(Jac. Bru.) – Sono le fotografie, più ancora delle parole, ad inquadrare l’attuale situazione di Via dei Duchi, una delle strade più caratteristiche del centro storico di Spoleto, che lega direttamente Piazza del Mercato al Duomo. Certo, la parola strada ora suona un po’ esagerata, visto che della pavimentazione originale non è rimasto più nulla. Ma veniamo a un po’ di storia.
Alcuni mesi fa, precisamente il 2 ottobre 2012, durante i lavori per il rifacimento dei sottoservizi urbani furono rinvenuti i resti di imponenti mura in opera poligonale risalenti al III secolo avanti Cristo. Una scoperta di notevole valore storico artistico, che impose la chiusura del cantiere e il blocco totale dei lavori. Immediatamente le associazioni cittadine, prima fra tutte Italia Nostra, chiesero a gran voce che fosse escogitato un modo per preservare le mura e mantenerle visibili a spoletini e turisti una volta che i lavori fossero giunti al termine.
Un appello certamente nobile e condivisibile, se non fosse che chi dovere stia impegnando forse un po’ troppo tempo a trovare questa soluzione. Oggi, oltre alla difficoltà di scorgere le mura antiche a causa delle transenne del cantiere, la strada appare completamente “sventrata”, con cavi e tubature in bella vista e cumuli di immondizia ammassati un po’ qua e un po’ la. Cartacce, scatoloni, lattine, bottiglie, teli di plastica, pacchetti di sigarette.
Al danno d’immagine – un turista che debba fare lo slalom tra le passerelle in lamiera difficilmente avrebbe un buon ricordo di Via dei Duchi – si aggiunge quello, già denunciato dalla Confcommercio cittadina, che fa capo ai commercianti della zona, costretti a chiudere o a trasferire le proprie attività. Ma le lamentele arrivano anche dagli stessi residenti del centro storico residenti, che invocano un rapido intervento della Soprintendenza dei Beni Culturali, “per evitare che i turisti continuino a fotografare solo immondizia”.
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