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Spoleto, il bilancio 2012 pensando a…Italia-Germania. Al via rimpasto deleghe. Cerami out – Foto

Carlo Ceraso
Per la nazionale azzurra si può fare qualunque sacrificio, anche tornare a riunire il consiglio comunale di pomeriggio. E’ quanto ha stabilito il parlamento municipale nella seduta di ieri, andata ancora una volta in notturna per consentire al consigliere Marco Rutili, in convalescenza per motivi di salute, di prendervi parte dopo l’orario previsto per la visita di controllo (dopo le 19). La maggioranza ieri ha provato a forzare la mano chiedendo di proseguire i lavori fino al voto finale, anche a costo di finire alle 4 del mattino. Ma l’opposizione ha fatto le barricate chiedendo di convocare una nuova seduta (fissata appunto per giovedì alle 17) anche per studiare la relazione del Sindaco e quella dei Revisori, giunta sugli scranni solo pochi minuti prima dell’avvio dei lavori.
La relazione di Benedetti – è stato il sindaco ad aprire i lavori del consesso illustrando i tagli operati nel 2011 e quelli previsti per il corrente anno che porteranno ad un taglio della spesa pari a 5,7 milioni di euro. Il primo cittadino ha più volte criticato la scelta del governo Monti di ristabilire l’Imu, evidenziando che la manovra di Spoleto si è tenuta sulle percentuali più basse possibili. In fondo all’articolo la lunga Relazione illustrata dal sindaco.
Voto a rischio? – dunque il bilancio preventivo 2012 arriverà al voto verso le 19.30 di giovedì prossimo, in tempo per consentire a Rutili di prendere posto sullo scranno e spingere il pulsante ‘verde’, a tutti gli altri di poter vedere la semifinale degli europei Italia-Germania. Un voto determinante quello del consigliere del piddì, visto che rappresenta il 16mo “uomo” senza il quale il bilancio (e il banco) rischia di saltare. C’è però da rilevare qualche nervosismo fra i banchi del socialisti (tanto per cambiare) con Paolo Piccioni che ieri si lamentava con l’opposizione di non poter forse arrivare in tempo per la votazione, così tanto per non far venir meno quella strategia della tensione che gli uomini del garofano hanno attuato dal primo rimpasto di Giunta.
I ‘congelati’ – Benedetti, nel corso dell’intervento di ieri, ha sciorinato anche i dati circa gli incontri avuti nelle scorse settimane a seguito del ‘congelamento’ delle deleghe di tutta la Giunta. La situazione sembra in una fase di stallo, anche se i fedelissimi del sindaco giurano che lo sblocco ci sarà entro la fine del Festival. Ancora tre settimane di passione, al termine delle quali si dovrebbe assistere ad un rimpasto delle deleghe. Ma non è l’unica novità: Benedetti avrebbe deciso di avocare a sé l’assessorato alla cultura, accettando così le dimissioni di Vincenzo Cerami alle prese con problemi di salute che lo tengono ormai da tempo lontano dalla città. La Giunta si ridurrebbe così a 6, a dispetto di quanti auspicano un esecutivo a 8 che metterebbe al riparo da futuri mal di pancia, tanto in casa Pd che Psi.
La prima volta – quella di ieri ha rappresentato anche l'ingresso nel Gruppo Misto di Aliero Domini, l'ex 'ribelle' socialista defenestrato dal Partito dopo le ultime prese di posizione contrarie alla guida del governo cittadino. Dominici (guarda la photogallery) ha così preso posto alla sinistra del collega Gianmarco Profili.

Sugli spalti – sarà per la calura di questi giorni, sarà che a Spoleto di sera non c’è molto da fare, fatto è che ieri sera sulla pedana riservata al pubblico erano presenti più di 30 persone. Tra queste il quartier generale del partito di Bersani (il segretario provinciale Dante Andrea Rossi, quello comunale Andrea Bartocci, il presidente Vus Giorgio Dionisi e i membri della segreteria Marco Bolletta, Vilma Fiata e Amedeo Marcelli) ma anche del pidielle (il consigliere provinciale Giampiero Panfili e la responsabile del Punto Pdl Marina Morelli) venuti forse a controllare le ‘manovre’ dei propri esponenti dopo il clamoroso voto di sostegno alla maggioranza su alcune pratiche immobiliari (clicca qui).
