Pronti, via. Padri e figli. E Beha, sciamano della parola. Così, nell’ambito della 56 edizione del Festival di Spoleto, a Palazzo Collicola, è cominciata la seconda edizione di Istinto di Conversazione, manifestazione ideata da Aleteia Communication.
Tra padri e figli in campo, nel primo e secondo tempo del format ispirato da Oliviero Beha molti ospiti e altrettanti temi. Tra i primi la scrittrice Barbara Alberti e suo figlio Malcom Pagani; l’editore Elido Fazi e suo figlio Thomas; Marco Pontecorvo e sua madre Picci.
Tra i secondi: nascita e morte, le preoccupazioni di un padre per un figlio e di un figlio per la madre, aneddoti di vita privata, finanza internazionale, politica, Europa, letteratura, l’uso della parola e l’arte dell’ascolto.
Si comincia con un ricordo di Margherita Hack. Picci Pontecorvo omaggia la scienziata triestina di recente scomparsa: “Un esempio splendido di coerenza. Diceva quello che pensava senza troppi giri di parole e con una chiarezza sempre cristallina. Vorrei ringraziarla perché ci ha aiutato a credere in qualcosa”.
Giro di tavolo e il tema diventa il significato di mettere al mondo un figlio. E sull’aborto afferma Barbara Alberti: “Le donne hanno terrore di abortire piu’ del Papa e di Ferrara”. “Che pero’ non ha bisogno di abortire”, alleggerisce Beha.
Spazio infine anche per una riflessione sul rapporto tra giornalismo, nuovi mezzi di comunicazione e l’uso della parola. Spiega Malcom Pagani: “Si è perso il rispetto per la parola. Siamo tutti troppo impegnati a parlare. E così è cessato l’ascolto”.
Domani mattina alle 11 il secondo incontro, sempre a Palazzo Collicola