A Spoleto, grande successo per lo spettacolo “Danzando l’arte”.
Dipinti, disegni, sculture, graffiti; forme d’arte che a volte ritraggono una scena, altre un paesaggio, altre ancora un soggetto, oppure, puramente astratte; generi spesso contrastanti accomunati da un unico scopo: ritrarre un‘emozione.
Quella stessa emozione che i ragazzi e le ragazze della sezione danza della “Palestra X2”, diretta dalla fantasia creativa di Francesca Celesti e della scuola di danza “Arabesque”, guidata dalla professionalità della maestra Claudia Succhielli, hanno voluto far riaffiorare con la viva rappresentazione di opere sospese nel tempo. La preziosa collaborazione della “Baila Dance Studio”, de “La Libellula”, dei maestri Filippo Sodi, Matteo Budelli e Michele Umberto Fuso e dell’attore Alessandro Morbidelli, ha infine suggellato il successo dello spettacolo di danza “Danzando l’arte” inscenato ieri presso il teatro “G. Menotti” di Spoleto.
Il genio di Leonardo, il tormento di Van Gogh, l’impressionismo di Monet, il terrore di Munch, la pungente ironia di Banksy, solo per citarne alcune, hanno imperversato per tutto lo spettacolo dominando l’attenzione dello spettatore senza dar tregua alle sue emozioni.
Un’atmosfera intrisa di passioni suggellata dalla sincopata interpretazione della Golconda di Magritte, dove la famosa crew dell’hip hop spoletino, gli “Swag”, ha reinventato la lotta tra l’individualità e l’omologazione, la creatività e la convenzione, la passione e l’apatia.
Quella stessa lotta che, come ci ricorda l’angelo narratore, gli artisti combattono per far sì che l’umanità possa ergersi tra le tenebre dell’indifferenza e tentare di raggiungere il paradiso dell’illuminazione, senza l’aiuto di ali divine ma ispirando i ragazzi alla ricerca di un “io” collettivo.