Il sindaco lo aveva annunciato durante il consiglio comunale sulle linee di mandato: “Il comune di Spoleto ha la necessità di dotarsi di un dirigente finanziario che abbia i titoli per svolgere quella delicata mansione”. Detto, fatto. Nella seduta di giunta dell’altro ieri è stata redatta la delibera con cui si avvia il procedimento per la sua nomina. Non un concorso quindi, bensì una ‘procedura comparativa’ dove chi ha i titoli potrà presentare la propria candidatura. Il nuovo dirigente finanziario sarà infatti un fiduciario del sindaco e terminerà il suo incarico alla scadenza naturale della legislatura, anche se la giunta si riserverà la possibilità di ‘tagliarlo’ prima.
Esperienza specifica – Pur avendo ringraziato in più occasioni – l’ultima proprio l’altro giorno in consiglio – la dottoressa Stefania Nichinonni per il lavoro svolto ‘ad interim’ presso la direzione RIFCO fino a questo momento, Cardarelli e i suoi collaboratori sono alla ricerca di una persona che non solo abbia i titoli e i requisiti professionali per svolgere il compito di dirigente finanziario, ma anche un’esperienza specifica in fatto di procedure d’emergenza. “La nostra situazione non è ordinaria – ha sottolineato infatti a tuttoggi.info l’assessore al personale Gianmarco Profili – bensì straordinaria”.
Frontalini ‘prorogato’ – L’altro tema caldo in fatto di dirigenti era la scadenza del mandato alla direzione Cultura e Turismo di Sandro Frontalini, unico non assunto tra i sei in carica. La giunta ha optato per una ulteriore proroga, dopo quella estiva, del suo incarico, fissando il nuovo termine al 31 dicembre. Resta da capire a questo punto se Frontalini verrebbe ‘tagliato’ in caso di arrivo prima della fine dell’anno del dirigente finanziario. A quanto è dato sapere un recente cambio della legge permetterebbe all’amministrazione di mantenerli entrambi.
Tagli tra gli APO – L’intenzione della giunta, in ogni caso, sarebbe quella di tenere a fine anno invariato il numero dei dirigenti. Dove sicuramente si taglierà, Profili l’ha praticamente ‘promesso’ in consiglio comunale, è il numero degli APO, i cosiddetti vice dirigenti, ma non prima del 31 dicembre, quando scadrà il loro incarico triennale, e comunque “valutando attentamente le reali esigenze dell’ente”. Attualmente sono 24, di cui due prossimi alla pensione.
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