Facciamo sul serio. Quando nel nostro programma abbiamo scritto che per incrementare l’economia della cultura vogliamo puntare sulle eccellenze che fanno grande il nome di Spoleto, facevamo sul serio. Non lo abbiamo detto tanto per dire, o per farci grandi e illudere le persone. Abbiamo sempre detto che il Centro di Recupero delle opere d’arte di Santo Chiodo, dovesse avere uno sviluppo e diventare centro d’interesse nazionale. Per questo abbiamo sin da subito interloquito con la Regione, proprietaria dell’immobile.
La volontà e l’interesse della Regione Umbria nei confronti di Spoleto sono forti e ci sono stati più volte manifestati anche per quanto riguarda la nuova programmazione dei fondi europei attraverso le proficue interlocuzioni avute con l’Assessore alla Programmazione europea, bilancio e turismo Paola Agabiti e la sua struttura: “Dobbiamo valorizzare il ruolo culturale di una città strategica come Spoleto, un percorso che partirà dalla tradizione artistica di Spoleto e vedrà coinvolti, recuperati e messi a sistema i tanti attrattori culturali che rappresentano l’anima e il futuro di Spoleto”.
L’inserimento del Deposito di S. Chiodo nel PNRR della Regione Umbria ne è un esempio e risponde “alla precisa volontà di rendere fruibili le opere d’arte raccolte nelle regioni del Cratere associandovi un centro di studio e restauro. In questa ottica – continua l’assessore Agabiti – ancora più promettente per lo sviluppo economico di Spoleto è la previsione di costituire un centro di alta ricerca sui nuovi materiali che così coniughi le capacità imprenditoriali con i percorsi di innovazione. Fare a Spoleto un centro di ricerca così rilevante – che potrà trarre dai fondi del PNRR la sua prima alimentazione – significa fare della città un punto di riferimento italiano ed europeo. Lo stretto contatto con l’università potrà garantire un afflusso di giovani talenti; la forte connessione con l’impresa un progressivo ripopolamento anche con attività industriali più ricche. Anche qui non si tratta di una promessa, ma di un solido e concreto progetto che potrà trovare la sua attuazione nel prossimo quinquennio”.
Insomma, questo progetto darà uno slancio importante al tessuto economico della città in termini di posti di lavoro, indotto, turismo e sarà possibile proprio grazie ai fondi del PNRR, ma acquista anche la valenza di un’ulteriore conferma dell’attenzione della Regione verso Spoleto.
In questi giorni, molte persone ci hanno espresso la loro soddisfazione per la grande opportunità che ci si presenta con lo sviluppo di S. Chiodo, ma anche il rammarico per la mancata occasione dell’accademia per le arti. Vogliamo rassicurare queste persone che torneremo di sicuro anche sul completamento di questo progetto inspiegabilmente accantonato e a cui mancava tanto così perché vedesse la luce.
Vogliamo ringraziare tutti gli Spoletini che hanno a cuore Spoleto e che ci hanno dato suggerimenti validi e consigliato proposte interessanti per migliorare l’economia della cultura della città, perché “è insieme ai cittadini che si trovano le soluzioni” – dice il candidato sindaco Sergio Grifoni – “e per questo vorrò essere un Sindaco che sta in Municipio lo stretto necessario e passare il resto del tempo in mezzo a voi”.