Jacopo Brugalossi
Un modello di sviluppo sociale, economico ed imprenditoriale che ben si sposa con l’attuale momento di crisi. Sta in queste poche parole, pronunciate dalla dirigente ad interim del settore finanziario del Comune di Spoleto Stefania Nichinonni, l’essenza del “project financing” che, oltre all’ente, ha coinvolto il Consorzio Abn e la Coldiretti umbra, e che prenderà il via domenica 22 con l’inaugurazione del mercato a km zero in piazza d’Armi. Otto produttori locali – tra aziende e consorzi agrari – che metteranno in vetrina le specialità gastronomiche umbre tutti i martedì per mezza giornata. Frutta, verdura, olio, conserve, formaggi, insaccati, cereali, legumi, latticini vari: in buona parte a filiera corta, Igp, Dop o biologici.
Educazione alimentare a scuola – Non è un caso che l’iniziativa sia stata lanciata con una conferenza stampa proprio all’interno di una scuola. Parte dai bambini delle elementari, infatti, l’educazione ad un alimentazione sana e genuina. Sin dal 2009, grazie anche ad una interlocuzione continua con il Movimento 5 Stelle – primo fautore della filiera corta e della ristorazione a km zero – il Comune di Spoleto ha sperimentato un nuovo modello di nutrizione per i piccoli, a partire dalla merenda delle 10.30 a base di frutta e yogurt. “Non più un semplice servizio mensa – ha sottolineato l’assessore Battistina Vargiu – ma una vera e propria educazione all’alimentazione e alla conoscenza dei prodotti della propria terra”. Un modello che ha riscosso consensi unanimi sia tra i bambini – quella a base di frutta è risultata in assoluto la merenda preferita – che tra le famiglie.
Dal cibo al benessere sociale – Giusto che fosse proprio il Consorzio Abn, che del servizio di ristorazione scolastica a Spoleto si occupa ormai da anni con risultati sotto gli occhi di tutti, ad inaugurare questo nuovo modello di sviluppo con un “project financing” da quasi 9 milioni di euro in 8 anni che, grazie anche alla fattiva collaborazione di Coldiretti Umbria, consentirà al Comune di risparmiare (per fare un esempio, il costo del singolo pasto nelle scuole scende da 4,68 a 4,63 euro). “Partiamo dell'alimentazione ma andiamo molto oltre, verso il benessere sociale”, ha dichiarato il presidente di Abn Andrea Corcontento, che oltre al mercato a km zero punta forte sul banco di recupero delle eccedenze alimentari attraverso il quale contribuire alla risoluzione dei problemi della fame e della povertà raccogliendo e distribuendo – in collaborazione con la Caritas diocesana – il cibo in eccesso .
Coldiretti ringrazia Spoleto – Benefici sociali, ambientali ed economici grazie a questo nuovo modello, che ha trovato la piena adesione della Coldiretti Umbria, rappresentata ieri in conferenza dal presidente provinciale Luca Panichi. “Diciamo grazie a Spoleto per aver creduto per prima e con grande convinzione a questa possibilità – ha sottolineato -. Il mercato a km zero ha un altissimo valore sociale, come del resto il cibo in sé, e accorciando la filiera c’è un notevole risparmio per tutti. E il bello è che tutto questo è possibile senza chiedere ulteriori sforzi economici all’amministrazione, ma solo facendo sistema”.
Centro storico – C'è stato un ampio dibattito, infine, sulla collocazione del mercato dei produttori locali. “Pur non dimenticando il centro storico – ha dichiarato la Nichinonni – avevamo bisogno di incardinare questo momento nella quotidianità di Spoleto. Ecco perchè la scelta è ricaduta su una zona più squisitamente commerciale come piazza d'Armi. Il nostro monitoraggio sarà in ogni caso costante e saremo ben felici, una volta riscontrato il successo dell'iniziativa, di poter proporre giornate alternative in altri luoghi della città”.
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