Categorie: Salute & Benessere Spoleto

Spoleto, più di 300 persone all’annuale convegno di Aglaia

Aglaia, associazione per l’assistenza palliativa onlus, in collaborazione con USL UMBRIA 2 ha tenuto sabato 15 novembre l’annuale convegno che, in una sala gremita con più di trecento persone tra operatori sanitari e cittadinanza, si è concentrato quest’anno sul tema della costruzione della rete di cure palliative.

Obiettivo del convegno individuare prospettive e modalità per comporre una solida rete che possa riuscire a portare le cure palliative fuori dagli hospice e dal domicilio del paziente fin dentro gli ospedali e le residenze sanitarie.

Oltre alle realtà locali, per una riflessione più ampia si è fatto ricorso ai referenti regionali e nazionali del settore. Carlo Peruselli, Presidente Società Italiana Cure Palliative, e Gianlorenzo Scaccabarozzi,Vicepresidente Commissione Nazionale Cure Palliative, hanno sottolineato con grande efficacia come, dopo la legge 38 del 2010, la sanità pubblica non possa non tener conto del valore fondamentale delle cure palliative e della rilevanza della loro presenza tanto in termini etici, clinici che socioeconomici.
Luca Moroni, presidente della Federazione Italiana Cure Palliative che rappresenta tutte le associazioni che operano nel settore, ha chiarito invece l’importanza delle associazioni di volontariato ricordando come, dato l’articolo 118 della Costituzione, lo Stato debba in questo senso favorire e sostenere la loro attività nella logica del miglioramento del bene comune.
A questo proposito le associazioni onlus che operano in Umbria per l’assistenza palliativa hanno inviato ai referenti regionali della sanità una richiesta di incontro per discutere la definizione dei rapporti tra Usl e terzo settore delle cure palliative.
Uno spazio è stato dedicato quest’anno al punto di vista della Slow Medicine il cui progetto, “Quando fare di più non significa fare meglio”, ben si sposa con la filosofia delle cure palliative.
Nel corso del convegno, alla presenza dell’assessore Maria Elena Bececco, è stato presentato “Ad occhi aperti”, il nuovo Progetto giovani dell’associazione Aglaia, che intende approfondire all’interno delle scuole le conoscenze legate al fine vita e fornire strumenti culturali e psicosociali per affrontare consapevolmente situazione di sofferenza che inevitabilmente si presentano nella vita quotidiana anche dei più giovani.
La giornata si è conclusa con l’assegnazione del Premio Aglaia 2014, quest’anno conferito al dott. Manlio Lucentini, medico palliativista tra i principali fondatori delle cure palliative in Italia e in Umbria.