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Di seguito la Relazione del Sindaco Daniele Benedetti
Prima di entrare nel merito del Bilancio di Previsione 2012 è giusto ricordare che il Comune di Spoleto ha chiuso il 2011 con il rispetto del Patto di Stabilità ed un risultato positivo pari ad euro 1.057.342 di cui 1 milione di euro è stato destinato a fondo vincolato e ed € 57.342,94 ad avanzo di amministrazione disponibile. Il fondo vincolato è stato costituito seguendo i principi che regolano la sana e prudente amministrazione degli Enti Pubblici nella logica delle indicazioni provenienti dagli organismi di controllo in quanto alcuni residui risultano di dubbia o difficile esigibilità a causa della grande ristrettezza economica. Il rendiconto ha evidenziato una gestione oculata impostata al rigore ed alla razionalizzazione della spesa che ha prodotto risultati significativi in una fase particolarmente difficile e fortemente condizionata dalle ancor più rigide norme che regolano il patto di stabilità. Se sul bilancio 2011 hanno fortemente inciso i vincoli del patto e ben quattro manovre finanziarie nell’arco del 2011, sul 2012 pesano le manovre del Governo Monti intervenute per salvare il Paese da una crisi di cui ancora non si riesce a vedere la soluzione, soprattutto in termini di ripresa della crescita e dello sviluppo, che accanto al debito pubblico, restano ancora oggi i motivi di maggiore criticità e preoccupazione. Da mesi siamo in una fase recessiva conclamata e la pressione fiscale reale, per molti analisti ha superato il livello del 50%. Gli indicatori economici permangono pressoché tutti negativi, il debito pubblico continua ad aumentare, i salari italiani sono tra i più bassi in Europa, stesso discorso per le pensioni, la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli drammatici, ogni mese si perdono migliaia di posti di lavoro, il ricorso agli ammortizzatori sociali resta molto elevato. I consumi presentano una contrazione molto alta, dai dati di Confcommercio siamo tornati al livello dei consumi del 1996. In questa situazione, mentre il Governo si appresta ad approvare la riforma del lavoro, sarebbero state necessarie ben più capacità di spesa per le famiglie e risorse ben più cospicue a disposizione degli Enti Locali per agire sul territorio a sostegno dei cittadini e dello sviluppo, invece dobbiamo fare i conti con la rigidità sempre maggiore del Patto di stabilità, (per il 2012 l’asticella si alza di circa il 40%, ciò significa che il saldo obiettivo per l’anno in corso è di circa 3 milioni e 200mila euro). Il peso del patto sui comuni, unito al taglio costante dei trasferimenti dallo stato e di conseguenza dalla regione, ( 4 milioni in meno dal 2010al 2012), evidenzia come i comuni sono il primo ente locale a reggere il peso dei grossi sacrifici che speriamo possano almeno risolvere la crisi. Una situazione questa più volte evidenziata dall’ANCI che non ha mai condiviso la reintroduzione dell’imposta sulla casa con il meccanismo attuato dal Governo Monti. Molti sindaci hanno sostenuto che le norme relative all'IMU presentano dei profili di incostituzionalità, con specifico riferimento agli articoli 3, 47, 53 e il presidente dell’ANCI Graziano Delrio ha inviato ai cittadini una lettera aperta nella quale spiega che “La manovra finanziaria del governo ha introdotto un nuovo tributo: l’imposta patrimoniale sugli immobili (IMU), che sostituisce la vecchia imposta sugli immobili e vale più del doppio della vecchia ICI. La nuova imposta è però “municipale” solo nel nome, perché – nonostante gli aumenti rispetto alla vecchia ICI – non porterà risorse aggiuntive nel bilancio del Tuo comune, anzi i Comuni, tenuto conto dei tagli alle risorse, avranno nel loro bilancio solo il 73% del gettito della vecchia ICI, nonostante il prelievo immobiliare ammonti ad oltre il doppio (il 133% rispetto all’ICI 2011). Infatti, una buona parte del gettito è riservata allo Stato (oltre il 40% del totale previsto con l’applicazione delle aliquote di base indicate dalla legge) e inoltre i Comuni non possono ricevere più della vecchia ICI attraverso forme di compensazione con i trasferimenti statali. I Comuni sono dunque costretti a richiedere ai propri cittadini un’imposta di molto superiore alla vecchia ICI, per sostenere il deficit pubblico in generale e senza che ciò comporti un centesimo in più per le proprie risorse. Oltre tutto, i governi attuale e precedente hanno deciso ulteriori tagli ai bilanci dei Comuni che nel solo 2012 è pari ad una riduzione del 18% delle risorse trasferite”.
A conti fatti per il comune di Spoleto, la situazione illustrata da Delrio significa una riduzione dei trasferimenti di circa 500.000 euro che dobbiamo compensare con il ritocco dell’IRPEF.
A questo proposito il presidente dell’ANCI, nella sua lettera aggiunge che “I Comuni che saranno costretti a dar corso ad ulteriori aumenti del prelievo fiscale, secondo principi di equità e di proporzionalità, lo faranno per sostenere servizi pubblici essenziali nella vita delle comunità locali, dagli asili nido alle scuole materne, dalle mense scolastiche ai trasporti pubblici, ai servizi per anziani”.
