Categorie: Cronaca Spoleto

SPOLETO TIPICA (1), BOOM DI PRESENZE. LA CITTA’ VINCE E MANDA AL DIAVOLO GLI AVVELENATORI (fotovideo Tuttoggi.info)

di Carlo Ceraso

Un successo. Ogni più rosea aspettativa. Spoleto Tipica, la kermesse enogastronomica dedicata ai prodotti tipici locali, non è ancora conclusa (chiuderà i battenti alle 21 di questa sera) ma ha già conquistato gli animi e i palati di tutti. Nella sua nuova “veste” – dopo il grigiore delle edizioni passate che la rendevano simile più ad una bisbocciata condominiale che persino ad una sagra di paesello, la manifestazione ha saputo richiamare in città migliaia di persone (guarda la photogallery). Alberghi pieni, ristoranti costretti a fare il doppio turno, standisti a sfregarsi le mani per gli incassi delle prime 36 ore, negozi aperti fino a notte fonda. Un successo che rappresenta una piccola, ma significativa, boccata di ossigeno per l’economia cittadina. E anche per la nuova amministrazione del sindaco Benedetti che su questo appuntamento si giocava una buona fetta di credibilità: per il cambio di gestione (affidata alla Acme Produzioni S.r.l. dello spoletino Simone Roccheggiani), di passo, di mentalità. Perché a render importante l’evento è stato lo sforzo congiunto di tutti le parti in causa. Una sinergia che ha visto in prima linea Comune, Associazione commercianti e Conspoleto. Una strategia vincente, dove anche la comunicazione, considerando le poche risorse disponibili (la due giorni sembra sia costata in tutto poco più di 30mila euro), ha funzionato egregiamente. Tanto da rivedere in giro per i vicoli del centro storico ‘extraterrestri’ come gruppi di americani, finlandesi, olandesi, tedeschi e danesi. Cinque i protagonisti che hanno firmato l’appuntamento: l’assessore Margherita Lezi, il presidente di Confcommercio Andrea Tattini, quello del Consorzio Tommaso Barbanera, la dirigente del comune Stefania Nichinonni (ma una menzione va d’obbligo anche ai due funzionari in gonnella, le dinamiche Anna Cedroni e Laura Giustini), l’inossidabile Giampaolo Emili della Commissione Eventi Confcommercio. L’esperienza maturata da quest’ultimo con Vini nel Mondo è risultata fondamentale per la realizzazione della kermesse. Per la gioia di Alessandrone Casali, il patron di Vini nel Mondo – ieri a cena al Giardino del Corso e subito dopo al Pentagramma per una degustazione – cui va il merito di aver creato una sorta di ‘classe dirigente’ degli eventi.

La ricetta, d’altra parte, è quella di sempre; bisognava solo saperla cucinare: cibo di qualità, vini pregiati (e di Trebbiano ne son partite diverse casse acquistate dai turisti) e musica di eccellenza. Da piazza della Genga a quella della Libertà, fino a giù in fondo, a quella dedicata all’eroe dei Due Mondi, era tutta una festa di colori, profumi e sapori. I registratori di cassa si sono surriscaldati per la richiesta dei calici da portare al collo, dei ticket per le varie degustazioni dai vari prezzi (da 5 a 20 euro). Per la gioia degli espositori (45 in tutto) che hanno creduto nell'iniiativa. Fra questi anche gli organizzatori del Ca.Pe.Tav., la 1a mostra del mercato umbro dedicata alla caccia, pesca e agli sport di tiro che si terrà a Bastia dal 11 al 13 giugno. Ma torniamo all'evento che neanche il maltempo è riuscito a rovinare. Lungo le strade si respirava un'aria nuova. Come si intuisce anche dalle parole del consigliere di opposizione Antonio Cappelletti che aveva già criticato la precedente edizione: “registro una buona volontà – ha detto l’avvocato a TO® – e vedo anche dei progressi. Per un giudizio definitivo però attendo di approfondire l’intera manifestazione”. Questa edizione di S.T. è stata quindi un raggio di sole, capace di penetrare anche le ceneri del vulcano Eyajafjallajokull che per fortuna da queste parti non sono arrivate. Anche se qualche spruzzata di cenere, pardon di veleno, non è mancata. Quisquiglie, per carità. Vediamole.

