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Spoleto, l'incubo di una 25enne vittima del marito violento / Medici insospettiti da ecchimosi e lividi

Jacopo Brugalossi

Una storia di quelle che già si fa fatica a digerire nei film. E che invece, purtroppo, accadono quotidianamente nella realtà, anche nel tranquillo comprensorio spoletino. Protagonisti due giovani sposi 25enni, una coppia come tante all’apparenza, anche se la ragazza ha un problema di salute che la costringe periodicamente a sottoporsi ad una serie di controlli presso l’ospedale di Spoleto. E’ qui che il personale medico e infermieristico comincia a notare qualcosa di strano. Ogni volta che la giovane si reca al nosocomio porta sempre più evidenti, sul volto e in altre parti del corpo, lividi ed ecchimosi varie.

I medici, insospettiti da quello che vedono, cominciano a farle domande sull’origine di quei segni, rivolgendosi contemporaneamente ai servizi sociali per farle avere un sostegno morale e psicologico. Pian piano la ragazza si apre e iniziano ad emergere particolari sconcertanti che portano alla denuncia del suo compagno, ora imputato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza sessuale.

Stando al quadro accusatorio, sostenuto in aula dal pubblico ministero Gennaro Iannarone, il ragazzo l’avrebbe vessata in vari modi e picchiata a più riprese, intimandole di non uscire di casa da sola se non avesse voluto incappare in spiacevoli conseguenze. L’avrebbe perfino costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.

Di fronte al collegio penale composto dai giudici Bellina, Laudenzi e Anibaldi sono sfilati ieri una decina di testimoni, tra cui diversi dipendenti dell’ospedale che hanno avuto in cura la giovane e l’assistente sociale che ha seguito il suo caso. Nella prossima udienza, fissata per il 27 febbraio 2014, verrà sentita direttamente la presunta vittima, che oggi invece non era presente. I fatti contestati al suo compagno risalgono ad un paio di anni fa, ma sembrerebbe che nel frattempo il rapporto tra i due si sia ricomposto.

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