A causa dei tempi dettati dalla applicazione e regolamentazione delle ultime manovre del Governo ci troviamo ad approvare il Bilancio di Previsione a fine giugno quando sono già trascorsi i primi 6 mesi del 2012 nel corso dei quali abbiamo potuto lavorare solo per dodicesimi. Nonostante ciò possiamo considerarci tra i comuni più virtuosi perché come sapete, la notevole difficoltà che tutti gli Enti Locali stanno incontrando per far quadrare i bilanci e rispettare le rigidità del Patto di Stabilità, hanno convinto il Governo, dopo la Conferenza Stato – Città voluta dall’ANCI a metà giugno, ad emanare il Decreto del Ministro dell'interno del 20 giugno 2012 con il quale il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l'anno 2012 da parte degli enti locali è stato differito al 31 agosto 2012. Per compensare la perdita dei trasferimenti tutti i comuni stanno ragionando sulla razionalizzazione della spesa, sul recupero dell’evasione e sull’ incremento delle imposte, ma come è stato più volte ribadito dall’ANCI nazionale e regionale, nessun comune vorrebbe applicare manovre di questo genere, perché nessun amministratore vorrebbe aumentare il peso dei sacrifici sulle spalle dei cittadini. La realtà è purtroppo diversa: i comuni si trovano costretti a dover impostare la manovra fiscale e di bilancio per le restrizioni finanziarie adottate a livello nazionale. Per il 2012 il Comune di Spoleto ha mantenuto la linea della gestione oculata e del rigore, la stessa che perseguiamo dal 2010. Nella impossibilità di contrarre nuovi mutui ed in una situazione di crisi come quella che è sotto gli occhi di tutti, abbiamo scelto di non tagliare i servizi sociali ed educativi e di puntare sulla conclusione delle opere pubbliche in corso e sugli interventi di manutenzione. Infine per reperire le risorse necessarie per dare una spinta immediata alla raccolta differenziata abbiamo incrementato la TARSU del 14%, una percentuale che non incide in maniera pesante sulle famiglie. La manovra economico finanziaria che presentiamo al Consiglio Comunale ruota sui tre cardini che la maggior parte dei comuni, come ho detto, sta prendendo in considerazione: razionalizzazione della spesa, recupero dell’evasione,’applicazione delle imposte con una visione sociale e progressiva.
Prima di evidenziare i punti salienti del Bilancio 2012, desidero ringraziare tutta la giunta, assessore per assessore ed il Direttore Generale responsabile della direzione risorse finanziarie per il grande lavoro svolto con impegno e responsabilità che ci ha consentito, in maniera collegiale di quadrare questo bilancio in una fase complessa e difficile per tutti gli enti locali italiani. Un grazie particolare all’assessore Paolo Proietti per la pazienza, la costanza e l’impegno con cui ha coordinato la predisposizione del bilancio e a tutte le forze politiche di maggioranza che ci hanno sostenuto ragionando e condividendo con noi una previsione economico finanziaria che per il 2012 si presenta particolarmente improntata al sacrificio e all’essenziale, ma che non rinuncia a obiettivi qualificanti.
La razionalizzazione è stata ottenuta con una contrazione della spesa corrente 2012 pari a circa due milioni di euro. Se a detto importo si somma la contrazione della spesa effettuata nell’anno 2011, rispetto al 2010, per circa 3 milioni e 700.000 euro, si ottiene una riduzione complessiva della spesa corrente che nell’arco di due anni ammonta a 5 milioni e 700.000 euro. La spesa per il personale ha subito, per il secondo anno consecutivo, una forte diminuzione pari a 600.000 euro dovuta essenzialmente a due fattori: 1. blocco delle retribuzioni; 2. blocco del tournover. Nel 2011 il risparmio sulla spesa per il personale era stato di ca. 700.000 euro.
Risparmi significativi si sono ottenuti con le nuove gare per le polizze assicurative, per la gestione degli spazi pubblicitari e la manutenzione dei cimiteri, ma la razionalizzazione ha riguardato tutte le direzioni dell’Ente con una economia complessiva di 700.000 euro.
Per l’applicazione dell’IMU abbiamo scelto di seguire il criterio della progressività e dell’equità evitando facili applicazioni delle aliquote massime o di quelle che potevano risultare oltremodo insostenibili. L’aliquota sulla prima casa è stata fissata allo 0,45% con un incremento limitato allo 0,05% rispetto all’ aliquota base fissata dallo Stato. L’aliquota per gli immobili di proprietà dell’ATER e delle cooperative a proprietà indivise è stata fissata allo 0,46%. L’aliquota sulla seconda casa è stata mantenuta al minimo di legge 0,76% per le abitazioni concesse in uso ai parenti in linea retta (genitori – figli e figli – genitori), per gli immobili concessi a canone agevolato e per le aree fabbricabili. L’aliquota per tutte le altre case: seconde, terze o più abitazioni di proprietà è fissata allo 0,9%.
