La chiesa di San Giovanni di Baiano era gremita all’inverosimile per l’ultimo saluto a Marco Orsolini, il dipendente della Provincia morto folgorato 5 giorni fa a Castel Ritaldi mentre era intento ad avviare un’idropulitrice con cui avrebbe dovuto lavare un automezzo. Impossibile trovare un posto, anche in piedi, all’interno della chiesa, tanto che un centinaio di persone sono state costrette ad attendere nel piazzale antistante la conclusione della messa, concelebrata dal parroco di San Giovanni Don Canzio Scarabottini e da quello di San Nicolò Don Vito Stramaccia.
Ad accompagnare Marco nel suo ultimo viaggio terreno c’erano la sua famiglia, i colleghi e tanti amici. Tutti, sin dalle ore immediatamente successive alla tragedia, lo hanno ricordato come un ragazzo buono e sincero, di poche parole ma grande lavoratore. “E’ legittimo – ha sottolineato Don Canzio nell’omelia – che ora stiamo qui a chiederci perché sia dovuto accadere un simile incidente, perché sia morta una persona così giovane. Ma è proprio in questi momenti che la fede ci viene in aiuto”. Il parroco ha anche fatto cenno alla prematura scomparsa del giovane Nicola Rotini, avvenuta all’alba di oggi, un altro lutto che ha choccato la città e la comunità di San Giovanni in particolare. Alle esequie del giovane padre di famiglia (lascia la moglie e un figlio di 9 anni) ha partecipato quasi al completo la giunta della Provincia di Perugia, con in testa il presidente Marco Vinicio Guasticchi, oltre ai tre consiglieri provinciali spoletini Capitani, Panfili e Zampa, e alcuni esponenti del consiglio e della giunta comunale di Spoleto.