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Spoleto, Villa Redenta riapre ma la Provincia diffida

Una location suggestiva, immersa nel verde nonostante si trovi a due passi dal centro storico di Spoleto, ideale per eventi enogastronomici, cerimonie, meeting, servizi fotografici e produzioni cinematografiche. Tutto molto bello, se non fosse che il padrone di casa non sarebbe stato informato della riapertura e, a quanto pare, avrebbe diffidato i promotori dell’iniziativa ad inaugurare. Stiamo parlando di Villa Redenta, da anni al centro di un contenzioso tra gli enti pubblici Provincia di Perugia e comune di Spoleto (che nei primi anni 2000 diedero vita con una convenzione alla ‘Fondazione Scuola di Alta Cucina’) e la Sapori d’Italia s.r.l., nata con lo scopo di gestire la struttura e organizzarvi stage e corsi per promuovere e valorizzare l’alta cucina italiana.

Un po’ di storia – Un contenzioso che si è giocato a suon di richieste di risarcimento per danni subiti a causa di presunti reciproci inadempimenti, e che ancora oggi non ha trovato una soluzione. La Sapori d’Italia di fatto non ha mai attivato i corsi e gli stage stabiliti nella convenzione, tanto che nel 2011 comune di Spoleto e provincia di Perugia decisero di sciogliere la ‘Fondazione’ prendendo atto del mancato raggiungimento dello scopo per cui era stata messa in piedi (nominando liquidatori Angelo Cerquiglini e Danilo Montagano). Mossa a cui seguì una pronta risposta della Sapori d’Italia, che qualche mese dopo inviò una fattura da 160mila euro per mancati lavori di adeguamento dei locali di Villa Redenta ai due enti, che però dal canto loro potevano vantare un consistente credito nei confronti della ‘Sapori d’Italia’ per il mancato introito dei canoni di affitto.

Inaugura o non inaugura? – Dopo un periodo di (apparente) quiete, ecco la novità della riapertura da parte della Sapori d’Italia, ampiamente reclamizzata su internet con un sito internet ufficiale (redentaevents.it) e una pagina facebook dedicata all’inaugurazione di domenica 12 quando, dalle 10 alle 17, dovrebbero essere organizzate visite guidate negli interni del complesso monumentale. Peccato che, a quanto è stato possibile apprendere, la Provincia di Perugia, proprietaria di Villa Redenta, non ne fosse stata preventivamente informata, e abbia quindi diffidato la Sapori d’Italia ad aprire domenica o qualsiasi altro giorno. Il problema sarebbe legato ai termini della convenzione per la gestione, che secondo la provincia scadrebbero a fine 2014.

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