Per poter continuare a garantire i flussi necessari al mantenimento dei servizi al cittadino, in primo luogo quelli sociali ed educativi, come già detto, l’addizionale comunale all’IRPEF è stata incrementata di 0,3 punti portando l’aliquota allo 0,8% ma contestualmente l’ esenzione è stata elevata fino a € 10.000,00 di reddito lordo. Il Bilancio di previsione 2012 prevede un incremento della TARSU del 14% con un gettito di € 630.000, somma questa interamente destinata al finanziamento della Raccolta Differenziata. L’incremento percentuale può apparire elevato ma l’aggravio reale sulle famiglie risulta contenuto in ca 20 euro/anno per una abitazione di 100 mq. Infine, così come previsto nella proposta presentata dalla Giunta, il Bilancio di Previsione 2012 non contiene né l'imposta di scopo (la cosiddetta IMU bis), né l'imposta di soggiorno, una scelta motivata dal fatto che, in un momento di difficoltà economica come questo, abbiamo considerato giusto non gravare le famiglie e le aziende del settore turistico di ulteriori forme di tassazione.
Sul fronte della spesa l’attenzione maggiore è stata riservata al settore dei servizi sociali al quale sono stati destinati 4.899.218,00 pari al 12% di incidenza sulla spesa complessiva dell’Ente. Nel 2011 l’incidenza era del 14%, la contrazione è dovuta ai minori trasferimenti. Tuttavia va evidenziato che la qualità, la tipologia e la diversificazione dei servizi alla persona e alla famiglia restano molto sopra la media e ciò significa che il Comune di Spoleto mantiene il proprio impegno per assicurare risposte efficaci ai bisogni dei più deboli.

La seconda manovra riferita alla spesa ha riguardato i lavori pubblici. La scelta fatta è stata quella di finanziare la conclusione delle opere avviate e gli interventi di manutenzione.
A questo proposito ricordo che nel bilancio 2012 non sono stati utilizzati i proventi della L.10/77 per finanziare la spesa corrente, ma le entrate sono state destinate integralmente al finanziamento degli investimenti.
L’obiettivo che la giunta si è posto è quello di concludere le opere ereditate dalle precedenti amministrazioni e di portare a compimento quelle progettate con il nostro mandato: Completamento del Progetto della Mobilità Alternativa, Adeguamento della Diga di Giano, Completamento Palatenda, Completamento Palazzo Martorelli Orsini, Completamento interventi del PUC2 – alcuni programmati per i primi mesi del 2013.
Entro il 2013 verranno realizzati gli interventi avviati da questa Amministrazione: nuova Caserma della Polizia Municipale, Potenziamento Rocca Albornoziana come polo congressuale, Realizzazione variante via Blasioli di San Giovanni di Baiano, Realizzazione Parcheggio Pompagnano, Realizzazione verde attrezzato Terzo la Pieve.
Continueranno gli interventi per la manutenzione, in gran parte, straordinaria, dell’ Impiantistica Sportiva con particolare attenzione alla piscina comunale ( 280mila euro in tre anni) e verranno avviati gli interventi previsti dal Piano di Arredo Urbano del Centro Storico a cominciare dal rifacimento della segnaletica stradale e turistico pedonale.
La spesa complessiva per gli investimenti 2012 è di 9 milioni e 387.000 euro di cui 4 milioni destinati alla manutenzione e miglioramento del patrimonio.
Oltre a ciò abbiamo programmato interventi finanziati con contributi privati come il riposizionamento della Colonna del Viaggiatore e il restauro del Teodelapio. Tra questi interventi una considerazione degna di nota va fatta per la donazione della Fondazione Carla Fendi che ci ha consentito un importante intervento di restauro e adeguamento del Teatro Caio Melisso per l’importo di 920.000,00 euro, intervento giunto in dirittura d’arrivo.
Grazie alla manovra di quest’anno che ci consentirà, come già detto, di concludere le maggiori opere pubbliche ereditate e la maggior parte di quelle programmate dall’attuale giunta, la maggior parte delle risorse del bilancio 2013 potranno essere destinate alla realizzazione di un vasto e organico Piano Straordinario di manutenzione della città e delle frazioni.
