Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne torna nelle aule del tribunale di Spoleto una vicenda agghiacciante, che ha per protagonisti una 50enne di Spoleto e il suo ex compagno, un 55enne originario di Roma. Quest’ultimo è accusato di maltrattamenti, lesioni personali e stalking nei confronti della donna, la cui vita sarebbe stata resa un inferno per anni.
Violenze fisiche e psicologiche – Più volte la poveretta è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale per le ferite che le sarebbero state inferte dall’imputato. Non solo a mani nude, ma anche con l’ausilio di oggetti contundenti, come un attizzatoio per il fuoco e la fibbia di una cintura. Gli episodi sarebbero andati avanti, a fasi alterne, per la bellezza di cinque anni, dal 2005 al 2010. Sia quando i due stavano insieme sia dopo la separazione. L’uomo infatti non avrebbe mai accettato la scelta della sua ex di mettere fine alla loro relazione, continuando, stando ai fascicoli processuali, a perseguitarla anche dopo il suo allontanamento da casa. L’avrebbe raggiunta perfino nell’abitazione della madre per insultarla e picchiarla ancora. Oltre a questo l’avrebbe importunata con pedinamenti, telefonate ed sms nel cuore della notte, anche 20 consecutivi secondo il quadro accusatorio.
Testimonianza choc – Il processo si era interrotto nel 2012 col giudice Laudenzi che però aveva sospeso i termini della prescrizione fino alla ripresa del dibattimento. Il fascicolo, ironia della sorte, è approdato nuovamente in aula proprio in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Di fronte al giudice Fornaci si è seduta la presunta vittima, costituita parte civile, che ha confermato gli episodi raccontati ai tempi della denuncia fornendo particolari agghiaccianti, non ultimo la gelosia estrema del compagno e le minacce di morte telefoniche ai contatti della sua rubrica se solo si fossero avvicinati a lei. Si tornerà in aula a febbraio per l’escussione degli ultimi tre testi, la discussione e, con ogni probabilità, la sentenza.
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