La sezione Danza della sessantaseiesima edizione del Festival di Spoleto si chiude con «M», il nuovo lavoro della coreografa canadese Marie Chouinard presentato in prima nazionale al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti sabato 8 (ore 19:30) e domenica 9 luglio (ore 16).
Nel corso della sua notevole carriera Chouinard si è guadagnata il nome di «artista del corpo», «architetto» – come ama definirsi – e «sacerdotessa della coreografia choc», come l’hanno chiamata in seguito alle sue più dibattute coreografie. «M» è un’esplorazione radicale del respiro, un avvicendarsi di movimenti che dipendono il più possibile dai suoni emessi dai danzatori. Il corpo è da sempre il suo punto di partenza. A proposito della scelta di studiare danza da bambina racconta: «Avevo bisogno di percepire che possedevo un corpo: quando nuotavo me ne rendevo conto, ma fuori – nella vita normale – non me lo sentivo addosso. Così ho cominciato a prendere lezioni di danza».
« M » parte dai micromovimenti – da un impulso che agita i polmoni e le ossa – per mettere in moto il risveglio delle emozioni e la meccanica delirante dell’essere “uomini e donne viventi”. Senza mai smettere di ascoltare il battito vitale del corpo, Chouinard porta sul palcoscenico un’ode alla vita, con una colonna sonora la cui materia prima è il respiro dei dodici danzatori.