In definitiva, nonostante la limitazione delle risorse, l’impossibilità di accedere a nuovi mutui, le difficoltà di cassa determinate dal ritardo negli incassi dei trasferimenti dallo Stato e da altri Enti, abbiamo chiuso un bilancio di previsione rigoroso, solido e trasparente anche se, come ho detto sobrio ed essenziale. Da qui in avanti però avvertiamo tutta l’esigenza di una manovra più ampia e strutturale, la più condivisibile possibile per abbreviare il tempo della crisi, rilanciare lo sviluppo e restituire futuro alla città.
Sono queste le ragioni vere, motivate dalla responsabilità di dare risposte compiute e serie alla comunità, a cominciare dalla restituzione della speranza di crescita e lavoro, che mi hanno convinto ad intraprendere, come ho già avuto modo di comunicare nei mesi scorsi e nei giorni scorsi in più conferenze stampa, la strada di una Conferenza Programmatica permanente, aperta, strutturata e organica con tutte le forze politiche e sociali della città. La contingenza che attraversiamo ha tutti i profili della straordinarietà perché siamo di fronte ad una crisi che gli stessi economisti faticano ad analizzare e a cui gli stessi governi più forti del mondo non riescono a trovare soluzioni rapide.
L’ultima indagine del CENSIS ci racconta che siamo di fronte ad un assestamento della “micro sovranità”. Per affrontare la crisi gli italiani puntano sulla famiglia che però assume modelli molto diversi da quello “standard”. Riduce i consumi e favorisce i risparmi, primo fra tutti quello energetico; ricorre a tutele sanitarie private visti gli aumenti delle prestazioni pubbliche; promuove liste civiche rispetto ai partiti tradizionali e partecipa sempre più attivamente ai social network.
Questa, per ora è la risposta della famiglia italiana ad una fase epocale e globale, dove giorno dopo giorno emerge l’inadeguatezza dei modelli culturali, politici, sociali ed economici che hanno guidato il 900’ e dove nessuno sembra avere la ricetta in tasca per guarire un mondo malato.
Tutto ciò accanto alle 5 – 6 pesantissime manovre finanziarie che nell’arco di poco più di un anno i nostri governi hanno approvato, ci costringe necessariamente a rimodulare il Programma di Mandato e ci stimola a farlo con tutta la città per ricercare e trovare con chiunque ha la nostra stessa voglia e responsabilità nei confronti della comunità, le soluzioni migliori e maggiormente condivise per affrontare la situazione e ridare respiro e prospettiva al futuro di Spoleto.
Sono convinto che l’Italia può essere ricostruita partendo dalle città con proposte politiche e programmatiche, per fare città sostenibili, intelligenti, accessibili e inclusive contro il declino. E’ dai livelli di governo più vicini ai cittadini che può essere ricostruito e sostenuto un “nuovo civismo”, energia per ridare futuro all’intero Paese. Senza il rilancio della funzione strategica delle città, nel suo farsi sistema moderno e integrato al servizio della comunità, sostenuto dallo Stato e dalle Regioni, non ci sono sviluppo e crescita per il Paese.

Per queste ragioni, circa un mese fa, ho proposto di avviare il confronto sui 5 temi che ritengo centrali per reimpostare il Programma di Mandato e i bilanci di previsione relativi al 2013 e 2014: Sviluppo e Lavoro, Centro Storico, Ambiente e Piano regolatore Generale, Cultura e Turismo, Sanità e Sociale
Per affrontare in maniera libera, svincolata da lacci e laccioli, questo percorso ho contestualmente assunto la decisione di ritirare le deleghe agli assessori. Come ho detto più volte l’ho fatto affinché il confronto con le forze politiche e la città fosse il più possibile libero e incondizionato. La mia decisione non sempre è stata compresa, spesso è stata criticata come atto di “non governo”. Mi limito a ricordare che l’assenza di deleghe non limita in alcun modo lo status di assessore nella sua funzione di legge quale primo collaboratore del sindaco, né la funzione di rappresentanza dell’istituzione, né tantomeno la funzione di governo collegiale della giunta, sia per atti di ordinaria che di straordinaria amministrazione. Andare invece a confrontarsi con le forze politiche di appartenenza o di riferimento degli assessori con le deleghe in campo, probabilmente avrebbe costituito più di un laccio o lacciolo.
Voglio anche precisare che i temi che ho proposto, anche se ritenuti prioritari e urgenti, non sono certo i soli che meritano una attenta riflessione e revisione degli obiettivi e delle azioni. Infine, come ho avuto modo di dire ad ogni delegazione politica o sociale, quelle che ho proposto erano semplici tracce aperte al massimo confronto.
Oggi in questa sede, dopo la conclusione della fase consultiva, sono in grado di presentarvi i titoli delle priorità sulle quali si è registrata la maggiore convergenza . Dopo l’approvazione del Bilancio di previsione 2012, la fase istituzionale si dovrà concludere con la proposta al Consiglio Comunale per la revisione formale del Programma di Mandato e quindi la conseguente rimodulazione del Piano generale di Sviluppo per i prossimi due anni.
