“Caro papà, comprendo la tua meraviglia che è quasi un rimprovero: perché mi trovo qui e non, piuttosto, lontano da ogni fragore d’armi e di battaglie? Perché dare questo dispiacere alla famiglia?”
Così, nell’Agosto del 1915 Pietro Morichelli – avvocato spoletino partito volontario per il fronte poco dopo l’entrata dell’Italia nella primo conflitto mondiale – scriveva alla sua famiglia, giustamente preoccupata per le sorti del figlio. Le parole e le riflessioni del giovane Morichelli, consegnateci nelle tante lettere conservate dai suoi familiari, disegnano una vicenda storica che nell’esperienza quotidiana del generoso volontario corrisponde ad un arco emotivo intimamente complesso, autentico e profondamente sfaccettato: all’entusiasmo della partenza, allo slancio con cui il giovane avvocato lascia la sua scrivania e le sicurezze di un’agiata vita alto-borghese, succede progressivamente la consapevolezza della realtà; e lo squilibrio fra la fede patriottica di tanti soldati, per lo più giovanissimi, ed il cinismo di tanta parte della classe dirigente di allora, trasforma l’entusiasmo in disagio, delusione, sconforto.
In occasione delle Celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra UmbriaEnsemble in qualità di membro del “Centro Studi Musica e Grande Guerra”, che opera con l’alto patrocinio della Struttura di missione per la Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale- Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha elaborato un programma originale di musiche e letture di grande valore storico e musicologico con la presentazione in prima assoluta delle lettere del giovane avvocato spoletino.
Sabato 26 Marzo, ore 18, il Quartetto d’Archi di UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, violini; Luca Ranieri, viola; M.Cecilia Berioli, violoncello),insieme con la voce di Claudio Carini (Fontemaggiore TSI) presenterà in una nuova versione le pagine di Casella e Malipiero scritte durante la Grande Guerra e, in prima esecuzione moderna, le partiture di musicisti umbri partiti per combattere al fronte. Le pagine inedite delle lettere di Pietro Morichelli, per gentile concessione dei familiari, si alterneranno a composizioni scritte tra il 1916 ed il ’17 per ricostruire, grazie alle parole ed alle musiche degli uomini che ne furono segnati irreversibilmente, la storia e la tragedia della Grande Guerra affinchè una simile “inutile strage” non si ripeta mai più.