Cronaca

Spoleto, il 25 aprile presidio antifascista in piazza del Comune

Piazza del Comune ospiterà domani pomeriggio, in occasione della Festa della Liberazione, un presidio promosso da Spoleto Antifascista. In una nota della stessa organizzazione le motivazioni dell’iniziativa:

“Antifascismo e 25 aprile devono abbracciarsi come due vecchi partigiani che si incontrano sapendo di stare percorrendo ancora lo stesso cammino. Non è una provocazione ma è l’immagine della risposta da dare allo svuotamento di senso che questo giorno della memoria, fondamento della nostra libertà, ha subito nel tempo.

Sono anni che assistiamo a dichiarazioni che modificano gli insegnamenti della liberazione, ad esempio con affermazioni inopportune di sostegno alle cosiddette “missioni di pace” in guerra, oppure con riconoscimenti “all’altra parte”, come se le emozioni potessero sostituire le responsabilità che si sostanziarono con atti criminali contro l’umanità.

Oggi le amministrazioni di Destra insediate un po’ ovunque, sono in azione per cancellare ciò che resta delle conquiste di 74 anni fa. Il Governo legifera contro la Costituzione svuotandone il senso con decreti fondati di fatto sulla discriminazione sociale e di razza, vara leggi sull’uso arbitrario delle armi e attenta alle libertà civili.

Amministratori, Ministri, rappresentanti delle Istituzioni della Destra populista e reazionaria, organizzano convegni contro le donne, attaccano i sindaci che praticano solidarietà con gli immigrati e i poveri, chiudono i luoghi sociali dei giovani, mentre proteggono le organizzazioni neofasciste, sfilano insieme a loro nelle manifestazioni e parlano dallo stesso palco.

Con loro non c’è nessun terreno neutro da calpestare insieme, senza che il 25 aprile venga svuotato di senso e diventi altra cosa di ciò che rappresenta.

PERCIO’ SCENDEREMO A MANIFESTARE PER UN 25 APRILE ANTIFASCISTA

alle 18 del 25 aprile, in Piazza del Comune

Per recarci poi a quel luogo simbolo della Resistenza a Spoleto che è la Rocca, sotto la lapide che ricorda “i 94 detenuti politici italiani e Jugoslavi evasi per raggiungere sulle nostre montagne i primi nuclei partigiani e riaffermare nella lotta armata il diritto dei popoli alla libertà”.

Ci accompagneranno le musiche e i canti della resistenza, ascolteremo le voci dei partigiani attraverso i loro scritti”.