italia su una piattaforma social molto conosciuta, Wechat, e probabilmente tra le 100 e le 200mila persone hanno già saputo di questa trasferta in Umbria. Ho ricevuto già tantissime telefonate di amici che vorrebbero venire tutti a Spoleto. Ho risposto che i biglietti sono tutti venduti, quindi va per il prossimo anno.”.

Se i numeri sono quelli che dice Meng, non basterebbe una stagione teatrale intera per soddisfare l’allegra combriccola.
Alla domanda sui sui rapporti con Dario Fo risponde, “Venti anni fa ero venuto in Italia in viaggio e a Milano sono andato a trovare Dario Fo. Prima di venire, avevo anche rappresentato altre opere di Fo e lo stesso autore aveva manifestato il desiderio di venire rappresentato in Cina. Dario ha anche approvato le modifiche che ho fatto perchè ho cambiato molto la sua opera originale. Erano già due anni che avevamo deciso di venire a Spoleto con questo lavoro”. E alla domanda su cosa rimane e cosa cambia di Fo nel suo lavoro, Meng risponde, “Tutto è cambiato, ma la sua anima è stata mantenuta”.

A suggello di questa importante collaborazione artistica Ferrara annuncia che Il 7 luglio verrà firmato un protocollo di intesa con la Cina alla presenza del Vice Direttore Generale per gli Affari Internazionali del Ministero della Cultura cinese, con altre autorità al seguito.

I debutti importanti

Giorgio Ferrara tiene molto a ricordare che il 7 luglio debutta Hamlet Machine di Bob Wilson.
“Io credo sia una delle cose più importanti di questo Festival per una serie di ragioni non soltanto per Wilson che è un pò il mio portafortuna ma in questo caso averlo convinto a rimettere in scena un suo antico spettacolo fatto a suo tempo con gli allievi dell’accademia di New York, e in questo caso a Spoleto con gli allievi dell’Accademia Silvio d’Amico e in Italiano, secondo me è una cosa formidabile.”

Citazione anche per la prima volta al Festival dei “due scapestrati” del teatro italiano, il duo Ricci-Forte con Troilo Vs Cressida. E poi la seconda opera, operina meglio, Delitto e Dovere con musica e libretto di Alberto Colla in accordo con il teatro Coccia di Novara e sulla quale Ferrara chiarisce, “abbiamo già dovuto aumentare le repliche e ne facciamo due in più perchè già non c’è più posto per quelle programmate.” Attesa per i ballerini di  Grupo Corpo secondo appuntamento con la danza, “sono 3 anni che gli corro dietro e finalmente quest’anno li facciamo venire.”

Menotti-Ferrara, la storia infinita

Ma la chicca della conferenza stampa arriva all’improvviso e con un piglio da rieducatore maoista, vestito di blu cina e con le babbucce, Ferrara ne colpisce uno per educarne 100.
“Poi vi sarete accorti che nel programma generale avevo messo una serata dedicata a Gian Carlo Menotti e la cosa, nonostante qualche stupido cronista non ci credesse, si farà in virtù del fatto che era programmata da un anno. La serata dedicata a Gian Carlo Menotti, a 10 anni dalla scomparsa, prevede al Teatro Caio Melisso la proiezione in anteprima assoluta di un estratto di 15 minuti di un film che io ho commissionato a Benoit Jacquot dal titolo provvisorio, “1958-2017 Il mondo in scena-Festival di Spoleto60″. Il film avrà una durata, quando sarà finito in autunno, di un ora e venti. La pellicola ha beneficiato di un sostegno del Mibac, della partecipazione della Rai e di Arte France, quindi una coproduzione italo-francese. Un film che si inquadra in una prospettiva storica e che parte dal Festival di Gian Carlo Menotti ed arriva ad oggi. Ci sarà un montaggio allegro e non sarà mai cronologico, naviga tra il presente ed il passato senza schemi. Il materiale d’archivio era una mole enorme. E così è un anno che il lavoro va avanti. Durante il Festival dello scorso anno una troupe ha girato tutte scene di backstage. Quando sarà tutto finito, ve lo dico già da adesso, faremo una grande serata in autunno o giù di li per presentare il film nella sua interezza. Nella stessa serata Masolino D’Amico e Jacopo Pellegrini ricorderanno la figura di Menotti in una conversazione . Per finire e per ricordare a tutti che io sono 10 anni che lo celebro Menotti, proietteremo l’Amelia al Ballo che è stata l’opera inaugurale del 2011 fatta apposta per il centenario della sua nascita, così speriamo che la piantano di dire che io non mi occupo di Menotti.”. Ne una parola di più ne una di meno di quello che è stato detto.

I dati delle presenze a Spoleto

Tocca poi all’assessore Camilla Laureti, raccontare come è cambiata Spoleto nel primo weekend festivaliero
“Rispetto a quello che è successo sino ad ora, dal punto di vista della città, vi vorrei dare due dati; uno è quello degli ingressi ai musei e vorrei darvi quello della Rocca paragonato al 1° weekend del Festival 2016. Quest’anno abbiamo il raddoppio effettivo degli ingressi. L’altro dato invece è un paragone tra il weekend del 24 e 25 giugno a Festival ancora non iniziato e il weekend invece del 1 e 2 luglio a sipari aperti solo per la mobilità alternativa che è un punto dove possiamo contare fisicamente le persone. Il 24 e 25 giugno sono passate circa 8mila persone mentre l’1 e 2 luglio ne sono passate quasi 21mila. Dopo gli ultimi mesi difficili , questi dati servono molto a questa città e qui finisco il mio intervento.”
Nel dettaglio i dati del primo weekend di Festival dicono quanto segue: Posterna-9.819 passaggi, Sfera- 4.613, Rocca 6.393.
I dati invece in dettaglio del 24 e 25 giugno sono: Posterna-4.201, Sfera-966, Rocca 2.802.

Il sostegno della Fondazione Festival

Chiude la conferenza stampa il Vice Presidente della Fondazione Festival, Dario Pompili che come sempre mette il sigillo istituzionale alle parole del Direttore Artistico, “Io ho sempre creduto e credo in questa direzione artistica e questi risultati sono davvero eccezionali e secondo me visti anche i tempi, lo sono certamente anche qualitativamente perchè se così non fosse non potrebbe essere vero nemmeno il numero così alto di presenze. E invece sono soddisfatto ma credo che lo dobbiamo essere tutti dando merito a chi lo ha in prima persona ovvero il Direttore artistico, e un pò anche a noi, come Fondazione. Abbiamo sostenuto Ferrara e lo sosteniamo con la compattezza che fa onore alla città e al Festival. Come diceva giustamente Camilla (Laureti ndr.), un atto di speranza per tutto perchè ora il Festival torna ad essere quello che storicamente è sempre stato. Eppoi fa piacere, anche come spoletino, leggere che i grandi media nazionali si occupano costantemente della città e della manifestazione. Una città che rivive la sua tradizione ed anche la sua nuova globalizzazione, come l’esperienza cinese ci dice chiaramente.”

Con i dati in saccoccia e con la certezza, questa volta non solo degli addetti ai lavori, ma anche popolare che il Festival è tornato “ai vecchi tempi”, non resta che aspettare la solita giaculatoria iettatrice. L’importante è avere  dei mocassini rossi nel comodino però.

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Foto Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)