Il 7 giugno ricorre il centenario della morte di Giuseppe Sordini (Spoleto, 1853-1914), archeologico e critico d’arte, insigne studioso dei monumenti cittadini, al quale si devono importanti scoperte e ricerche su Spoleto e il suo territorio. Giuseppe Sordini è stato, infatti, figura fondamentale per la vita culturale cittadina: a lui si devono l’apertura della Pinacoteca Comunale e del Museo Civico, numerose scoperte archeologiche tra le quali la Casa Romana, il Teatro romano e la Lex spoletina.
A lui è intitolato il Concorso scolastico, giunto alla XXI edizione continuativa, che vede le scuole di ogni livello presentare lavori che approfondiscono temi legati al territorio allo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione del valore del patrimonio culturale. A cent’anni dalla morte la Città ha voluto ricordare Sordini attraverso la presentazione degli elaborati vincitori del primo premio, nelle diverse categorie, dei primi venti anni del concorso, esposti nella Biblioteca Comunale di Palazzo Mauri e visibili sino al 10 giugno. Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti i nipoti dello studioso.
Vari sono stati i suoi interessi e le attività svolte, in veste di Ispettore ai monumenti e scavi all’interno della Direzione generale Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione; di Sindaco e Assessore del Comune di Spoleto; di segretario dell’Accademia spoletina; Direttore di quotidiani locali (La nuova Umbria) sui quali ha condotto battaglie a difesa del patrimonio culturale. Ripercorrere la sua vita significa ricostruire uno spaccato delle vicende della città.