“Il Consiglio Comunale di Spoleto, attraverso una convocazione inusuale ed improvvisa, sarà chiamato a pronunciarsi sul progetto dell’Agenda Urbana, ovvero la possibilità di reperire finanziamenti da parte della Regione per progetti specifici e mirati. Saranno cioè soldi vincolati e finalizzati”.
Questa la premessa di una nota stampa a firma del Gruppo consiliare del Partito Democratico di Spoleto e del Gruppo Misto. Nella nota i pesanti dubbi dei consiglieri di opposizione sull’utilizzo dei fondi di Agenda Urbana a fronte del cofinanziamento comunale agganciato al recupero crediti dell’Ente.
“Quale l’anomalia?– prosegue la nota stampa- La Giunta Cardarelli, con una operazione finanziaria fantasiosa e “creativa”, vorrebbe ottenere i finanziamenti di Agenda Urbana, basando il proprio cofinanziamento su entrate comunali legate ai numeri incerti del bilancio di previsione 2016 e dell’assestamento di agosto. Tale inattendibilità è stata già denunciata dai revisori dei conti, che nella loro relazione, avevano dato parere negativo proprio sui crediti di dubbia esigibilità. È lecito dunque che il Comune come sua quota parte al progetto Agenda Urbana, preveda di utilizzare soldi che ancora non ha incassato e difficilmente incasserà? Vista la fumosità e l’assurdità dell’operazione che si sta mettendo in atto, tanto valeva che il Sindaco avesse candidato Spoleto come sede delle Olimpiadi 2024, così almeno, con i due miliardi previsti dal Cio, avrebbe risolto tutti i problemi del nostro Comune”.
“Perché questa operazione forzata ed anomala?– chiariscono ancora i Gruppi di opposizione- Questo ennesimo scorretto comportamento, è un affronto alla città, una presa in giro nei confronti dei cittadini e dei Consiglieri Comunali tutti, di maggioranza ed opposizione. E non si dica ancora che anche questo dipende dal buco di bilancio. Tante le domande alle quali non abbiamo ricevuto risposta. È corretto istituzionalmente ed amministrativamente, portare in votazione la convenzione con la Regione per Agenda Urbana su presupposti vincolanti, o piuttosto era opportuno portare in Consiglio una variazione di bilancio per reperire la necessaria liquidità entro il 30 settembre,come richiesto dai revisori dei conti?
C’erano gli estremi di urgenza, come fatto osservare dalla Vice Presidente Zampa in Ufficio di Presidenza, che giustificassero la convocazione del Consiglio Comunale di mattina e in un giorno diverso da quelli stabiliti dalla Conferenza dei Capigruppo (lunedì o giovedì pomeriggio), con conseguente aggravio di spesa per le esangui casse del Comune?
Queste domande le rivolgeremo ufficialmente anche alla Corte dei Conti ed al Prefetto di Perugia, per verificare quali danni materiali il nostro Comune subirà a seguito di tale improvvisata ed improvvida operazione”.
“Non siamo certamente contro l’agenda urbana- concludono Pd e Gruppo Misto- anzi abbiamo con forza contribuito, al momento dell’assegnazione dei fondi, a far inserire la città di Spoleto nel progetto della Regione. Siamo semmai contrari al suo uso improprio ed alla definizione degli interventi senza partecipazione reale. Tutti i comuni stanno lavorando con attenzione a questo progetto. Terni soltanto ha già firmato la convenzione, ma senza l’intervento del Consiglio Comunale dietro al quale ripararsi. Per questi motivi, ricordando che ogni atto comporta responsabilità personali per gli amministratori pubblici, non parteciperemo al consiglio comunale.
Non vogliamo essere complici di atti che riteniamo impropri e, come ribadito, invieremo tutte le carte alla Procura della Corte dei Conti ed al Prefetto, unitamente ai bilanci, alle osservazioni dei revisori dei conti ed a questa, eventuale, ultima delibera del Consiglio Comunale.