Spoleto ha salutato ieri per l’ultima volta il dottor Mario Leone, una delle personalità più importanti della città e che tanto ha saputo dare specie ai giovani. Classe 1929, laureato in giurisprudenza, Mario Leone aveva svolto una brillante carriera diventando dirigente dell’azienda ospedaliera di Spoleto che, erano gli anni ’90, si presentò all’appuntamento per la fusione con l’ospedale di Foligno con i conti in ordine e reparti medici di eccellenza. Uomo sensibile, generoso, dal sorriso che sapeva rincuorare, Leone aveva negli anni sviluppato la sua grande passione per l’arte, il teatro e la musica in particolare, grazie alle quali aveva saputo avvicinare decine e decine di giovani al palcoscenico. Aveva fatto parte della Rivista degli studenti, della Filodrammatica “G. Fantoni” e delle compagnie “La Maschera” e “Il sipario”. Con quest’ultima aveva memorabilmente interpretato “Mastro Titta” nel Rugantino firmato da Graziano Petrini che vinse il premio FITA 1994. Solo per citare una delle sue interpretazioni. Autore di tante canzoni che hanno accompagnato le commedie di Gianfrancesco Marignoli (ricordiamo fra le altre Un terno a Monterone) era amante della canzone napoletana che sapeva interpretare magistralmente. Anni fa, durante un viaggio in Lussemburgo organizzato dagli Amici umbri, seppe commuovere e divertire platee di italiani emigrati. Interprete unico dei personaggi scritti dall’indimenticato Alberto Talegalli, nel 2009 a Eggi gli fu tributato il prestigioso “Premio Talegalli”. Ci piace ricordarlo con un piccolo contributo video girato per quella occasione. La Chiesa di San Domenico ieri pomeriggio era piena di giovani delle compagnie artistiche cittadine giunte per dare l’ultimo saluto al loro Maestro. Anche l’amministrazione comunale ha voluto ricordare la sua figura: “Con la scomparsa di Mario Leone alla città di Spoleto è venuto a mancare un figlio adottivo che ha saputo entrare così bene e così tanto nella nostra spoletinità da farne occasione di innumerevoli commedie dialettali, riviste degli studenti, canzoni e stornelli che sono parte integrante della nostra storia e della più genuina tradizione della nostra comunità” si legge nela nota diramata dal sindaco “Dirigente della ASL (allora USL), presidente dell’Associazione degli ex convittori INPDAP, persona intelligente e gioviale, allegro e disponibile, amico tra gli amici, pronto alla battuta sagace e ironica, si è sempre speso con gratuità e passione per Spoleto e per le sue istituzioni. Mario ci ha regalato tante gag e tante ore allietate dalla sua spiccata creatività artistica. Spesso con la sua chitarra e la sua voce calda ha animato serate indimenticabili. La versatilità artistica che ha trasferito a tanti giovani, fin dai tempi dell’università, ha saputo esprimersi anche con la realizzazione di presepi di alto pregio e ricercata fattura nei particolari che rappresentavano la vie e i vicoli della città storica. Il sindaco e l’Amministrazione comunale sono particolarmente vicine alle sue figlie e ai suoi nipoti, custodendo il ricordo che di Mario tutta la città conserverà nel tempo”.