Il distacco di circa 13 punti percentuali basterà a Rossi o il suo avversario Cardarelli riuscirà nella rimonta? E ancora, cambieranno le coalizioni con apparentamenti ufficiali per il ballottaggio oppure l’appoggio ad uno o all’altro candidato sarà soltanto “ufficioso?”. Terminata l’analisi sul voto del primo turno Dante Andrea Rossi e Fabrizio Cardarelli si sono “tuffati” a capofitto nel rush finale, quello che domenica 8 giugno riporterà gli elettori alle urne. E più che sui consensi già ottenuti, che entrambi i candidati sperano di veder riconfermati tra due settimane, ci si interroga sugli orientamenti delle liste rimaste escluse dal ballottaggio.
M5S – Prima fra tutte quella del Movimento 5 Stelle che, pur avendo registrato un consenso nettamente inferiore rispetto al dato nazionale, “pesa” comunque per un buon 13% a livello locale. I grillini, che si incontreranno stasera nella loro sede, non dovrebbero apparentarsi ufficialmente, anche se, a leggere tra le righe della campagna elettorale, dove l’immobilismo e le “solite facce” del PD sono state il bersaglio principale, non si direbbe escluso un sostegno, magari ufficioso, a Cardarelli.
Vince Spoleto – Il professore godrebbe di diverse simpatie anche all’interno della lista di Massimo Brunini. Del resto i segnali venuti dalla campagna elettorale, dalle scaramucce su facebook alla decisione del PD di espellere Massimo Brunini e Angelo Mariani dalle fila del partito, indicano una affinità politica ai minimi storici tra i due schieramenti. Tuttavia, stando ad alcuni “rumors”, l’ex sindaco sembrerebbe disponibile ad incontrarsi con PD – dalla cui segreteria regionale avrebbe già ricevuto una telefonata – per verificare le possibilità di convergenza su alcuni punti del programma.
Centrodestra – Chi può certamente pesare sull’esito del ballottaggio è la coalizione di centrodestra che fa capo a Giampaolo Emili, dove Forza Italia, pur fortemente ridimensionata, conta comunque per il 7%. I rapporti tra il gruppo dirigente storico del partito di Berlusconi e Cardarelli sono tutt’altro che idilliaci – tanto da aver indotto Giampiero Panfili a dimettersi da coordinatore comunale di FI e abbracciare la scelta politica del professore – ma non sarebbe escluso che ad intervenire per indicare la strada da seguire sia, anche in questo caso, la segreteria regionale. Meno vincolata da “diktat” di partito è ovviamente la lista civice Due Mondi, forte del 4,4% dei consensi, che, a detta dello stesso Emili, è disponibile ad incontrarsi e a dialogare con entrambi i contendenti.
15 scranni alla maggioranza – La situazione si delineerà ulteriormente nelle prossime ore, anche perché eventuali apparentamenti ufficiali dovranno essere conclusi entro domenica primo giugno. Intanto sembra confermato l’errore matematico fatto nell’ipotesi di assegnazione dei seggi in consiglio comunale. Alla coalizione di maggioranza ne andrebbero 15, uno in più di quanto scritto in precedenze. 9, di conseguenza, sarebbero quelli destinati all’opposizione.
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