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Spoleto57, una macchina di tanti ingranaggi

Non avendo mai fatto stage o simili esperienze, non soltanto in ambiti artistici-culturali, sono molto entusiasta di essere qui. Mi ha particolarmente colpito la moltitudine di personale che lavora per l’organizzazione degli eventi, per la pubblicistica, per la stampa e per la buona riuscita del Festival. Ogni attività è basata sulla collaborazione tra i vari settori ed enti (staff, stampa, social, ecc). Grazie alla partecipazione nel settore Social Media Communication ci è stato permesso di assistere spettacoli con “mostri” artistici quali Franca Valeri e Luca Barbareschi, di intervistare emergenti cantanti e musicisti (Carlot-ta, Matteo P. e Manuela Paruzzo), storici giornalisti quali Paolo Mieli (guarda l’intervista delle ragazze ) e fotografi come Tamara Triffez, che ha deciso di immortalare attraverso la fotografia momenti del backstage di particolari spettacoli dello scorso Festival. E’un’esperienza molto interessante e costruttiva che spero possa essermi utile in futuro nel campo lavorativo.

di Sara Agostini