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Spoleto, la scherma approda al liceo / Preside Galassi “Sport di alto profilo etico” / foto

(Jac. Bru.) – Una dimostrazione di scherma nel cortile d’onore di un liceo. Una scena di quelle che non si vedono tutti i giorni, ma che grazie alla passione di un professore di educazione fisica e alla voglia di imparare dei suoi allievi è divenuta realtà all’istituto superiore Sansi Leonardi Volta di Spoleto. Le classi 4° del liceo classico e 3° di quello linguistico hanno messo in scena ieri un vero spettacolo di sport, di fronte agli occhi entusiasti della preside Roberta Galassi e di colui che per primo ha inculcato nei ragazzi la passione per questo sport, il professore di educazione fisica Maurizio Carnevale.

Diverse coppie di schermidori si sono affrontati proprio al centro del salone, diretti con sapienza dal maestro Andrea Tortora, responsabile dell’Accademia Scherma Spoleto. “Eleganti oltre che molto bravi”, ha commentato la professoressa Galassi al termine degli ‘assalti’. “Siamo davvero molto felici che i nostri studenti si siano avvicinati ad una disciplina come la scherma, sport di alti valori etici che ben si addicono al loro percorso di studi”. “Uno sport che sviluppa molto la personalità di chi lo pratica – ha aggiunto il maestro Tortora – perché quando ci si cala la maschera davanti al viso si è soli con sé stessi, e bisogna saper prendere una decisione in tempi rapidissimi”.

Quella delle lezioni di scherma è solo una delle tante iniziative in cui il professor Carnevale coinvolge ogni anno i suoi allievi, già protagonisti in diversi campionati studenteschi di atletica leggera, calcio e rugby. “E’ molto importante dare nuovi stimoli ai ragazzi – ha detto Carnevale -, e nella maggior parte dei casi chi ha iniziato a praticare sport ha anche migliorato il proprio rendimento scolastico”. Un modello di avviamento allo sport che funziona anche a detta degli stessi studenti, che hanno ammesso di aver tratto benefici non solo a livello fisico ma anche mentale. “La scherma mi ha insegnato a credere di più in me stessa”, ha raccontato ieri una ragazza.

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