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Spoleto57, Teatro Romano in visibilio per i fenomeni della danza

Che il Gala Internazionale della Danza mancasse al pubblico del Festival di Spoleto lo dimostra la cornice offerta ieri sera dal Teatro Romano, gremito nonostante il giorno infrasettimanale e una temperatura non proprio estiva. Lo spettacolo non ha tradito le aspettative. Un’ora e mezzo di atmosfere magiche, esaltate dalle movenze leggiadre dei migliori giovani ballerini al mondo. A volte impetuosi, a volte più dolci e sinuosi. Sempre armonici e mai banali.

Giovani di talento – Una danza, quella proposta dai coreografi e messa in pratica magistralmente dai giovani interpreti, godibilissima anche per i non addetti ai lavori. Il pubblico ha applaudito convintamente tutte le performance, dai passi a due sulle musiche dello Schiaccianoci di Tchaikovsky ai pezzi da solista di Claudio Coviello e Timofei Andrjiasenko. Volti freschi nel panorama della danza classica mondiale ma già ampiamente affermati. Coviello è il primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano mentre Andrjiasenko, solista del Teatro dell’Opera di Roma, ha conquistato la medaglia d’oro all’International Ballet Competition 2013 di Mosca ed è l’ambasciatore della cultura di Spoleto nel mondo.

L’essenza della danza – A dir poco azzeccata la scelta di Paolo Boncompagni ed Irina Kashkova, rispettivamente responsabile organizzativo e direttrice artistica dell’evento, di puntare sui giovani (tutti tra i 19 e i 24 anni). Il loro entusiasmo ha contagiato il pubblico dall’inizio alla fine, trasportandolo in un vortice di emozioni. Applausi a scena aperta per il passo a due di Claudio Coviello e Marta Gerani “L’altro Casanova”, coreografato da Gianluca Schiavoni sulle note di Vivaldi. I due ballerini, vestiti solo di biancheria intima, hanno liberato una sensualità dirompente, regalando ai presenti l’essenza stessa della danza. Molto apprezzate anche le due esibizioni di gruppo: la tarantella dal balletto “Napoli” degli allievi del Russian Ballet Company di Genova, che ha aperto la serata, e la “Mat-Mos” della Compagnia MD Danza di Modena, unica ‘concessione’ del Gala alla danza moderna.

“Successo oltre le aspettative” – Il direttore artistico del Festival Giorgio Ferrara non ha nascosto la sua soddisfazione per aver riallacciato i rapporti con la Settimana Internazionale della Danza. “L’auspicio – ha detto – è quello che la collaborazione vada avanti ancora a lungo”. Addirittura entusiasta Paolo Boncompagni: “Un successo ogni oltre più rosea aspettativa – le sue parole – è questo ciò che vuole il pubblico, un connubio tra altissimo livello tecnico e coreografie armoniche”. E se la Settimana Internazionale è diventata nel tempo uno geli appuntamenti culturali più importanti dell’anno a Spoleto il merito è certamente, fra gli altri, del maestro Alberto Testa, a cui ieri è stato tributato un lungo e caloroso applauso.

(Foto Federica Boncompagni)

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