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Spoleto, interpellanza comunale di Laura Zampa sulle politiche giovanili

La consigliera comunale Laura Zampa del gruppo PD, interpella il Sindaco e la giunta in merito alle strategie, al metodo e alle progettualità sulle quali il Comune di Spoleto intende basare le politiche giovanili della città. Queste infatti – afferma la consigliera – costituiscono parte importante delle scelte di ogni amministrazione comunale e, mentre condivido nel merito, ogni sforzo diretto verso la ricerca di politiche partecipate che consentano ai nostri giovani di essere protagonisti dello sviluppo economico e della crescita culturale della Città, temo che, nel metodo, l’amministrazione Cardarelli si stia muovendo con improvvisazione e senza una precisa linea di azione. Non si riesce a comprendere infatti se siano stati individuati, per la costituzione del tavolo dei giovani, modalità e criteri che garantiscano parità di genere e rappresentatività, ed al tempo stesso non si osserva trasparenza nella procedura di nomina. Le associazioni giovanili presenti all’incontro con l’amministrazione comunale per la costituzione del tavolo, sono sicuramente rappresentative di una eccellente parte dell’associazionismo giovanile della città, ma non di tutta la società civile. Si osserva infatti, dall’elenco dei presenti all’incontro, la mancanza di un gran numero di associazioni e realtà giovanili culturali e politiche della nostra città, così come mancano all’appello i giovani professionisti delle diverse associazioni di categoria ( artigiani, geometri, avvocati, architetti…). La Deliberazione n. 48 del 19 gennaio 2016 LEGGE REGIONALE – “Norme in materia di politiche giovanili – Ulteriori integrazioni della l.r. 16/02/2010, n. 14, dovrebbe essere il punto di riferimento per impostare le politiche giovanili a Spoleto. Nella legge regionale si può leggere come nella composizione della Consulta deve comunque essere garantita la presenza di rappresentanti degli oratori, delle associazioni giovanili, degli studenti universitari, degli studenti delle scuole secondarie superiori, dei movimenti giovanili dei partiti politici, dei giovani amministratori comunali, dei giovani imprenditori e dei giovani professionisti. Ora voglio avere la certezza – prosegue la consigliera Zampa – che a Spoleto si parta con metodo e trasparenza e che i giovani della città abbiano un luogo dove confrontarsi tutti e poter dare ciascuno il proprio contributo, il più ampiamente plurale e condiviso, ai progetti dell’amministrazione comunale. Il Tavolo dei Giovani, potrà avere sicuramente una funzione strategica per il presente ed il futuro della nostra città, ma questo avverrà solamente se sarà collegato alle politiche giovanili della Regione, sia per dare respiro più ampio alle progettualità, sia per creare quella rete che consenta di accedere ai fondi che la Regione stessa metterà a disposizione e ai fondi europei. Solo attraverso una corretta organizzazione e programmazione si potranno porre le basi per l’avvio di un processo partecipativo e democratico che metta in campo attività e strategie volte alla crescita ed al bene comune.

Segue il testo completo dell’interpellanza-
Al Sindaco del Comune di Spoleto
Al Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto

INTERPELLANZA con risposta in Consiglio Comunale
Oggetto: Politiche giovanili e criteri di costituzione del “Tavolo dei Giovani”
PREMESSO
che le politiche giovanili costituiscono parte importante delle scelte di ogni amministrazione comunale, e che si condivide, nel merito, ogni sforzo diretto verso la ricerca di politiche partecipate che consentano ai nostri giovani di essere protagonisti dello sviluppo economico e della crescita culturale della Città;
CONSIDERATO

che in data 26 gennaio 2016, con un comunicato stampa, il Comune di Spoleto ha annunciato la nascita del Tavolo dei Giovani, definendolo“ un nuovo strumento di coordinamento tra l’Amministrazione ed i giovani della città…..che è, insieme all’Informagiovani, il principale luogo istituzionale da cui partono le azioni di politica giovanile della città ”;

che il Tavolo dei Giovani, come afferma l’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Spoleto, “ha l’obiettivo di condividere al suo interno le azioni di politica giovanile da mettere in campo per i prossimi anni; azioni, eventi, progetti che vengono promossi direttamente dai ragazzi, che scaturiscono dalle loro istanze e dalle loro esigenze, per fare in modo che questi ultimi siano veramente protagonisti”;

che all’incontro di costituzione del suddetto tavolo, svoltosi in data 25 gennaio 2016, presso il Cantiere Oberdan, hanno partecipato, sempre a detta del comunicato, rappresentanti di Istituto degli Istituti secondari di 2° grado, rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti, rappresentanti del Cantiere Oberdan, dell’Informagiovani, delle associazioni “Giovane Spoleto”, “Spoleto a Colori”, “Agesci”, “Bisse”, “Fare Cultura”, e “Pastorale Giovanile”;
TENUTO CONTO

che i giovani presenti al suddetto incontro sono sicuramente rappresentativi di una eccellente parte dell’associazionismo giovanile della città, ma non di tutta la società civile;
che si osserva infatti, dall’elenco dei presenti all’incontro, la mancanza di un gran numero di associazioni e realtà giovanili della nostra città come, per fare alcuni esempi, gli Studenti Universitari, i Giovani Democratici, le associazioni del Leo Club, del Rotaract, i giovani professionisti delle diverse associazioni di categoria ( artigiani, geometri, avvocati, architetti…);
VISTO

