Aldo Tacchegiani il coordinamento comunale di Forza Italia oltre che il dipartimento regionale Sanità di cui era responsabile. Lo fa con una stoccata sia al presidente Silvio Berlusconi che alla politica locale, in particolare a quello che lui definisce il “cerchio magico”. Di seguito la sua nota integrale in cui spiega le sue motivazioni nella scelta.
“Chiedo spazio sulla Vostra testata per rendere nota una notizia e perché ritengo non più rimandabile un’analisi politica di quanto accaduto in queste ore in Forza Italia. La notizia sono le mie dimissioni dal coordinamento di Forza Italia Spoleto e da responsabile del dipartimento regionale Sanità del partito; l’analisi politica è la premessa alla mia decisione di rassegnarle.
Non può infatti passare inosservato il dietrofront di Silvio Berlusconi rispetto a quanto deciso appena un mese e mezzo fa, il 19 giugno scorso, quando il presidente della Liguria Toti e l’onorevole Carfagna furono nominati coordinatori nazionali con lo scopo di riscrivere le regole del partito. Ebbene ieri, a sorpresa, il Cavaliere ha esautorato Toti e ha marginalizzato, nel nuovo coordinamento, la stessa vicepresidente della Camera Carfagna, la quale non ha inteso prendere più parte ai lavori di quello che lei stessa ha definito “un comitato di liquidazione”.
Gli stessi appelli “all’altra Italia”, le occhiate affatto velate agli ambienti del centrosinistra moderato, i continui riferimenti all’europeismo finanziario-sovranazionale che determinò, nel 2011, la sua stessa estromissione dal governo del Paese, hanno reso – a mio modo di vedere – Berlusconi non più in linea con gli stessi principi fondanti di Forza Italia. L’elettorato moderato che crede nei valori del centrodestra non può ritrovarsi in simili atteggiamenti: circondarsi di signorsì senza mai provare a rinnovare le energie porta all’autoestinzione politica. Pertanto, non riconoscendomi più nella linea adottata dal partito a livello nazionale, non mi resta che rassegnare le dimissioni dal coordinamento augurando a tutti le migliori fortune.
Venendo alla mia storia personale, voglio dire che sin dal mio approdo in Forza Italia ho mantenuto un profilo basso e umile, il profilo che mi appartiene nella mia quotidianità lavorativa. Come per la mia professione, durante la militanza nel partito di Berlusconi ho lavorato a testa bassa, allo scopo di raggiungere l’obiettivo di far crescere, e consolidare, il consenso di Forza Italia e più in generale del centrodestra nella nostra regione, con particolare riferimento al nostro comprensorio. Con spirito di servizio ho partecipato alle elezioni regionali del 2015, risultando tra i primi della lista malgrado ne facessero parte personaggi politici di lungo corso. Ho poi preso in mano il partito a Spoleto e il dipartimento Sanità a livello regionale. In città abbiamo raggiunto obiettivi importanti, come la vittoria delle elezioni amministrative e il conseguimento, alle consultazioni politiche del 2018, del miglior risultato in Umbria malgrado il generale percorso di crisi imboccato da Forza Italia ad ogni livello. E ancora: alle ultime elezioni europee Forza Italia non è stata sorpassata da Fratelli d’Italia solamente a Spoleto, unico comune umbro sopra i 30mila abitanti ad aver fatto registrare questo risultato.
A proposito del 2018, la vittoria a Spoleto ha coinciso, purtroppo, con l’ennesima dimostrazione che all’interno di questo partito nulla si muove se non viene deciso dall’alto e dai soliti “amici”. Il sindaco de Augustinis, appena eletto, mi offrì un Assessorato: il “cerchio magico” me lo tolse. Ma con i cerchi magici non si fa molta strada, come insegnano le vicende di ben noti esponenti del centrosinistra, un tempo molto popolari e ora caduti nel dimenticatoio. Con l’autoreferenzialità, per citare le parole del deputato ligure Manuela Gagliardi, si muore. Perciò lascio con serenità il mio incarico, con l’unico rammarico di perdere, politicamente, questa comunità umana con la quale ho trascorso tanti momenti belli, lottando fianco a fianco.
Tuttavia, poiché per cinque lunghi anni ritengo di aver lavorato a un ritmo troppo basso rispetto al mio modo di intendere la politica, contestualmente alle mie dimissioni da coordinatore di Forza Italia annuncio che il mio impegno nella vita pubblica è da definirsi tutt’altro che concluso. Da oggi in poi lavorerò ogni giorno per offrire all’elettorato moderato, che realmente produce la ricchezza, un’alternativa reale al Partito democratico ma, contestualmente, anche un soggetto politico affidabile nelle inevitabili interlocuzioni che si terranno con gli altri interpreti del centrodestra nei quali non ci rispecchiamo. Buon lavoro a tutti”.
Aldo Tracchegiani, ex coordinatore di Forza Italia Spoleto ed ex responsabile regionale dipartimento Sanità
(modificato alle 18)