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Spoleto, Mercatino delle Briciole fatto a “spezzatino” dal Comune. Ambulanti furiosi raccolgono firme per una petizione

Jacopo Brugalossi

Gli ambulanti del mercatino delle briciole di Spoleto sono furiosi. Tanto da aver già avviato una raccolta di firme per una petizione da presentare quanto prima al sindaco. Sono due gli oggetti del contendere: le recenti divisioni in due tronconi del “serpentone” delle bancarelle e il permesso per circolare nella ZTL che da ora in poi dovranno pagare per le operazioni di carico e scarico delle merci. Ma andiamo con ordine.

Mercatino spezzato in due – Così è successo nei mesi di maggio e giugno. La concomitanza con la corsa dei vaporetti prima e con le celebrazioni del Corpus Domini poi ha indotto l’amministrazione a disporre, tramite apposite ordinanze sindacali, lo spostamento di parte degli espositori da Piazza della Libertà e del Mercato in Corso Garibaldi, Largo Oberdan e Via dei Gesuiti. Risultato, uno “spezzatino” che toglie qualsiasi filo logico alla disposizione delle bancarelle, e che ha mandato su tutte le furie i venditori. Alcuni, ad onor del vero, non sarebbero contrari per principio a rimanere in Corso Garibaldi, ma vorrebbero che il “serpentone” proseguisse ininterrottamente, e con apposite segnalazioni, dalla parte alta a quella bassa del centro storico, per dare ai visitatori la sensazione di percorrere un unico “sentiero”. Una soluzione quest’ultima già prospettata a suo tempo dall’amministrazione comunale, che però va a cozzare con un mero problema matematico: il mercatino di Spoleto non ha un numero tale di espositori da poter riempire ininterrottamente la via pedonale che collega i due principali Corsi.

Perché separare le bancarelle? – Altro interrogativo che diversi ambulanti si sono posti è perché il Comune abbia deciso di spezzare il mercato. E’ chiaro, l’invasione dei vaporetti e la processione di domenica scorsa avrebbero reso impossibile occupare le consuete piazzole in Piazza della Libertà, ma non convince la scelta di dirottare quegli espositori in Borgo. Forse sarebbe stato più logico – fanno sapere gli stessi mercatari – farlo rimanere compatto spostandolo in toto verso i giardini dell’Ippocastano, zona che tra l’altro si adatterebbe benissimo al passeggio domenicale delle famiglie. Il messaggio sembra piuttosto chiaro: gli ambulanti sarebbero anche disposti a rivedere la logistica del mercato, a patto però che le decisioni non siano imposte ma condivise, a condizioni vantaggiose per entrambe le parti in causa.

Permessi ZTL – Doveva ancora arrivare però la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’affronto finale che ha spinto alcuni degli ambulanti a promuovere la raccolta firme. Un lettera – che Tuttoggi.info ha potuto visionare – in cui si ricorda che il sindaco, con ordinanza n. 214 del 5 giugno 2012, “al fine di evitare disguidi per le auto di proprietà degli ambulanti che devono superare il varco di accesso all’area del mercatino, ha disposto di regolarizzare l’ingresso nella ZTL nelle ore di chiusura, come accade per i residenti, mediante apposito permesso”. Il permesso, che ha validità biennale, costerà ad ogni ambulante 38,24 euro. I venditori non ci stanno, e contestano il fatto di esser stati equiparati ai residenti quando il loro bisogno di transitare dentro i varchi si limita ad un giorno al mese, per di più per i pochi minuti che servono a scaricare e caricare l’auto. Senza contare, come denunciano alcuni, che in nessuna altra città dell’Umbria gli viene richiesto di sottostare al regime delle ZTL. Difficile capire, infatti, da dove potrebbero nascere i disguidi citati nella lettera, visto che il sistema in vigore fino ad ora, quello di comunicare alle autorità la targa del veicolo che passa sotto l’occhio elettronico, non sembra aver causato problemi insormontabili.

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