Le priorità individuate saranno aperte al confronto e al contributo della città attraverso una Conferenza Programmatica Permanente che si dovrà occupare, con l’insediamento di 5 tavoli, uno per ciascun argomento, di approfondire gli obiettivi e monitorare l’attuazione delle azioni che verranno messe a punto con un confronto partecipato e costante tra il Comune di Spoleto e gli attori della città, con modalità definite e tempi certi .
E’ evidente che il cambiamento di marcia, di cui credo tutti avvertiamo il bisogno, dovrà essere sostenuto da una adeguata riorganizzazione della struttura comunale in funzione dei nuovi obiettivi e delle mutate esigenze a cui dovrà corrispondere una ridefinizione coerente delle deleghe assessorili.
I risultati della fase consultiva
Dal 29 maggio al 31 maggio sono state illustrate le schede sui 5 punti ed è stato svolto il confronto con 29 soggetti organizzati.
Hanno partecipato 12 forze politiche: Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Spoleto Città Unita, Partito Socialista Italiano, Partito Democratico; Spoleto a 5 Stelle, Raggruppamento Loretoni, Rinnovamento per Loretoni, Gruppo Misto, Popolo della Libertà, Terzo Polo.
Tutte hanno dato il proprio contributo programmatico in sede di prima consultazione o con memorie scritte successive ad esclusione di: Rifondazione Comunista, Popolo della Libertà e Terzo Polo che in questa fase hanno ritenuto, con diverse argomentazioni, che non ci fossero le condizioni politiche per poter avanzare proposte. Sinistra Ecologia e Libertà, infine, ha rinviato il proprio contributo alla fase del “dibattito con la cittadinanza”.
Il confronto con le forze politiche di maggioranza è proseguito nelle settimane successive fino alla metà del mese di giugno attraverso incontri con gli organismi dirigenti.
17 sono le parti sociali intervenute e tutte hanno dato il proprio contributo programmatico in sede di prima consultazione o con memorie scritte inviate successivamente: CISL, CGIL, UGL, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, CNA, Coldiretti, Confprofessioni, ConSpoleto, Centro Commerciale Naturale il Buyocco, Cittadinanza Attiva, Città Nuova, Italia Nostra, Legambiente, Comitato Rifiuti Zero, Forum Spoleto Giovani.
Le priorità individuate
RIORGANIZZAZIONE MACCHINA COMUNALE (2012)
Riorganizzazione struttura comunale :
– Organizzazione Uffici e servizi in funzione delle priorità programmatiche individuate.
– Istituzione Uffici e servizi per la partecipazione – utilizzo di tecnologie web adeguate.
– Maggiore integrazione tra Urbanistica – Ambiente e LL.PP.
– Interrelazione tra Sviluppo Locale – Cultura e Turismo.
– Riorganizzare Protezione Civile – rapporti tra Uff. Comunale e Volontariato P.C. .
Approvazione nuovo Regolamento della Consulta Comunale del Volontariato.
SVILUPPO E LAVORO
OBIETTIVI MAGGIORI
. Attivazione Tavolo Comune di Spoleto – Città ” Sviluppo e Lavoro” (2012).
. Conferenza programmatica cittadina su Sviluppo e Lavoro (2012).
I risultati dovranno indirizzare la variante del PRG ai nuovi modelli di sviluppo individuati.
. Definire piani di Sviluppo Integrato: Sviluppo Economico – Cultura – Turismo
per valorizzare e finalizzare a nuovo sviluppo i comparti trainanti della cultura e turismo.
Valorizzare le attività intellettuali e le nuove professioni (2012 – 2014).
. Green Economy: promuovere i vari settori e comparti in linea con le misure governative e
Regionali (2012 – 2014).
. Accesso al credito :concludere un “patto” con gli Istituti di credito e le associazioni
di categoria per le aziende in difficoltà e per lei nuove idee imprenditoriali (2012 – 2014).
. Uscita da Equitalia e contestuale organizzazione, in alternativa, di adeguato servizio
comunale (2012 – 2013).
. “Centro Sperimentale Nuova Imprenditorialità” (ex BIC di Spoleto) – accordo con
Sviluppumbria per gestione.
AZIONI PRIORITARIE
. Riorganizzare risorse e personale a disposizione della SLOS e della Direzione ICSSS (lavoro) con priorità per gli addetti ai processi di analisi del mercato del lavoro e di formazione e accompagnamento al lavoro (2012).
