Spoleto si sta rifacendo il look. Almeno nella parte alta della città. Non solo per le impalcature che, pian piano, stanno sparendo, permettendo così di riscoprire scorci suggestivi e restituendo spazio e “aria” a strade e vie del centro storico. Un look che riguarda anche i punti strategici della città, quelli che danno il “benvenuto” ai turisti e agli stessi spoletini. D’altra parte l’immagine di una città, è risaputo, è importante quanto la sostanza. Anche perché non esiste una seconda possibilità di fare la fatidica “prima buona impressione”. Quella che spinge i turisti a tornare, a raccontare della città, che è poi la miglior forma pubblicitaria.
Non è quindi sfuggito l’intervento a tempo di record che negli ultimi tre giorni ha visto dare un nuovo volto a Viale Matteotti, il biglietto da visita di Spoleto: centinaia di piantine sono state interrate per abbellire la passeggiata, nei colori della città, bianco e rosso. Fin qui non ci sarebbe alcun problema, se non fosse che…
L’intervento non è opera dell’ASe, l’azienda municipalizzata preposta a curare il verde cittadino. E neanche del Comune, recentemente dotatosi di una dirigente per l’arredo urbano che, a quanto è dato sapere, nonostante i solleciti, non avrebbe trovato molto ascolto presso l’Azienda del pressidente Loretoni. No, a voler abbellire l’ingresso della città è stata la sempre vulcanica Pitti Monini che, di fronte a quello scempio, con i vasi ormai pieni di gramigna, è andata presso un vivaio ed ha acquistato l’intera partita necessaria a colorare lo svincolo sud. “Abbiamo fatto una figuraccia” commentavano ieri un paio di assessori del comune che avevano saputo dell’iniziativa dell’imprenditrice.
Monini da parte sua minimizza: “un piccolo gesto per dimostrare l’affetto che in famiglia nutriamo verso la città. E’ con i piccoli gesti che si fanno grandi cose”. Di gesti, piccoli e grandi (dall’illuminazione della Spoletosfera all’acquisto di Casa Menotti), i Monini ne compiono quasi giornalmente. Certo che non bastano a coprire la vergogna di quanti invece sarebbe preposti a fare il proprio dovere.
Come per la Spoletina Trasporti cui, a quanto sembra, spetterebbe il compito di tener pulita l’area sovrastante il parcheggio sito proprio a ridosso di Viale Matteotti. Si dirà le recenti e abbondanti piogge, le difficoltà finanziarie, fatto è che l’area è divenuta più rigogliosa della giungla amazzonica.
Eppure è fin troppo noto che è partito il conto alla rovescia di Vini nel Mondo. Ma anche quello per la 53.ma edizione del Festival dei 2 Mondi. Spoleto già fatica a vivere d’inverno del suo turismo, se poi si trascurano anche questi aspetti, allora si è persa gran parte della sua potenzialità.
Gli idioti non mancano neanche da queste parti e così, notte tempo, qualcuno ha pensato bene di rubare quattro piante di rose che erano state posizionate appena ieri pomeriggio lungo la passeggiata.
Ed è proprio l’immagine della città al centro della clamorosa iniziativa lanciata dal capogruppo della lista Rinnovamento, il professor Fabrizio Cardarelli: “prima che abbia inizio il Festival inviteremo tutti i cittadini di buona volontà – dice a Tuttoggi.info il consigliere – a ritrovarsi in centro storico per ripulire e abbellire i nostri giardini e le nostre strade. Ognuno contribuirà come può: chi lavorando con paletta e rastrello, chi portando delle piante”. Certo che è una provocazione – risponde Cardarelli – ma seria, costruttiva, voluta per il bene di Spoleto. Che qualcuno provi a dire il contrario”. Il consiglio è di provvedere anche all’innaffiatoio: il pericolo che le piantine appena interrate restino senza acqua è fin troppo elevato. E non è detto che Giove Pluvio continui a far da ruffiano all’ASe.
(Francesca Tortora)