Spoleto

Spoleto, inaugurata la “nuova” piazza della Vittoria “Ci sarà pure una spa” | Video

Inaugurazione ufficiale per la “nuova” piazza della Vittoria a Spoleto nel pomeriggio di venerdì 8 dicembre. Una cerimonia affollata ha infatti visto l’accensione delle attesissime luminarie natalizie – in primis l’enorme albero davanti a Porta Leonina – e la presentazione della nuova viabilità dell’area, con la rotatoria su cui troneggia la scultura Libera-Mente di Eduard Habicher (grazie al contributo della Fondazione Carispo).

Un momento che è stata l’occasione anche per illustrare brevemente i progetti che continueranno ad interessare piazza della Vittoria, sia i giardini che l’area dei bagni pubblici e del centro diurno, dove “ci metteremo una bella spa“, come annunciato dal sindaco Andrea Sisti.

Nel suo intervento, il primo cittadino ha ricordato come la riqualificazione di piazza della Vittoria sia un progetto di Agenda urbana nato nel 2015 (per cui ha voluto ricordare le amministrazioni che lo hanno preceduto), portato a compimento nell’ultimo anno anche tra forti discussioni. A questo proposito, il sindaco Sisti ha ricordato che si tratta di “un progetto anche abbastanza articolato, si pensava fosse soltanto la rotonda, ma non è così: è una riqualificazione complessiva, ne aggiungeremo delle altre, sia per i giardini di piazza della Vittoria, ma anche per il famoso ‘diurno’, l’hotel di giorno, con una riqualificazione dove ci metteremo una bella ‘spa’, dove le persone che vengono a piedi o in bicicletta possono custodirsi, perché lì non ci sono solo i bagni, ma anche le docce”.

Il primo cittadino prima e l’assessore Manuela Albertella poi hanno voluto ringraziare tecnici e imprese che hanno lavorato per la riqualificazione di piazza della Vittoria. Con una menzione particolare per l’ingegnere del Comune di Spoleto Manuel D’Agata ed il geometra Luca Fioretti, responsabile di cantiere. Tra i ringraziamenti, quelli all’ex dirigente Massimo Coccetta (ora in pensione), che ha avviato il percorso portato a termine dall’ingegner Francesco Zepparelli. E le ditte: la G.M.P. spa di Morelli Albano, la G.R.M. PORFIDI srls, la F.B. di Beshiri Enkeleid, Cosmos Consalvi srl, Simos Service srl, Vichi Angelo srl. Progettista e direttore dei lavori è stato invece lo studio tecnico associato Ingeo dell’ingegner Lorenzo Corsini, mentre la Vpia (valutazione preventiva interesse archeologico) e la sorveglianza archeologica dei lavori è spettata all’archeologo Danilo Nati di Nocera Umbra.

L’assessore Albertella ha ricordato il sostanziale rispetto dei tempi, salvo qualche piccola interruzione per via del maltempo e delle scoperte archeologiche, e soprattutto il fatto che la circolazione nella nevralgica zona non sia stata mai interrotta, “grazie ad uno sforzo di collaborazione tra imprese e tecnici”. “La circolazione, quello che ho sempre detto per chi aveva paura di grandi stravolgimenti, non è che cambia molto: come si entrava prima più o meno si cambia adesso, a parte la chiusura di uno dei due archi, consentendo però più un ordine, un’accoglienza e una bellezza che fa diventare piazza della Vittoria una vera piazza” ha sottolineato la Albertella.

L’intervento sull’area – ha evidenziato l’assessore – è stato anche il momento per cominciare a verificare la possibilità di usufruire in maniera più visibile e più concreta il Ponte Sanguinario, abbiamo già fatto delle ricerche tecniche molto importanti ed avanzate tecnicamente, dove sappiamo che c’è il terzo arco qua sotto del Ponte Sanguinario. C’è una progettazione in embrione ma che ha già la sua visione in modo molto chiaro. E’ un intervento importantissimo, su cui il sindaco si sta impegnando fortemente per trovare ulteriori fondi, e per la città sarà un intervento straordinario anche dal punto di vista turistico, culturale e monumentale. Il terzo arco significa poter completare la visione di tutto il ponte, il fatto che è sotterraneo ha consentito di mantenerlo nel tempo così com’è, con una conservazione ottima”.

Al termine della breve e partecipata cerimonia, c’è stata la benedizione della piazza da parte dell’arcivescovo di Spoleto – Norcia, monsignor Renato Boccardo, e la scopertura della targa della scultura di Habicher da parte del sindaco Sisti e del presidente della Fondazione Carispo Dario Pompili.