Un ordinario giorno italiano. Venerdi’ 22 agosto 2014. Mi sono svegliato presto per andare, di prima mattina, prima al CAF della CISL. A luglio, ho dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi di mia zia, morta oramai quasi un anno fa, e devo rimediare al più presto. Poi dovrò andare all’Agenzia delle Entrate per avere una copia dell’atto di successione da trasmettere all’INPS che ha comunicato l’esistenza di un credito di 500 euro a favore di questa mia zia, e che andrà diviso tra i dodici eredi. Al CAF non c’e’ fila.
L’impiegata, gentilissima come sempre, in pochi minuti prepara la dichiarazione dei redditi che prevede un rimborso IRPEF di 339 euro, anche questo da dividersi per i dodici eredi, e mi consegna un modello F24 con il quale provvedere al pagamento di 0,00 euro, leggasi ZEROVIRGOLAZEROZERO euro.
Sempre meglio, certo che non doverne pagare cento, ma insomma ….. mi sfugge il senso della cosa.
Cerco posteggio vicino alla mia banca e lo trovo, alla curva di Picchi. Nella zona in cui posteggio ci sono dei cartelli di divieto di sosta con rimozione dei veicoli, ma la data nella quale si applica il divieto e’ il 25/05/2014.
Sicuramente un banale ed involontario errore, ma qualcuno ha già provveduto a scrivere sul foglio di avviso una battuta sarcastica: “E’ passato, sveglia, fenomeni”.
Telefono ai numeri della VUS, indicati sull’avviso, e dopo alcuni tentativi, due dei tre numeri indicati non funzionano!, riesco a parlare con un dipendente dell’ente il quale mi assicura che si farà carico di segnalare la cosa.
Nel tardo pomeriggio, ripasso in quella via e noto che nulla e’ cambiato. Dopo aver pagato gli 0,00 euro (leggasi ZEROVIRGOLAZEROZERO euro) mi reco all’Agenzia delle Entrate.
Due gentilissimi impiegati mi spiegano che non si tratta di avere copia dell’atto di successione, ma di produrre un’integrazione a quella già presentata; dovrò dunque compilare una nuova comunicazione, nuovamente con tutti i dati dei dodici eredi (per ognuno: nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, luogo e via di residenza), allegando, naturalmente, due marche da bollo da 16,00 ed una da 11,70 euro.
E dire che l’INPS ha accesso alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate e dunque potrebbe sapere senza alcuna difficoltà tutti i dati, già comunicati, relativi ai dodici eredi !!!!!!!!
Sconsolato, cerco di sollevare il mio umore depresso, immergendomi nei vicoli di questa nostra bellissima città, quando vengo fermato da un turista, il quale, dopo avermi chiesto se sono di Spoleto, mi domanda dove sia la casa di Don Matteo.
Scalpitando sui miei sandali, purtroppo sapendo che non vedrò passare Bartali, quasi quasi vado a casa a farmi uno shampoo.
Antonello Briguori