(Jac. Bru.) – Sono in netto miglioramento le condizioni della giovane di 30 anni rimasta intossicata nel pomeriggio di ieri all’interno del centro estetico in cui lavora, non è ancora chiaro se come dipendente o titolare. Trasferita d’urgenza in una struttura specializzata a Roma e sottoposta ad un trattamento in camera iperbarica, è stata riaccompagnata già nella nottata a Spoleto, ma dovrà tornare nella capitale oggi e domani per completare il ciclo di cure. Nessun problema invece per le tre persone che si trovavano con lei, tenute sotto osservazione per qualche ora in ospedale ma poi dimesse senza complicazioni.
Intossicazione da monossido – Proseguono intanto, da parte dei Vigili del Fuoco di Spoleto e del personale specializzato NBCR di Perugia, le indagini volte a scoprire le cause dell’intossicazione. Sembra che a provocare il malore della giovane sia stato proprio il monossido di carbonio, che si sarebbe sprigionato dalla caldaia e propagato nelle altre stanze attraverso un intercapedine posta nel locale tecnico e, probabilmente, anche a causa di un controsoffitto in cartongesso che rende tutti gli spazi del centro comunicanti tra loro.
Impianto chiuso – Pur muovendosi ancora nel campo delle ipotesi (ulteriori accertamenti saranno eseguiti nella giornata odierna) i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Perugia fanno sapere che le strumentazioni in loro possesso hanno riscontrato al cento per cento la presenza di monossido di carbonio. Per questo l’impianto termico è stato momentaneamente chiuso, e il proprietario dei locali invitato ad eseguire, attraverso una ditta specializzata, i necessari lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza.
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Intossicazione in un centro estetico – grave ragazza di Spoleto