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Spoleto, Pdl denuncia ” Consiglio comunale fermo da quasi un mese”

di Davide Militoni (*)

Ad oggi non risultano date programmate per riprendere i lavori del consiglio comunale fermi da quasi un mese, al 9 maggio dopo l'approvazione del consuntivo 2012 e con l'intervento della Presidente Marini per fare il punto sulla situazione dell'ospedale San Matteo.

Se la maggioranza riuscirà a trovare un accordo si prevede che il massimo consesso cittadino possa tornare a riunirsi entro la prima decade di giugno.
Sembra quasi che a Spoleto tutto fili liscio e non ci sia la necessità di affrontare varie questioni per il futuro della città. Le riunioni della massima assise cittadina sono state ben poche in questo 2013 cosi' come quelle delle commissioni permanenti come se l'Amministrazione si stesse preparando ad una lunga volata in attesa delle prossime amministrative avendo già smesso di pedalare.

Tuttavia, ad un anno esatto dalla redistribuzione delle deleghe assessorili, seguite a lunghe consultazioni con tutte le forze politiche nulla si è visto di quella spinta propositiva, quello scatto di reni che doveva dare la svolta di fine mandato all'amministrazione Benedetti.

Molti i settori cui si doveva imprimere una svolta, molti i nodi da sciogliere che proprio l'ultimo anno avrebbe dovuto sistemare. Invece, le voci che filtrano da palazzo riportano tutt'altro che un'aria di sfida e una voglia di affrontare e sistemare i problemi reali di Spoleto.
Le crepe del bilancio sembrano farla da padrona e i numeri si fanno spesso più sottili di quei 16 consiglieri necessari a mantenere il numero legale di una giunta ed una città che zoppica. Questa probabilmente la spiegazione all'immobilismo e al silenzio delle ultime settimane non solo a fronte di eventuali magagne sul consuntivo.
Restano sullo sfondo i problemi della città legati anche a questioni di competenza consiliare come la revisione in riduzione del PRG per rispondere ad esigenze concrete della gente.
Se tale agonia deve durare per l'intero anno che ci separa dalla scadenza naturale del mandato, l'unica soluzione ci sembra quella di ridare la parola agli spoletini.

(*) Gruppo consiliare PDL