Jac. Bru.
In attesa che tutti i tasselli della riforma delle circoscrizioni giudiziarie vadano al loro posto, facendo di Spoleto il terzo polo giudiziario dell’Umbria, il tribunale e la procura della città ducale si preparano ad accogliere tre nuovi giudici e un sostituto procuratore, che andranno finalmente a rinforzare un organico davvero troppo esiguo per l’enorme mole di lavoro presente e futuro.
Tribunale – Due nuovi Mot (magistrati ordinari in tirocinio) arriveranno già a febbraio. Si tratta del dottor Luca Marzullo e del dottor Francesco Salerno, entrambi molto giovani: 30 anni il primo, 34 il secondo. Per il terzo bisognerà invece attendere l’estate, anche se c’è già un nome. E’ quello della dottoressa Federica Fortunati, folignate classe ’74, che ha già lavorato come pubblico ministero ad Ancona e Locri. I tre giovani magistrati si andranno ad aggiungere ai sei giudici già in organico a Spoleto – la presidente del tribunale Emilia Bellina, Delia Anibaldi, Daniela Caramico D’Auria, Manuela Olivieri, Augusto Fornaci e Roberto Laudenzi – e ai tre “onorari”: Anna Maria Cipolloni, Catia Roscini e Vittoria Sbaraglini.
Procura – Sempre a febbraio, precisamente il 17, è atteso anche il “rinforzo” per la Procura della Repubblica, anche questa piuttosto in difficoltà dal punto di vista dell’organico. Si tratta della dottoressa Michela Petrini, 33 anni, che andrà ad affiancare i due viceprocuratori onorari Roberta Maio e Fernanda Cherubini e il sostituto procuratore Gennaro Iannarone, colui chiamato a guidare la Procura dopo il pensionamento del dottor Gianfranco Riggio. Un incarico provvisorio, stando a quanto lui stesso ha affermato, anche se sui tempi per la nomina del nuovo procuratore capo regna l’incertezza. L’altro punto interrogativo riguarda la sostituzione della dottoressa Mara Pucci, titolare di diversi fascicoli d’inchiesta, ma che risulta destinata a trasferirsi a Perugia.
Personale amministrativo – Accanto ai problemi di organico dei giudici c’è poi quello non meno gravoso del personale amministrativo. Il tribunale, a fronte delle 43 unità previste, ne conta attualmente 24, oltre a 7 applicate. Sta un po’ meglio la procura, che conta 10 dipendenti a fronte dei 13 previsti. Anche qui, una volta che la riforma delle circoscrizioni sarà effettiva al cento per cento, bisognerà presumibilmente intervenire.
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