La riorganizzazione dovrà includere: un migliore flusso comunicativo, una più ampia e mirata collaborazione con soggetti esterni, il ricorso a esperti di marketing territoriale attraverso accordi di collaborazione pubblico – privato, senza aumenti di spesa.
. Fondi Europei: rafforzare l’attività di conoscenza e di progettazione comunitaria (2012 – 2014)
. Osservatorio Locale dell’economia mettere a sistema il progetto integrando i dati con quelli delle ass.ni di categoria e monitorando il lavoro irregolare o precario (2012 – 2013)
. Inclusione lavorativa dei giovani: potenziamento strumenti per la formazione e l’accesso al lavoro (2012 – 2014) :
a) portare a sistema il progetto “ bonus lavoro”;
b) attivare scambi scuola lavoro anche con percorsi formativi in sede scolastica guidati da esperti del mondo del lavoro e della produzione.
. Promuovere le forme consortili e di partnership tra produttori dello stesso comparto (2012 – 2014).
. Piani di Marketing territoriale pubblico – privato e iniziative per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese e del commercio (2012 – 2014).
. sviluppare filiere economiche da riciclo materiali provenienti da differenziata (2013/14).
. Promuovere agricoltura di qualità attraverso filiera corta (mercato Km0) e valorizzazione dei prodotti di eccellenza come Trebbiano; promuovere attività commerciali di prodotti alla spina o sfusi (2012 – 2014).
. Regolamento per feste, sagre sostenibili (vedi scheda ambiente)- (2012 – 2013)

CENTRO STORICO
OBIETTIVI MAGGIORI
. Attivazione Tavolo Comune di Spoleto – Città “Centro Storico” (2012)
.Conferenza programmatica permanente servizi pubblici–servizi privati(2012–2013- 2014)
. Regolamento Arredo Urbano: approvazione (2012)
. Completamento progetto Mobilità alternativa (2012 – primi 2013)
. Valorizzazione Centro Commerciale Naturale
. Quadro Strategico di Valorizzazione: creazione cabina di regia pubblico–privato, approvazione e attuazione QSV (2012 – 2013 – 2014).
. Parcheggi gratuiti per residenti privi di garage (1 a famiglia) – (2012 – 2013 – 2014)
. Potenziamento politiche per residenti (2012 – 2013 – 2014)
AZIONI PRIORITARIE
. Liberalizzazione Orari esercizi commerciali e artigianali (provvedimento già adottato)
. Mercati in C.S. : qualificazione offerta (2012 – 2013 – 2014)
. Raccolta differenziata Porta a Porta ( 2013 – 2014 )
. Marketing Urbano PUC2 : attuazione (2012 -2013)
. Promozione e sostegno iniziative per giovani (Forum Giovani) (2012 – 2013 – 2014)
. Controllo permessi ZTL e invalidi (2012 – 2013 – 2014)
. Interventi PUC2: conclusione (2013 )

AMBIENTE e PRG
Ambiente
OBIETTIVI MAGGIORI
. Attivazione Tavolo Comune di Spoleto – Città “Ambiente e PRG” (2012)
. Protocollo Rifiuti Zero: sottoscrizione (2012)
. Definizione programma raccolta e smaltimento rifiuti alternativo a chiusura S. Orsola (2012-2013) con obiettivi certi su percentuale differenziata e riciclo entro il 2013 – 2014
. Progetto mobilità alternativa : completamento e valorizzazione– chiusura alle auto del C.S. (2012 – 2013)
. Piano Energetico Comunale: approvazione del (2013)
. EMAS: acquisizione certificazione (2013)
. Ex ippodromo Poreta: acquisizione area e progetto di riqualificazione (2012 – 2013)
AZIONI PRIORITARIE
. Energie Alternative: spingere il ricorso alle fonti rinnovabili con scelta prioritaria per fotovoltaico
sui tetti (2012 – 2014)
. Regolamento ecofeste e eco sagre (materiali riciclabili o biodegradabili, racc. differenziata,
ecc.) – (2012 – 2013)
. Bonifica discariche abusive (2011 – 2012 – 2013 – 2014)
. Agricoltura : promuovere utilizzo produzioni locali (filiera corta, mercato Km0) anche con progetto
che coinvolga mense scolastiche (2012 – 2013 – 2014)
. Ex ferrovia Spoleto Norcia: ultimazione lavori tratto Spoleto – S. Anatolia (2013)

PRG
OBIETTIVI MAGGIORI
. Variante in riduzione parte Strutturale: approvazione entro 2013 max primi mesi 2014
AZIONI PRIORITARIE
. Approfondimento Perequazioni

SANITA’ e SOCIALE
Sanità
OBIETTIVI MAGGIORI
. Attivazione Tavolo Comune di Spoleto – Città “Sanità e Sociale” (2012)
. Mantenimento della organizzazione e standard dei servizi ospedalieri e territoriali
nel quadro della Riforma del S.S.R. in particolare:
– conferma del nostro presidio nella rete di EMERGENZA-URGENZA, mantenimento di:
– Reparto di rianimazione e terapia intensiva post-operatoria e servizio di anestesia.
