Saranno inaugurate sabato 28 giugno a Palazzo Collicola Arti Visive le mostre scelte dal direttore artistico Gianluca Marziani per la 57ᵃ edizione del Festival dei 2 Mondi:
da Francesco Bosso con “White Golden Dark”, a Ria Lussi che presenta “Imperatori di luce”, da Matteo Basilè (“Unseen”) a Franca Pisani (“Archeofuturo”) fino alla collettiva “The Pink Gaze” di quattro tra le più significative artiste giapponesi contemporanee.
L’opening, in programma a partire dalle ore 16, vedrà la presenza, insieme a Marziani, del Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli e dell’assessore alla Cultura Gianni Quaranta.
FRANCESCO BOSSO
“White Golden Dark”
a cura di Gianluca Marziani
Francesco Bosso presenta a Spoleto la nuovissima serie “After Dark”, oltre alle precedenti “White World” e “Golden Light”. Un triplice viaggio nello scatto panoramico che si trasforma in materia pittorica, tra variazioni infinitesimali del bianconero e atmosfere emozionanti, astrattismi onirici e geometrie calibrate. Eccola, la fotografia pura che supera il confine del tempo tecnologico, varcando la soglia metafisica dello spazio alieno, dei luoghi che diventano geografie mentali, della bellezza che si alimenta d’immagini pure, rarefatte come l’acqua placida di un mare nordico.
RIA LUSSI
“Imperatori di luce”
a cura di Gianluca Marziani
Sul codice di un mecenatismo che ha varcato i secoli, la famiglia Dorja Pamphilj riporta l’attenzione sulla commissione come forma elaborativa di un immaginario, proseguendo la ritualità delle antiche abitudini ma con accenti contemporanei, regolati sulla misura linguistica del presente. Il profilo del rinato mecenatismo si condensa nel progetto Serie Contemporanea. La prima commissione, focalizzata su un gruppo di Imperatori, nasce dalla volontà dei coniugi Massimiliano Floridi e Gesine Doria Pamphilj. L’artista prescelta, Ria Lussi, ha lavorato oltre un anno tra studio teorico, preparativi tecnici e correzioni strategiche. Tra le due polarità architettoniche il progetto prevede questa tappa speciale a Palazzo Collicola Arti Visive, dove i dodici busti si completeranno con i disegni originali, spunto iconico da cui tutto parte, e un’installazione murale in neon colorato, spunto narrativo con cui l’idea (prologo) e la forma (epilogo) si fondono assieme.
THE PINK GAZE
Atsuko Tanaka, Yoko Ono,
Kazuko Miyamoto, Chiharu Shiota
a cura di Valentina Gioia Levy
A sessant’anni dalla firma dell’accordo di cooperazione culturale tra Italia e Giappone e dall’entrata in vigore della Convenzione Internazionale sui diritti politici delle donne, il Museo Nazionale d’Arte Orientale (Roma) e Palazzo Collicola Arti Visive (Spoleto) sono lieti di presentare una collettiva con quattro tra le più significative artiste giapponesi contemporanee: Atsuko Tanaka (1932), Yoko Ono (1933), Kazuko Miyamoto (1942), Chiharu Shiota (1972). Quattro donne che, pur diverse per background, ambito di ricerca e forme espressive, attraverso le loro opere incarnano l’essenza di quattro periodi fondamentali della storia giapponese: l’immediato Dopoguerra, gli anni Sessanta, l’epoca del boom economico, il nuovo millennio.
Spoleto, giovedì 26 giugno 2014
MATTEO BASILÉ
“Unseen”
a cura di Gianluca Marziani
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola apre le sue quinte per un nuovo progetto unitario, disegnato in maniera “sartoriale” sull’aura delle sale, con la logica installativa di un dialogo tra antico e contemporaneo. Matteo Basilé ha seguito le superfici, il mobilio, i vuoti, le prospettive e le evocazioni che il luogo rilascia. Non si è lasciato intimidire dal modello settecentesco dell’appartamento nobiliare, al contrario ha alimentato un cortocircuito tra la sua fotografia e le amenità preesistenti del palazzo. Ha accettato la sfida di un allestimento anomalo, difficilmente immaginabile quando s’inseriscono quadri senza usare i teoremi tradizionali del muro. Un processo percettivo e sensoriale, elaborato per indagare il codice multiplo della fruizione, lo scarto prospettico, l’anomalia come evoluzione iconografica. Nel caso di Basilé, autore d’immagini in cui spicca l’energia magnetica del contesto scenico, ecco che il Piano Nobile diventa un completamento narrativo, il luogo ideale per esaltare la complessità psicologica dei volti, per definire il paesaggio interiore, il valore della memoria, l’estasi del contrasto risolto.
FRANCA PISANI
“Archeofuturo”
a cura di Marzia Spatafora e Gianluca Marziani
Franca Pisani presenta a Spoleto una polifonia installativa tra pittura e scultura. I suoi temi antropologici, sul crinale che collega mito e inconscio, ricreano spazi mentali dalla forte connotazione segnica. Un viaggio nelle memorie primordiali, dove il presente ingloba radici e rinascita, dove il passato evoca le frontiere di una continua evoluzione.
Una mostra in quattro atti installativi. Primo atto: composizione tele ossidate + tele ossidate con plexiglas. Secondo atto: rotolo Attraversamenti + sculture serie Nomadi. Terzo atto: sculture serie Capitani Coraggiosi + grandi tele ossidate. Quarto atto: nuove tele.