che con la Deliberazione n. 48 del 19 gennaio 2016 LEGGE REGIONALE – “Norme in materia di politiche giovanili – Ulteriori integrazioni della l.r. 16/02/2010, n. 14, “la Regione Umbria, nel rispetto delle disposizioni europee in materia di politiche giovanili, riconosce i giovani come risorsa essenziale della comunità, riconosce ai giovani autonomi diritti e promuove la centralità delle politiche giovanili come condizione necessaria per l’innovazione, lo sviluppo sostenibile, la crescita umana, sociale, occupazionale, culturale ed economica della regione stessa”;

che l’art. 2 della medesima deliberazione prevede che “la Regione, nell’ambito della propria attività di indirizzo e programmazione, nel rispetto delle disposizioni europee, statali e regionali ed in attuazione dei principi di cui all’articolo 1: a) sostiene la realizzazione di un autonomo percorso di vita, lavorativo e familiare dei giovani e promuove politiche abitative dedicate agli stessi e l’utilizzo agevolato dei servizi pubblici di mobilità; b) sviluppa politiche per i giovani coordinate con comuni singoli o associati, altri organismi pubblici, organismi privati e associazioni interessate alle politiche giovanili, volte a garantire l’accesso all’istruzione, la continuità dei percorsi scolastici e universitari, il successo formativo, la partecipazione alla vita della comunità educativa e la valorizzazione dell’educazione informale e non formale; c) sostiene la creatività dei giovani e le loro produzioni culturali ed artistiche; d) promuove l’implementazione del sistema di certificazione delle competenze e le iniziative dei giovani in particolare nell’ambito del lavoro professionale autonomo, della new economy e della green economy, della filiera artigianale di qualità, della tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, ambientale, agricolo e delle produzioni biologiche e a chilometro zero; e) favorisce i percorsi di autonomia dei giovani, al fine di agevolare l’emancipazione delle giovani generazioni, la mobilità e gli scambi internazionali e l’accesso alle opportunità offerte dai programmi comunitari; f) promuove l’impegno civile e politico dei giovani favorendo la cittadinanza attiva, le forme innovative di partecipazione ai processi decisionali, la formazione di associazioni, organizzazioni di volontariato, organismi di rappresentanza giovanile, anche costituiti in rete, gruppi informali e comitati e favorisce i progetti di servizio civile e la creazione di spazi sociali, culturali e artistici; g) favorisce la permanenza e il ritorno dei giovani nel territorio regionale, sostenendo la creazione di opportunità di formazione e di lavoro; h) promuove la creazione di nuovi canali di informazione e comunicazione dedicati ai giovani per agevolare la messa in rete delle conoscenze e delle iniziative di interesse giovanile e garantisce l’accesso a reti e servizi di comunicazione elettronica e ai progetti tecnologici innovativi. i) promuove l’educazione alla legalità e alla non violenza, la partecipazione alle iniziative per la pace e per i diritti umani; I) favorisce il dialogo tra generazioni, culture e religioni diverse, l’integrazione e l’inclusione interculturale dei giovani figli di migranti e contrasta i fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione; m) persegue il raggiungimento delle pari opportunità di genere; n) previene il disagio sociale e promuove l’educazione alla salute.”;

che “ i destinatari degli interventi sono i giovani di età compresa fra i quattordici e i trentacinque anni residenti o aventi dimora nel territorio regionale.”;

che all’art. 24 della stessa legge “viene istituita la Consulta regionale dei giovani al fine di favorire il raccordo tra le rappresentanze giovanili e gli organi istituzionali.”;

che “ La Consulta è composta da un massimo di trentacinque membri che vengono nominati secondo modalità e criteri, che garantiscono parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina.”;

che “nella composizione della Consulta deve comunque essere garantita la presenza di rappresentanti degli oratori, delle associazioni giovanili, degli studenti universitari, degli studenti delle scuole secondarie superiori, dei movimenti giovanili dei partiti politici, dei giovani amministratori comunali, dei giovani imprenditori e dei giovani professionisti.”;

RITENUTO

che il Tavolo dei Giovani, potrà avere sicuramente una funzione strategica per il presente ed il futuro della nostra città, ma questo avverrà solamente se sarà collegato alle politiche giovanili della Regione, sia per dare respiro più ampio alle progettualità, sia per creare la rete che consenta di accedere ai fondi che la Regione stessa metterà a disposizione;

che si ritiene indispensabile che il Tavolo dei giovani del Comune di Spoleto venga costituito con modalità e criteri che garantiscono parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina, al pari della Consulta regionale dei giovani;

che questo risulta essere elemento imprescindibile secondo le più elementari regole di democrazia e partecipazione, nonché per il corretto collegamento con le politiche giovanili della Regione;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO, LA CONSIGLIERA COMUNALE GRUPPO PD LAURA ZAMPA, INTERPELLA IL Sindaco di Spoleto E LA SUA GIUNTA

su quale sia la strategia, il metodo e la progettualità sulle quali il Comune di Spoleto intende basare le politiche giovanili della città;

su quali siano state, ad oggi, le modalità ed i criteri di costituzione del tavolo dei Giovani;

se si intenda procedere a deliberare, per la costituzione di detto tavolo, modalità e criteri che garantiscano parità di genere e rappresentatività, nonché trasparenza nella procedura di nomina, ponendo così le basi per l’avvio di un processo partecipativo che metta in campo attività e strategie volte alla crescita ed al bene comune.

Spoleto, 2 marzo 2016

LA CONSIGLIERA COMUNALE gruppo PD

Laura Zampa