Economia & Lavoro

Spoleto, una metropolitana pedonale per collegarsi al futuro

Il sistema di mobilità alternativa di Spoleto, da venerdì  22 a domenica 24 settembre 2017,  torna ad essere protagonista del workshop Spoleto: A (sub)way connect to the Future, rivolto a giornalisti internazionali. Questo appuntamento replica la positiva esperienza già realizzata ad aprile scorso con un primo gruppo di professionisti di alcune delle maggiori testate di tutto il mondo.

L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, prevede tre giornate di approfondimento e visita guidata alla città del Festival dei Due Mondi, per promuovere e valorizzare le straordinarie potenzialità della “metropolitana pedonale” che consente di depositare le automobili in parcheggi multipiano per arrivare in ogni punto del centro storico: una sfida per un luogo come Spoleto, crocevia internazionale di cultura dove  hanno sede dal 1947 il Teatro Lirico Sperimentale, dal 1952 il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo (CISAM) e dal 1958 il Festival dei Due Mondi, primo esempio al mondo di festival multidisciplinare fondato dal compositore Gian Carlo Menotti ed oggi diretto dal regista Giorgio Ferrara.

“Il problema della verticalità a Spoleto è stato risolto con una tale originalità  da farne un esempio da offrire al mondo – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Sergio Zinni -. La metropolitana pedonale, tanto innovativa, si presenta come un teatro moderno dove il protagonista è ancora una volta la bellezza.  Il percorso meccanizzato, infatti, si inserisce con docile naturalezza nel tessuto urbanistico della Città e ne esalta le peculiarità storico-culturali.  Si assiste, quindi, ad un unicum fra il sistema meccanizzato ed il vasto  patrimonio artistico di cui Spoleto è ricca; una simbiosi che eleva la vivibilità della Città.  Passeggiare lungo le scale mobili dalla parte bassa di Spoleto per raggiungerne la sommità dove si erge la Rocca Albornoziana, attraversare i suoi vicoli ed ammirarne le pietre che trasudano storia pongono il visitatore in un viaggio emotivo dove si respira una intensa ebbrezza artistico culturale.

Tutto questo è Spoleto, ovvero pura bellezza”.

E’ stato il Comune di Spoleto, ente promotore e cofinanziatore del progetto di Mobilità alternativa “Spoleto città aperta all’uomo”, a raccogliere negli ultimi tre decenni la sfida di diventare “una città senz’auto aperta all’uomo” sviluppando l’idea dell’innovativo sistema di mobilità elaborato insieme alla “Società Spoletina Trasporti” e portato a termine con “Umbria Tpl e Mobilità” s.p.a.  Attualmente il sistema di mobilità alternativa di Spoleto è gestito da BusItalia Sita Nord. “La mobilità alternativa della città di Spoleto – afferma il sindaco del Comune di Spoleto, Fabrizio Cardarelli – è un insieme complesso, ideato e realizzato per essere uno strumento formidabile per garantire a cittadini e turisti maggiori standard di qualità della vita, per valorizzare e far ‘respirare’ monumenti e scorci, salvaguardare il patrimonio urbanistico e ambientale liberandolo dalle auto, abbattere inquinamento e rumore per un maggior rispetto per l’ambiente, potenziare la capacità di attrazione della città puntando su servizi e infrastrutture per assecondare la vera vocazione di Spoleto all’accoglienza e al turismo: sono tutte caratteristiche queste che, con il sistema della mobilità entrato a pieno regime, vengono ormai riconosciute da un numero sempre più elevato di turisti. Lo testimoniano centinaia di messaggi positivi che vengono lasciati nei punti di accoglienza, sui social o l’alto gradimento che gli utilizzatori di portali turistici riservano specificamente alla mobilità alternativa. Stiamo parlando quindi di una vera e propria battaglia culturale che dobbiamo sostenere”.

L’ultimo stralcio del sistema di mobilità alternativa di Spoleto, terminato nel 2016, è un tunnel di 630 metri con 1000 metri di tapis roulant (500 per ogni direzione) e quattro pozzi di salita in superficie con doppio ascensore per altrettante uscite intermedie (Teatro Nuovo, piazza Pianciani, via Saffi e Giro della Rocca). Un’opera che va a completare un progetto costato complessivamente 65 milioni di Euro, finanziato dai Ministeri delle infrastrutture e dell’ambiente, dal Comune di Spoleto per circa 10 milioni di Euro e dalla Regione Umbria per circa 1,5 milioni di Euro.  In tutto sono tre i percorsi meccanizzati che si insinuano tra le antiche mura del centro storico, talvolta con effetti sorprendenti, e consentono di godere intatta e libera dalle auto, in superficie, la bellezza dei monumenti e delle splendide piazze della città il cui tessuto urbano è densamente stratificato dall’epoca preromana al XXI secolo.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto è un’istituzione nata nel 1992 che svolge la propria attività prevalentemente nell’ambito del Comune di Spoleto, promuovendone lo sviluppo economico, sostenendone le attività nei settori di arte,beni culturali, sviluppo locale, edilizia popolare, volontariato, filantropia e beneficenza, salute pubblica, educazione, istruzione, formazione, ricerca scientifica e tecnologica. In questo quadro, in cui la conservazione del patrimonio storico e artistico si fonde con le esigenze di funzionalità dell’area urbana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto vede nell’ultramoderno sistema di mobilità alternativa un punto di forza per un città storica che si proietta con ambizione e coraggio verso il futuro.