Reparto di UTIC-cardiologia.
Servizio di pronto soccorso con osservazione breve.
Servizio territoriale di emergenza-urgenza (118).
. Conferma Punto Nascita
. Conferma servizi di diagnosi e cura per il paziente oncologico, servizi di assistenza
domiciliare e hospice per malati terminali
. Mantenimento chirurgia robotica e mininvasiva punto di eccellenza aziendale e
regionale.
. Mantenimento servizio di ortopedia, altra eccellenza dell'ospedale di Spoleto, con la
possibilità di valutare la massima integrazione dei due servizi aziendali, fermo restando il
valore sociale di far fronte alla frattura di femore dell'anziano, la più frequente patologia
ortopedica.
. Mantenimento dell'attuale servizio di Oculistica con la possibilità di valutare la massima
integrazione dei due servizi aziendali di Spoleto e Foligno.

AZIONI PRIORITARIE
. Potenziamento servizio di cardiologia aziendale con gestione su tutto il territorio dei
pazienti con scompenso congestizio e con la riabilitazione.
. Servizio aziendale di terapia del dolore e cure palliative e ampliamento Hospice.
. Ampliamento servizio Immunotrasfusionale con sviluppo primariale e ampliamento locali.
. Potenziamento radioterapia e oncologia con dipartimento funzionale oncologico.
. Verificare possibilità di istituire un servizio di Urologia anche nell'ottica del trattamento del
paziente oncologico.
. È necessario rivedere la rete 118, attualmente priva di una reale integrazione.
. Accorciamento liste di attesa.
. Pacchetti di day service per assistenza ambulatoriale alle malattie cronico degenerative.

SOCIALE e SOCIO SANITARIO
OBIETTIVI MAGGIORI
. Piena attuazione degli impegni contenuti nell'ultima versione del P.R.I.N.A. così come
approvato dai 22 sindaci dell'ATI 3, con l’attivazione di 14 posti di RSA e 4 posti di
ospedale di territorio nei locali della ex medicina e dei 4 posti di RSA e 33 di RP presso la
residenza di Terraia.
. Mantenimento standard assistenza domiciliare.
. Mantenimento dei servizi territoriali di comunità ( Centri Diurni, Centri Riabilitativi, Residenze
per anziani e per disabili, rete delle strutture dell'assistenza psichiatrica).
. Mantenimento standard Cure Domiciliari, infermieristiche e tutelari.
AZIONI PRIORITARIE
. Mantenimento del Fondo per la Non Autosufficienza
. Mantenimento standard dei servizi sociali alla persona e alla famiglia.

CULTURA – TURISMO
OBIETTIVI MAGGIORI
. Attivazione Tavolo Comune di Spoleto – Città “Cultura – Turismo” (2012)
. Piani di sviluppo integrati Cultura – Turismo – Sviluppo Economico (2012 – 2013 – 2014) (vedi anche scheda Sviluppo/Lavoro) per:
– potenziamento del polo della Rocca albornoziana per attività congressuali;
– affidamento al privato gestione Chiostro di San Nicolò (verifica analoga possibilità per teatri);
– rafforzamento del sistema museale e revisione del modello gestionale già affidato al privato con contratti che implementino l’apporto imprenditoriale del
gestore nel quadro di piani di sviluppo condivisi.
– conclusione dei progetti che riguardano il polo dei BB.CC. ( valorizzazione, tutela e restauro)

– Attivazione del Centro di Ricovero di San Nicolò e implementazione dei laboratori presso la Rocca.
– Sviluppo della filiera “Cultura creativa” con accordi specifici pubblico-privato (Fondazione Festival dei Due Mondi, Teatro Lirico Sperimentale, CISAM, imprenditori locali, Istituti di Credito, rete dell’ospitalità, imprese dello spettacolo e della cultura, ecc.), nell’ambito dei Piani di Sviluppo già approvati con i progetti del TAC2.
– impulso alle professioni legate ai BB.CC. e allo spettacolo e valorizzazione delle attività intellettuali.
AZIONI PRIORITARIE
.Miglioramento Rete dell’accoglienza e dell’informazione turistica (2012 – 2013)
.Imposta di soggiorno con finalizzazione delle entrate ai piani di promozione dell’offerta culturale e turistica e di marketing della città (dal 2013)
. Sistema di monitoraggio costante per misurare ricadute azioni di promozione e Marketing (2012 – 2013 – 2014).-