Spoleto

Spoleto, che fine ha fatto il concorso per le assunzioni all’Ase?

Nessuna traccia dell‘annunciato concorso da parte del Comune di Spoleto per assumere personale all’Ase, l’azienda municipalizzata di servizi. E sorgono dubbi anche sulla correttezza delle procedure annunciate (anche se al momento nemmeno attuate) dall’amministrazione comunale.

Il sindaco Andrea Sisti, infatti, aveva assicurato alle organizzazioni sindacali che entro il mese di ottobre sarebbe stato pubblicato il bando di concorso per le assunzioni (o quantomeno stabilizzazioni) necessarie per le attività portate avanti dall’Ase. Il mese, però, è passato e della selezione in questione non se ne è vista traccia. Così come – dopo il ritiro in consiglio comunale della pratica della Giunta che toglieva alcuni dei servizi alla municipalizzata – all’esame della massima assise cittadina non è ancora approdato l’annunciato piano industriale dell’Ase. Con dubbi sulla legittimità, o quantomeno l’opportunità, di un eventuale concorso poco prima dell’approvazione di un programma di investimenti dell’azienda invece del contrario.

A puntare il dito contro la gestione dei piani sul futuro dell’Ase sono i consiglieri di Alleanza Civica – Civitas Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili, che parlano di “dilettanti allo sbaraglio”.

I primi giorni del mese di ottobre – ricordano i due esponenti di minoranza – abbiamo letto il comunicato dei sindacati di categoria dell’A.Se. che esprimevano soddisfazione per le rassicurazioni che il Sindaco e l’Amministratore Unico della società avevano dato in merito all’uscita di un bando di concorso entro lo stesso mese di ottobre, teso a superare il precariato nella società. Inoltre, la road map prevedeva entro dicembre il nuovo piano industriale.

Come già detto, nulla da obiettare sulla necessità di superare qualsiasi forma di precariato, quindi più che legittimo il comportamento del Sindacato. Da dilettanti allo sbaraglio ci è invece sembrato sin da subito il comportamento del Sindaco e dell’Amministratore Unico, perché è chiaro che il fabbisogno di personale debba scaturire dal piano industriale, in quanto è proprio tramite quest’ultimo che si stabiliscono la forza lavoro necessaria e le figure professionali che servono. E ci sembrato ridicolo che dopo due anni di “boutade” e di annunci ancora non sia stato discusso in Consiglio Comunale, soggetto preposto alla sua approvazione, né il nuovo piano industriale, né come e quali servizi pubblici locali l’Amministrazione voglia gestire attraverso l’A.Se.

Questa operazione chiaramente impostata al contrario – dicono ancora Dottarelli e Profili – ci era sembrata la solita promessa da marinaio del Sindaco Sisti, fatta per placare le legittime richieste del Sindacato che chiedeva il conto su altre promesse non mantenute. Una situazione fotocopia, che vale per la questione scuole, per gli impianti sportivi, per la famosa Ordinanza Sisma Spoleto, piuttosto che per i tanti progetti di “Rigenerazione Urbana”. Tante promesse, nulla di fatto, quindi nuove promesse ci attendono, come una spirale senza fine!

Questa prassi vale anche per l’A.Se: il mese di ottobre è finito, il bando promesso ovviamente non è uscito, ora aspettiamo una nuova promessa, sicuramente più grande della precedente… A noi rimane un dubbio e ci facciamo una domanda: qual è la differenza tra una promessa sistematicamente non mantenuta e una bugia? Aspettiamo fiduciosi una risposta!“.