Jacopo Brugalossi
“Non siamo la stampella di nessuno, ma è necessario che tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, riflettano attentamente sulla nostra mozione, perché tra l’avere un buco di bilancio di 10 milioni e uno di 5 c’è tutta la differenza del mondo”. Ecco il succo del lungo discorso che i consiglieri di opposizione Aliero Dominici (gruppo misto) e Maurizio Hanke (terzo polo) hanno tenuto oggi di fronte alla stampa, durante il quale hanno confermato di aver modificato e già protocollato la mozione che invita l’amministrazione a procedere al ricalcolo del disavanzo sulla scorta delle cifre enumerate dall’ex dg Angelo Cerquiglini, respinta per un vizio di legittimità lunedì scorso.
Sfiducia 'reversibile' – Il tempo tecnico per procedere ai riconteggi, secondo i due firmatari, c’è ancora. L’intenzione è quella di chiedere nel prossimo consiglio comunale, quello in cui presumibilmente verrà votata anche la mozione di sfiducia nei confronti di Benedetti, un’anticipazione dell’ordine del giorno, che porterebbe al primo posto il documento sul riconteggio. Se questo si verificasse e la mozione fosse approvata, Hanke e Dominici riconsidererebbero la loro posizione in merito alla sfiducia. “Tutto è reversibile”, ha sottolineato infatti l’ex Psi, che di cambi di direzione politica ne sa qualcosa.
Due 'fazioni' – “In Comune ormai ci sono due schieramenti ben delineati – ha attaccato Hanke -: uno che vuole dilatare il debito, l’altro che cerca di ridurlo alle sue reali dimensioni per evitare alla cittadinanza un ulteriore inasprimento della fiscalità”. Secondo l’ex candidato sindaco del centrodestra un debito ridotto di quasi il 50 per cento eviterebbe di fatto l’aumento delle tasse, che invece sarebbe inesorabile se le cifre rimanessero quelle ufficiali. Stando alle sue parole, inoltre, diversi altri “amici” (così li ha chiamati Hanke, ndr) del consiglio comunale sarebbero disposti a sposare la causa del riconteggio. Anche perché, ha sottolineato Dominici, “la mozione non vuole salvare nessuno, solo tutelare l’interesse della collettività”.
Un 'aiutino' dalla Regione? – C’è poi un secondo filone su cui i consiglieri stanno lavorando, che a loro dire permetterebbe di ridare ossigeno alle povere casse comunali. Si tratta di una mozione che inviterebbe la Regione a concedere almeno una piccola parte dei 24 milioni di euro stanziati a favore di Spoleto ma mai erogati: 9 per lo svincolo sud della Flaminia, utile a raggiungere in modo più celere il nosocomio cittadino, e 15 per le infrastrutture del Teatro Romano. “Presenteremo entrambe le mozioni in consiglio – ha rimarcato Hanke – vedremo se qualcuno avrà il coraggio di snobbarle”.
L’'altra' opposizione – A giudicare però dal comunicato diramato oggi dall’altra opposizione, quella che secondo Hanke non ha interesse che il disavanzo cali, i margini di ‘trattativa’ in consiglio saranno molto risicati. I capigruppo Cardarelli, Cretoni, Loretoni, Profili e Grifoni hanno infatti definito “inaccettabili” i richiami alla responsabilità sbandierati dal sindaco, “frutto di un tentativo maldestro e disperato di ingraziarsi la minoranza all’ultimo momento utile. È quantomeno paradossale – prosegue la nota – che il Sindaco invochi l’assunzione di responsabilità da parte di tutti, per il bene della città, e pochi istanti dopo dia prova di imbarazzante sconsideratezza rimandando la discussione proprio sui revisori dei conti, una discussione di fondamentale importanza in una fase delicatissima come questa, un passo indispensabile che è stato rimandato soltanto a causa di meri giochi di bassa politica. È la prova evidente di come dietro alle parole e ai proclami ci siano in realtà intenzioni molto lontane dal bene della città”.
Dirigente RIFCO – L’amministrazione dal canto suo, terminato il ciclo di incontri con associazioni, cittadini e forze politiche, è al lavoro per predisporre il piano di rientro triennale. Di ieri la notizia che l’incarico alla dottoressa Nichinonni di dirigente ad interim della direzione risorse finanziare e controllo, affidatole in un primo momento fino all’11 ottobre 2013, è stato prorogato fino al 31 dicembre.
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