E ci risiamo. Maggioranza appesa al voto o alle metereopatie dei socialisti (leggasi Aliero Dominici, e non solo lui). Nel consiglio comunale odierno al primo punto all'OdG c'era la votazione del bilancio 2011. All'apertura dei lavori sono presenti 28 consiglieri, che fanno immaginare l'avvicinarsi di una discussione animata del documento contabile. Ma a rompere gli schemi con una decisione francamente “metafisica” ci pensa la presidente del consiglio comunale, Patrizia Cristofori, che imbastisce una premessa sui recenti fatti nazionali, la bomba di Brindisi ed il terremoto in Emilia Romagna. Un “preambolo” che dovrebbe aprire la strada ad un minuto di silenzio come di solito accade in tutti i consessi civici in queste situazioni, ma che a Spoleto si trasforma in 5 minuti di sospensione del Consiglio. Giusto dedicare una riflessione morale ed etica ai tragici fatti menzionati, e sacrosante le parole della presidente, ma 5 minuti possono bastare per una meditazione trascendentale, ammesso che tutti i consiglieri pratichino discipline orientali del genere. Nemmeno Kant e Voltaire sull'etica avrebbero fatto tanto. Insomma i 5 minuti ottengono l'effetto “ordine sparso” e alla riapertura dei lavori, fatto l'appello, l'opposizione in blocco diserta l'aula per adottare la consolidata tecnica del “Votatelo da soli il bilancio se ne siete capaci”. Risultato: 16 consiglieri presenti, numero legale al minimo, ma tutto pronto per la votazione che la Cristofori apre felinamente. Scorre lunghissimo il tempo di voto e alla chiusura il colpo di scena. Una Cristofori tra l'interdetto e l'eticamente pietrificato comunica “ma qui io vedo solo 15 voti…l'appello aveva dato 16 presenti, e nessuno ha comunicato alla segreteria l'uscita dall'aula o l'assenza, nè vedo voti contrari….”. La presidente chiede così 3 minuti di sospensione per capire con il segretario cosa fare. E chi è il famoso 16mo che in punta di piedi si è dileguato dal voto dopo aver dato conferma della propria presenza? Manco a dirlo l'indomito e velocissimo Aliero Dominici (Psi) a cui la meditazione dei 5 minuti ha fatto miracoli in termini di smaterializzazione. Puff…svanito, fuggito, schizzato anche meglio di Speedy Gonzales.
Una Cristofori in preda a crisi etiche decide quindi di ripetere la votazione anche se la cosa scricchiola un pò, ma di fatto l'errore ci può stare in buona fede, ovviamente causato dal “Speedy-Dominici” che non fa correttamente verbalizzare l'uscita dall'aula. E così si ripete l'appello. Ma ahimè, il socialista Dominici era così veloce che pare non sia proprio riuscito a frenare nemmeno verso le “piantarelle” e a rimaterializzarsi di coseguenza in aula consiliare. Morale della favola, etica ben inteso, 15 sono i presenti, che non bastano a fare il numero legale per votare il bilancio.
Consiglio sospeso, sindaco Benedetti rubizzo per l'incavolatura e bagarre consueta post-figuraccia, di cui vi risparmiamo le dense argomentazioni politiche. Magari sarà il caso che il sindaco si decida a fare una riflessione seria su questi ultimi 15 mesi di governo “sotto scopa”, a vario titolo, da parte dei socialisti
Solo un dibattito è degno di nota sull'accaduto: ma cosa sarebbe successo se a Dominici e agli altri consiglieri fossero stati ridati 5 minuti di sospensione invece di 3 nella seconda interruzione? Sarebbero bastati per la meditazione trascendentale? Si accettano suggerimenti.
(Carlo Vantaggioli)