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Spoleto, Forza Italia “uniti vinciamo, se necessario ok Primarie”

Non solo una conferenza stampa per tracciare il bilancio di 5 anni di opposizione alla Giunta Benedetti. Quella tenuta oggi dai 3 consiglieri di Forza Italia si è rivelata anche come una occasione per lanciare l’invito a realizzare uno schieramento capace di conquistare il Comune di Spoleto dopo decenni di tentativi finiti sempre male. Nella sala di palazzo Mauri si sono ritrovate una settantina di persone, molte delle quali dirigenti dei partiti del centro destra cittadino: come Franco Zaffini (Fdi), Giampiero Panfili (FI), Ada Urbani e Aldo Traccheggiani e gli esponenti del circolo “Forza Silvio”. Una fugace comparsata l’ha fatta anche il consigliere Maurizio Hanke, cinque anni fa eletto con il Pdl che, dopo il passaggio all’Api di Rutelli, ha fondato la lista civica “Spoleto sì” (quella che, imponendo la nomina dell’assessore Zualdi, ha consentito alla Giunta di incassare i voti sufficienti per l’approvazione del bilancio) e Giampaolo Emili esponente della neonata lista “Due Mondi”. Con loro anche il presidente di Confcom Andrea Tattini con il fedelissimo del ConSpoleto Tommaso Barbanera. Assenti invece i 4 consiglieri di ‘Rinnovamento’, a conferma che la frattura, creatasi già all’indomani del voto 2009, ben difficilmente si potrà sanare in queste settimane. Al tavolo erano schierati i 3 consiglieri Alessandro Cretoni, David Militoni e Carlo Petrini. A quest’ultimo l’onere di sciorinare i voti e dimostrare la qualità del lavoro svolto sui banchi del parlamento cittadino.
I numeri – A cominciare dalla percentuale di presenze in Aula, superiore all’80%. Il più presente è stato Davide Militoni che ha partecipato a 106 dei 123 consigli seguito da Petrini (105) e da Cretoni (96). “1.107 sono stati i nostri interventi per un totale di 185 ore – dice Petrini – 126 gli argomenti discussi mentre abbiamo presentato 5 interpellanze, 34 interrogazioni, 26 mozioni, 9 ordini del giorno, 4 emendamenti presentati, 78 atti e 226 comunicati stampa”. I temi trattati sono stati praticamente quelli delle cronache: dalla crisi economica all’abusivismo, dalla viabilità all’arredo urbano e poi Ica, tassa soggiorno, traffico, l’assunzione dei dirigenti, lo sport e la vicenda del Palatenda, la lotta in difesa dell’ospedale e dell’ambiente, le vicende Festival e Mediavip per arrivare al più recente ‘buco di bilancio’.
Primarie?, nì – l’occasione dell’incontro è servita per lanciare l’appello a tutti gli altri schieramenti per andare uniti al voto. “Solo così possiamo vincere – ha continuato Petrini – questa volta abbiamo tutte le carte in regola ma dobbiamo rimanere coesi”. Per tutti, centrosinistra incluso, lo spauracchio è rappresentato dal M5S che alle ultime politiche ha registrato un ottimo risultato. Se confermato alle amministrative, potrebbe, oltre che ipotecare il ballottaggio, vincere il governo della città. L’invito di Forza Italia era sostanzialmente rivolto alla lista di Rinnovamento di Cardarelli-Loretoni che però, almeno finora, non sembra intendere ragione. “E’ un peccato – ci dice al telefonino Petrini – perché a parte un paio di questioni legate al Festival e alle Biomasse, siamo sempre stati in linea”. Pesa su tutto il programma e il nome del candidato. “Quello del 2009 – ricorda il consigliere di FI – lo abbiamo scritto noi per l’80% con un loro candidato sindaco (Loretoni, n.d.r.)”. Come dire che oggi spetterebbe al partito del Cavaliere indicare il nome. Sul tavolo quindi restano le ipotesi dello stesso Petrini, del consigliere provinciale Panfili e di Zaffini (Fdi) che ieri, dalle colonne del CorUmbria proponeva le primarie di coalizione. Una ipotesi che gli azzurri prendono in considerazione ma se applicata anche in altre città dell’Umbria e salvo sempre l’assenso del coordinamento regionale. Nelle ultime ore è spuntata anche l'ipotesi della candidatura della senatrice Ada Urbani.
Un nome ‘civile’ – intanto proprio Rinnovamento, diviso fra riproporre Loretoni o Antonio Cappelletti, starebbe lavorando su una figura presa dalla società civile. “Una persona di alto profilo” dice l’avvocato Finocchi “sul cui nome però vige il massimo riserbo. Siamo in attesa di una sua risposta, fra una settimana al massimo vi faremo sapere”. I nomi sul tavolo del centrodestra non sembrano comunque convincere la lista civica destinata così a correre da sola. Anche se l’ipotesi di primarie potrebbe convincere Rinnovamento a confrontarsi con l’elettorato.
Il giorno della verità – il conto alla rovescia è invece partito in casa dei democratici che domani si ritroveranno nella sede di viale Trento e Trieste per decidere quale strada percorrere. Una riunione che si prospetta a dir poco infuocata, tanto quante sono le varie anime che stanno incendiando il Partito alla ricerca di soluzioni tutte diverse l’una dall’altra. Il programma, veleni a parte, è presto detto: l’assemblea sarà chiamata dapprima a votare la candidatura unica del sindaco Benedetti (atteso un suo intervento a inizio lavori), in caso contrario si passerà alla formalizzazione delle primarie. Stando ai rumor quasi la metà vorrebbe il candidato unico (al di là del nome), l'altra le primarie: in mezzo una piccola percentuale di indecisi che potrebbe fare la differenza. Gli scenari, in caso di “ricorso al popolo” sono tutti da immaginare, tanti sono gli aspiranti candidati a primo cittadino. In pole resta Giancarlo Cintioli, al lavoro per trovare i voti necessari per la candidatura, e poi Massimiliano Capitani e Laura Zampa. L’ipotesi di un esterno al piddì (dopo il tentativo fatto con Stelvio Gauzzi) sembra definitivamente tramontata. Una situazione a dir poco ingarbugliata che chiama in causa il segretario provinciale, Dante Rossi, sempre più criticato dalla base per comportamento considerato dai più 'ambiguo', e quello cittadino Andrea Bartocci.
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