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Spoleto, si investe sull’ospedale / ‘Nuovo’ pronto soccorso con 500mila euro

Un Pronto Soccorso rinnovato e più funzionale, una chirurgia urologica prostatica robotizzata e un percorso diagnostico-terapeutico per il piede diabetico. Queste le novità annunciate per l’ospedale di Spoleto dal direttore generale dell’Usl 2 Sandro Fratini e dal sindaco Fabrizio Cardarelli nella conferenza stampa odierna a palazzo comunale. Si tratta di investimenti senz’altro costosi ma che permetteranno di trattare i pazienti secondo forme innovative e con una logistica più funzionale rispetto al passato. “Il frutto di un modo di pensare condiviso con l’Usl”, ha dichiarato il primo cittadino, che ha anche annunciato l’intenzione di integrare i servizi in cui l’ospedale di Spoleto è ancora carente ottimizzando al meglio le risorse disponibili.

‘Nuovo’ pronto soccorso – A partire dai circa 500mila euro che serviranno per riqualificare il Pronto Soccorso e che verranno per 150mila euro finanziati dal Ministero e per altri 150 dalla stessa Usl. “I 200mila euro rimanenti si troveranno strada facendo – hanno dichiarato Fratini e Cardarelli – ma il semplice fatto che la Regione abbia ammesso la struttura spoletina ai finanziamenti ministeriali della Legge 20 ci permette di andare avanti col progetto di ristrutturazione che renderà il Pronto Soccorso, pur senza spostarlo, molto più funzionale rispetto a com’è ora”.

Urologia robotica e piede diabetico – Allo studio si sono anche il progetto sperimentale di chirurgia prostatica urologica robotizzata, che verrà coordinato dal dottor Camilli e introdotto, almeno all’inizio, per una volta a settimana, e il percorso diagnostico-terapeutico del piede diabetico. A coordinarlo sarà il referente del servizio di angiologia dott. Domenico Antonini, che è intervenuto alla conferenza stampa di stamattina per spiegare che “si tratta di un percorso che coinvolge un gran numero di professionalità mediche e tecniche, ognuna delle quali sarà a disposizione dei pazienti diabetici con problemi ai piedi a seconda del tipo di disturbo presentato e della terapia indicata a risolverlo”. “I nuovi servizi che attiveremo – ha sottolineato il direttore Fratini – saranno innovativi, ma anche molto costosi, ecco perché vogliamo esser certi che rappresentino un valore aggiunto per i pazienti”.

Parto analgesia – Fratini ha poi rassicurato sulla copertura dei posti di primario nei reparti di chirurgia generale e rianimazione – “ma ci vorranno comunque dei mesi tra l’attivazione dei concorsi e l’effettiva nomina” – e sull’arrivo a settembre di due nuovi chirurghi e un anestesista. Sui problemi relativi al parto-analgesia il direttore generale ha confessato invece di non avere una spiegazione, “perché i numeri ci sono, così come le risorse, è stato investito molto per la formazione del personale ed autorizzato il primario. Mi aspetto che questo servizio cominci a funzionare presto – ha aggiunto – mi occuperò personalmente di sentire il responsabile per capire quali sono le difficoltà che sta incontrando”.

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