Pro noantri – come nel caso della Pro Spoleto che ha pensato bene di organizzare, proprio nel giorno clou di Spoleto Tipica, una gitarella primaverile per i boschi nientepopodimenoche di Bazzano Superiore (guarda). Neanche fosse stata a Villa Hanbury. C’è da immaginarselo il presidente Luciano Belli e il suo consiglio, magari vestiti a fiori, librarsi leggiadri per le cerque e il pantano (viste le recenti piogge) bazzanese. Un dettaglio che a realizzare la passeggiatina abbiano chiamato proprio gli ex organizzatori di Spoleto Tipica. Insomma, uno schiaffo alla città che potresti aspettartelo dalla Pro Loco di Bananilandia, al più da quella de Noantri, ma non certo da chi si vanta di agire per gli interessi della propria città. E se a qualcuno venisse in mente di giustificare il tutto come una semplice casualità, ecco arrivare in soccorso il giornale dell’associazione Spoleto 90 (recentemente fuso con Spaolithos) dove, ovviamente, la passeggiatina è ben pubblicizzata, mentre non c’è traccia alcuna, neanche una parola, sulla kermesse spoletina. Da far rigirare nella tomba il compianto Busetti, cui è dedicata l’associazione.

Il palco – a complicare un pò le cose ci ha pensato la Commissione spettacoli chiamata ieri mattina a collaudare il palco installato in Piazza della Libertà. I membri hanno constatato 3 vizi (2 assi non installate correttamente, la mancanza di un certificato e l’allaccio finale dell’impianto elettrico) che hanno messo in subbuglio organizzatori e comune. Alle 16 comunque – lo spettacolo era in programma per le 21 – tutto era stato risolto: il palco sistemato, il certificato arrivato in originale, gli allacci allacciati. Ma la Commissione, composta di dipendenti comunali, non era più disponibile a poter accertare gli interventi effettuati per sanare la questione. In compenso uno dei 5 membri, in barba anche alle più elementari regole professionali, pensava bene di divulgare la grande notizia a certa stampa e persino a qualche ex organizzatore di S.T.. Una vendetta? Qualche interessuccio privato o semplice pettegolezzo per seminar zizzania?

Nel frattempo, vuoi anche per l’instabilità del tempo, il Comune decideva di spostare lo spettacolo di poche decine di metri. Lungo Corso Mazzini, per la precisione, facendo a meno del palco. Un successo: il trio composto dal noto pianista folignate Giovanni Guidi, da Cristiano Calcagnile (il batterista di Rava) e Gianluca Petrella (uno dei jazzisti italiani più noti al mondo) ha incantato il pubblico.

La telefonata – saranno in molti a ricordarsi questa edizione. I più per il successo. Qualcuno per la lingua troppo lunga. Almeno uno dei membri della Commissione spettacoli, infatti, a quanto è dato sapere, durante il collaudo, tanto era preso dallo svolgere il proprio lavoro, avrebbe fatto pesanti commenti sull’operato di due collaboratori della Società Acme. La cosa è venuta fuori perchè, proprio durante il collaudo, sarebbe (inavvertitamente?) partita una telefonata che avrebbe consentito ad una delle due ‘vittime’ di ascoltare quanto il ‘commissario’ andava blaterando in Piazza della Libertà sul suo conto e si quello del suo collega. Al momento non è dato saperne di più ma sembra che sia stato già attivato un avvocato per sporgere querela per diffamazione.

Il Comune – Certo, per Benedetti & Co. questa edizione di Spoleto Tipica rappresenta un successo da incorniciare, specie perchè realizzato con forze locali, senza bisogno di ricorrere ai soliti profeti extra patria. Prima di brindare però, ovviamente con una bottiglia di Trebbiano, per il sindaco si impone una azione a spazzar via quelle ceneri che da sempre provano (e spesso ci riescono) ad oscurare il cielo di Spoleto. Volente o nolente dovrà farlo: è la città unita, come in poche altre occasioni, che glielo ha chiesto.

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