Jacopo Brugalossi
Ore 13.47 – E’ fuori pericolo Rossano Ferretti, il 57enne spoletino che gestisce l’autocarrozzeria di Madonna di Lugo aggredito questa mattina con un’accetta. E’ quanto trapela in questi minuti dall’ospedale di Terni, dove l’artigiano spoletino era stato trasferito per la grave ferita riportata. E questa è la buona notizia.
Sono ancora invece tutti da capire i motivi per cui i due giovani albanesi – che si trovano in stato di fermo presso il Commissariato di Spoleto – lo hanno assalito intorno alle 10 di stamani nel piazzale antistante l’officina. Gli inquirenti, coordinati dal vicequestore Francesca Peppicelli, attendono di parlare con la vittima per avere la sua versione dei fatti. Intanto però hanno cominciato ad indagare sia sull’attività commerciale che sulla vita e sulle frequentazioni del 57enne.
Certo è che l’aggressione, alla luce anche del ritrovamento di un coltello e di una spranga, appare più come una sorta di “regolamento di conti” che come una lite scoppiata all’improvviso per futili motivi.
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Cominciano a delinearsi i contorni del grave fatto di sangue verificatosi questa mattina in un officina di Madonna di Lugo, dove un operario spoletino di 57 anni è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Terni per una profonda ferita inferta da un giovane con un’accetta.
2 fermati – Il pronto intervento della Polizia ha consentito di fbloccare due uomini, entrambi di orgini albanesi, che si trovano già in stato di fermo presso gli uffici del commissariato di Spoleto diretto dal vicequestore Francesca Peppicelli.
Trovate altre armi – Sul luogo dell’aggressione gli inquirenti hanno rinvenuto anche una spranga di ferro e un coltello: si sta cercando ora di stabilire cosa sia successo e a chi appartengano le tre “armi”. Gli agenti stanno anche ascoltando i dipendenti di alcune aziende vicine all’officina che hanno seguito dalle finestre degli uffici i drammatici momenti della lite.
Il ferito – Impossibile conoscere al momento i motivi all’origine del grave fatto di sangue che sta tenendo in apprensione l’intera città. Le generalità dell’operaio spoletino sono già note ma non vengono pubblicate al fine di consentire alla Polizia di Stato si informare i familiari.
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